Sanità, Tiso(Accademia IC): “Allarme invecchiamento medici in Ue e Italia”

Sanità, Tiso(Accademia IC): “Allarme invecchiamento medici in Ue e Italia”

12/03/2025 1 Di Marco Montini

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“Negli ulti­mi anni, in mol­ti pae­si euro­pei, il feno­me­no dell’invecchiamento del per­so­na­le medi­co è diven­ta­to sem­pre più evi­den­te e pre­oc­cu­pan­te. L’età media dei medi­ci è aumen­ta­ta sen­si­bil­men­te, con una quo­ta signi­fi­ca­ti­va che si avvi­ci­na all’età pen­sio­na­bi­le. Que­sto trend pone serie pro­ble­ma­ti­che per il futu­ro dei siste­mi sani­ta­ri nazio­na­li, poi­ché al momen­to sem­bra non esi­ste­re un nume­ro suf­fi­cien­te di gio­va­ni medi­ci pron­ti a sosti­tui­re le gene­ra­zio­ni uscen­ti. Ana­liz­zan­do il feno­me­no in nume­ri, secon­do Euro­stat, la per­cen­tua­le di medi­ci con un’età supe­rio­re ai 55 anni sareb­be cre­sciu­ta costan­te­men­te nell’ultimo decen­nio in mol­ti pae­si dell’Unione Euro­pea. In media, cir­ca il 35% dei medi­ci euro­pei appar­tie­ne a que­sta fascia d’età. E alcu­ni pae­si, come Ger­ma­nia, Ita­lia e Fran­cia, mostra­no dati anco­ra più pre­oc­cu­pan­ti, con per­cen­tua­li che supe­ra­no anche il 40.. A tut­to que­sto, si aggiun­ge poi una ten­den­za gene­ra­le alla ridu­zio­ne del­le iscri­zio­ni alle facol­tà di medi­ci­na negli anni pas­sa­ti, crean­do un vuo­to che sarà dif­fi­ci­le col­ma­re nel bre­ve perio­do. Per affron­ta­re il pro­ble­ma in modo strut­tu­ra­le, è neces­sa­rio inter­ve­ni­re dun­que su più fron­ti: dall’aumento dei posti nel­le facol­tà di medi­ci­na a incen­ti­vi eco­no­mi­ci e con­trat­tua­li per trat­te­ne­re i gio­va­ni medi­ci nei pae­si di ori­gi­ne; dal­la rior­ga­niz­za­zio­ne ter­ri­to­ria­le alla imple­men­ta­zio­ne di solu­zio­ni tec­no­lo­gi­che per ridur­re il cari­co di lavo­ro e miglio­ra­re l’accesso alle cure, pas­san­do per pia­ni di pen­sio­na­men­to gra­dua­le. L’invecchiamento dei medi­ci, dun­que, in Euro­pa e in Ita­lia rap­pre­sen­ta una del­le sfi­de più pres­san­ti per i siste­mi sani­ta­ri. Sen­za inter­ven­ti tem­pe­sti­vi e strut­tu­ra­li, il rischio è di com­pro­met­te­re l’accesso alle cure per milio­ni di cit­ta­di­ni. È fon­da­men­ta­le che i gover­ni, le isti­tu­zio­ni ter­ri­to­ria­li e le uni­ver­si­tà col­la­bo­ri­no per garan­ti­re un futu­ro soste­ni­bi­le alla sani­tà euro­pea”.

Così, in una nota stam­pa, Car­me­la Tiso, por­ta­vo­ce nazio­na­le di Acca­de­mia Ini­zia­ti­va Comu­ne.

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