Marino/S. Maria delle Mole. Bibliopop: sabato 22 Stefano Paterna col suo “Papaveri e grano” dialoga con Massimo Marciano

Marino/S. Maria delle Mole. Bibliopop: sabato 22 Stefano Paterna col suo “Papaveri e grano” dialoga con Massimo Marciano

18/02/2025 0 Di Maurizio Aversa

Que­sto arti­co­lo è sta­to let­to 626 vol­te!

Mas­si­mo Mar­cia­no, diret­to­re di www.metropoli.online


Saba­to 22 alle ore 18:00 a Biblio­pop, con la pre­sen­ta­zio­ne di Mas­si­mo Mar­cia­no, diret­to­re di www.Metropoli.online, alla pre­sen­za dell’autore Ste­fa­no Pater­na, figlio di que­sto ter­ri­to­rio, per nasci­ta, per inti­ma con­nes­sio­ne con la sto­ria, la vita, la cul­tu­ra e la poli­ti­ca dei Castel­li roma­ni, sarà pre­sen­ta­to il libro “Papa­ve­ri e gra­no”. L’e­ven­to come con­sue­tu­di­ne quan­do pro­mos­so da Biblio­pop ha il patro­ci­nio del comu­ne di Mari­no.

Ser­gio San­ti­nel­li, pre­si­den­te di Acab/Bibliopop APS qui con Mat­teo Gab­bia­nel­li, musi­ci­sta, arti­sta e pro­mo­to­re di talen­ti musi­ca­li


“Pro­prio que­sta appar­te­nen­za che va oltre la vici­nan­za socio-cul­tu­ra­le dell’azione dell’autore — dichia­ra Ser­gio san­ti­nel­li, pre­si­den­te di Biblio­pop che apri­rà l’evento saba­to — ren­de que­sto appun­ta­men­to anche “nostro” oltre che feli­ci di ospi­ta­re una richie­sta di così buon livel­lo tra le varie che sem­pre acco­glia­mo con pia­ce­re dai vari auto­ri e ope­ra­to­ri cul­tu­ra­li che si rivol­go­no a noi. Per que­sto — con­clu­de il pre­si­den­te — invi­to calo­ro­sa­men­te i mol­ti nostri soste­ni­to­ri e segua­ci ad inter­ve­ni­re a que­sto dav­ve­ro imper­di­bi­le appun­ta­men­to.”. Mari­sa Spil­li­no ci offri­rà, duran­te l’evento la let­tu­ra di par­ti signi­fi­ca­ti­ve del testo. Per quan­to riguar­da il con­te­nu­to di cosa ci aspet­ta, sen­za det­ta­glia­re oltre, come ben evi­den­zia­to da La Cit­tà Futu­ra, pre­sen­ta­to da Ange­lo Capu­to, “Papa­ve­ri e gra­no: Scheg­ge di vita vis­su­ta e sogna­ta di Ste­fa­no Pater­na, Robin Edi­zio­ni, rap­pre­sen­ta un esem­pio di libro che si pone al di fuo­ri dell’attuale ege­mo­nia cul­tu­ra­le. A dif­fe­ren­za di Ita­lo Cal­vi­no, che ha vis­su­to in un’epoca in cui il Par­ti­to Comu­ni­sta Ita­lia­no era influen­te e riu­sci­va a con­tra­sta­re l’e­ge­mo­nia capi­ta­li­sta sul pia­no cul­tu­ra­le, Pater­na scri­ve in un’epoca buia, in cui sem­bra dif­fi­ci­le intac­ca­re uno sta­to di pas­si­vi­tà ed ege­mo­nia. Se Cal­vi­no è sta­to uno scrit­to­re di un perio­do di gran­di tra­sfor­ma­zio­ni cul­tu­ra­li negli anni ‘60, Pater­na ci rac­con­ta in pri­ma per­so­na fram­men­ti signi­fi­ca­ti­vi del­la sua vita e sto­rie inven­ta­te che s’in­trec­cia­no con la real­tà con­tem­po­ra­nea, in un con­te­sto nazio­na­le e inter­na­zio­na­le sfa­vo­re­vo­le.

