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Vino, “Dati Eurostat smentiscono azione Ue”
18/02/2025Questo articolo è stato letto 195 volte!
“Confeuro ha letto con molta attenzione i dati Eurostat, secondo cui i paesi che consumano più vino spendono meno in alcolici. Stiamo parlando di quelle nazioni europee, come l’Italia, caratterizzate da una importante tradizione alimentare e da una dieta mediterranea sana ed equilibrata, insomma paesi in cui è elevata la consapevolezza che l’alcol, se consumato in dosi moderate, può diminuire il rischio di mortalità in caso di alcune patologie e comunque non nuocere alla salute. I recenti numeri Eurostat, dunque, dimostrano che non è un discorso prettamente legato alla esistenza o meno, alla disponibilità o meno della bevanda alcolica, ma è sopratutto una questione culturale. Per questi motivi Confeuro giudica totalmente sbagliata l’azione dell’Unione Europea, che sta di fatto criminalizzando il settore vitinicolo, come se fosse la panacea di tutti i mali. E la proposta di etichettatura sanitaria è la dimostrazione lampante delle politiche miopi e illogiche di Bruxelles, che invece dovrebbe concentrarsi in maniera più forte e condivisa sulla tutela delle proprie eccellenze enogastronomiche, della propria storia e delle proprie radici. Su questo i leader europei devono lavorare, oltre gli steccati ideologici e politici, al fine di costruire una Europa realmente unita e politicamente pronta alle sfide globali in divenire”.
A sottolinearlo, in una nota stampa, Andrea Tiso, Presidente nazionale Confeuro
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Classe ’82, giornalista pubblicista dal 2012, cronista di strada dal 2007, scrivo ormai da tempo di sport, politica, sociale e cultura. Attualmente collaboro con testate dei Castelli Romani e della Capitale, fornendo al contempo prestazioni e consulenze di comunicazione per numerose realtà territoriali, private e pubbliche. Laziale, teatrante, animale sociale, adoro viaggiare, conoscere e nutrirmi della diversità, del nuovo, dello sconosciuto.