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Albano/Castelli romani. Termovalorizzatore Roma: le Iene ad Albano, fallito il tentativo degli amici di Gualtieri
01/03/2025Questo articolo è stato letto 1074 volte!

Uno dei cortei contro l’inceneritore di Santa Palomba
Negli ultimissimi anni e mesi, nonostante il rinculo della presenza diffusa del livello necessario ad opporre resistenza attiva contro il liberismo dilagante in ogni attività della società — dal lavoro, alla scuola, alla vita sociale e politica -, proprio grazie a nuclei di resistenza diffusa, non è venuta meno la pervicace attività e una certa ripresa proprio nella società, e marginalmente, nella politica, nel luogo eletto delle radici rosse dei Castelli romani. Accade così, che proprio uno di questi avanposti presidiati da centinaia di cittadini, da associazioni e da parte autentica della politica organizzata a difesa della parte debole della società (sia che risieda nella scuola, nel lavoro o nella quotidianità della vita comunitaria), assume da tempo un ruolo di visibilità positiva. Sia che essa si proponga in chiave di attività per la pace in difesa di Gaza, sia nella denuncia della irresponsabilità della grande provocazione contro la Federazione russa, sia in difesa dei posti del lavoro o nella campagna referendaria alle porte, sia ancora nella continuazione della denuncia antifascista contro certa ripresa del fascismo “istituzionalmente sorretto”, così come nella difesa ambientale e del territorio come nel caso della lotta unitaria contro l’inceneritore di Santa Palomba. Ovviamente ognuno fa il proprio mestiere: per questo affaristi e sostenitori del grande imbroglio inceneritore hanno ben pensato di mettere in campo mille e mille cose/azioni a contrasto della volontà popolare. Per questo in uno dei momenti organizzati (il 27 scorso ad Albano) a sostegno del NO all’inceneritore, è stato profanato dagli “utili idioti” volti a screditare il tema centrale viaggiando per la tangente e importunando scandalisticamente qualche personalità. Il vecchio quesito vale sempre: cui prodest? A beneficio di chi? Qui di seguito, riportiamo un comunciato dell’Unione dei Comitati e forze a sostegno del NO all’inceneritore, consegnatoci da Tonino D’Annibale, da tempo promotore e coordinatore di questo impegno civile sul territorio.

Tonino D’Annibale, dell’Unione dei Comitati contro inceneritore di Santa Palomba
“La programmata operazione di turbare l’importante iniziativa svoltasi ieri ad Albano che ha ospitato, Francesco Borrelli, Vice presidente della commissione parlamentare ecomafie è andata a vuoto”. È quanto dichiara in una nota l’Unione dei Comitati contro l’inceneritore. “Al termine dell’incontro, volto a mettere a fuoco i tanti punti oscuri che accompagnano l’iter del mega impianto voluto a Santa Palomba dal Commissario Gualtieri e solo in parte richiamati nella specifica relazione della Commissione ecomafie, ecco che assistiamo all’inedito fuoriprogramma. Infatti, quando ormai tutto era pronto per la foto di rito a chiusura dell’iniziativa, il noto “giornalista” delle Iene, con cameramen al seguito, irrompe in sala per martellare di domande il deputato Borrelli, in relazione a una vicenda risalente a oltre venti anni fa, chiarita e archiviata come precisato dallo stesso parlamentare. Occorre però chiedersi quali siano i mandanti dell’operazione e quale sia stato il mandato ricevuto. La domanda sorge spontanea perché non si comprende come non avendo mai attenzionato Gualtieri e l’inceneritore arrivino però a scomodarsi fino a raggiungere Albano Laziale per “molestare” l’ospite dell’iniziativa in relazione a una vicenda del 2003. Dal nostro punto di vista – prosegue la nota — se nei confronti del Vicepresidente Francesco Borrelli poteva trattarsi di atto intimidatorio alla luce della sua partecipazione all’iniziativa, per altro verso dietro questa squallida operazione può esservi stato il tentativo, non riuscito, di suscitare una reazione violenta dei presenti, una precisa provocazione, utile ad etichettare l’intero movimento mobilitato contro l’inceneritore come violento. Certo un’anticipazione di questo finale – incalza la nota dell’Unione — poteva esser letta dal comunicato stampa del sedicente “no inc.” Alessandro Luparelli, consigliere capitolino che al suo attivo segna zero atti votati contro l’inceneritore ma che può vantare, invece, Massimiliano Smeriglio, suo capo politico, comodamente seduto nella giunta del Sindaco inceneritorista. “La nostra solidarietà e vicinanza – si conclude la nota – vanno quindi a Francesco Borreli e ad Alessandra Zeppieri e a tutto il gruppo de L’Altra Albano, promotore di un’iniziativa capace di avvicinare le istituzioni al conflitto ambientale che da due anni e mezzo stiamo sostenendo a mani nude contro la corrotta politica romana e che, dopo ieri, segna un sostanziale passo in avanti con l’impegno preso dal Vicepresidente Borrelli di sposare la nostra causa”.

Le Iene irrompono nella iniziativa del 27 ad Albano contro l’inceneritore di Santa Palomba
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Un operatore dell’informazione. Un attivista culturale impegnato a diffondere le buone pratiche che aumentano ed estendono la fruizione del miglior bene immateriale di cui l’umanità dispone: il sapere, la conoscenza, la cultura. Questo il mio intimo a cui mi ispiro e la mia veste “giornalistica”. Professionalmente provengo da esperienze “strutturate” come sono gli Uffici Stampa pesanti: La Lega delle Cooperative, Botteghe Oscure. Ma anche esperienze di primo impatto: Italia Radio; e il mondo delle Rassegne Stampa cooperativa DIRE, Diretel, Rastel, Telpress. Per la carta stampata oltre una esperienza “in proprio” come direttore scientifico della rivista “Vini del Lazio”, ho collaborato con Paese Sera, con L’Unità, con Oggi Castelli.