Ste­fa­no Pater­na, auto­re di Papa­ve­ri e Gra­no


È come se fos­se un Don Chi­sciot­te del­la Man­cha del­la let­te­ra­tu­ra ita­lia­na con­tem­po­ra­nea. In que­ste pagi­ne si scor­ge la quo­ti­dia­ni­tà di un uomo alle pre­se con le sfi­de del pre­sen­te: la pre­ca­rie­tà e lo sfrut­ta­men­to nel mon­do del lavo­ro, le dif­fi­col­tà del­la vita fami­lia­re e quei momen­ti che lascia­no il segno di un’umanità anco­ra viva, nono­stan­te un mon­do che spes­so appa­re osti­le e vio­len­to, carat­te­riz­za­to dal­lo sfrut­ta­men­to dell’uomo sull’uomo e dell’uomo sul­la don­na. L’autore di Papa­ve­ri e gra­no uti­liz­za una scrit­tu­ra inci­si­va, ric­ca di les­si­co appro­pria­to e impre­zio­si­ta da espres­sio­ni comu­ni, che ren­do­no il rac­con­to diret­to e acces­si­bi­le. Essen­do un gior­na­li­sta, Pater­na rie­sce a man­te­ne­re il testo flui­do, leg­gi­bi­le e pia­ce­vo­le, capa­ce di strap­par­ti un sor­ri­so o una risa­ta pagi­na dopo pagi­na. Il libro si leg­ge velo­ce­men­te per­ché avvin­ce e appas­sio­na, pur offren­do spun­ti di rifles­sio­ne sul­le real­tà quo­ti­dia­ne vis­su­te da cia­scun pro­le­ta­rio. La rifles­sio­ne è una costan­te: in ogni sto­ria nar­ra­ta c’è un ele­men­to fina­le che invi­ta a medi­ta­re su que­stio­ni toc­can­ti, spes­so espe­rien­ze che il let­to­re può aver vis­su­to o sen­ti­to rac­con­ta­re da un ami­co. Il libro offre l’opportunità di imme­de­si­mar­si con lo scrit­to­re e pro­ta­go­ni­sta prin­ci­pa­le, gra­zie ai nume­ro­si lega­mi con la vita quo­ti­dia­na. Pater­na non si pre­sen­ta come un eroe dota­to di super­po­te­ri, ma come un uomo comu­ne, impe­gna­to a fron­teg­gia­re pro­ble­mi lavo­ra­ti­vi e per­so­na­li, ren­den­do il let­to­re capa­ce di distac­car­si dal­le pagi­ne per riflet­te­re sul­la pro­pria vita e sul­le espe­rien­ze più influen­ti. Per riac­cen­de­re una lot­ta di clas­se dal bas­so ver­so l’alto, per la con­qui­sta di una nuo­va ege­mo­nia, ci sareb­be biso­gno di più auto­ri come Ste­fa­no Pater­na, capa­ci di apri­re spa­zi di rifles­sio­ne e che apra­no quel­le pra­te­rie che, seb­be­ne evi­den­ti nel­la vita con­tem­po­ra­nea, spes­so resta­no igno­ra­te. Sono neces­sa­ri libri che abbia­no come obiet­ti­vo la rifles­sio­ne, che sap­pia­no affron­ta­re que­stio­ni di impor­tan­za nazio­na­le e inter­na­zio­na­le che influen­za­no con­cre­ta­men­te la nostra quo­ti­dia­ni­tà. Temi come il pote­re d’acquisto che si ridu­ce costan­te­men­te a cau­sa dell’inflazione, il peri­co­lo immi­nen­te di una guer­ra nuclea­re, e una socie­tà sem­pre più mili­ta­riz­za­ta, in cui si restrin­go­no pro­gres­si­va­men­te gli spa­zi di liber­tà san­ci­ti dal­la Costi­tu­zio­ne, devo­no esse­re affron­ta­ti.

Mari­sa Spil­li­no, che darà voce a bra­ni trat­ti da Papa­ve­ri e Gra­no


Ser­vo­no libri capa­ci di scuo­te­re gli indif­fe­ren­ti che ope­ra­no costan­te­men­te nel­la socie­tà, che sap­pia­no rom­pe­re l’abituale disin­te­res­se ver­so la par­te­ci­pa­zio­ne poli­ti­ca per la pro­pria vita e per quel­la dei pro­pri simi­li, sfi­dan­do la ras­se­gna­zio­ne al desti­no o al caso facen­do pren­de­re coscien­za. Libri che rie­sca­no a fare brec­cia nell’individualismo pia­gnu­co­lan­te e nell’apatia, sti­mo­lan­do la volon­tà di orga­niz­zar­si col­let­ti­va­men­te e ali­men­tan­do l’intellettuale col­let­ti­vo neces­sa­rio per il cam­bia­men­to; in una socie­tà domi­na­ta dai social net­work, dove la con­nes­sio­ne è spes­so super­fi­cia­le e indi­vi­dua­li­sta, è impor­tan­te risco­pri­re la vera socia­li­tà, la voglia di orga­niz­zar­si, la for­za di agi­tar­si. Sono neces­sa­ri libri che abbia­no il corag­gio di rac­con­ta­re le nostre debo­lez­ze per­so­na­li sen­za far­ci sen­ti­re timi­di, sco­rag­gia­ti o silen­zio­si di fron­te ai pro­ble­mi che ci attra­ver­sa­no. Infi­ne, ser­vo­no libri che risve­gli­no in noi la ricer­ca costan­te del­la cono­scen­za e del­la veri­tà, che pos­sa­no abbat­te­re i muri del­l’i­gno­ran­za, abro­ga­re leg­gi ingiu­ste e rove­scia­re pote­ri cor­rot­ti. Que­sti sono i libri che pos­so­no dare for­za al cam­bia­men­to.”. A saba­to dun­que nell’accogliente Biblio­pop.

Related Images: