Grande successo per “Funny Money – In fuga col malloppo”

Grande successo per “Funny Money – In fuga col malloppo”

03/02/2025 0 Di Anna Maria Gavotti

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Il pubblico esulta per la commedia brillante di Ray Cooney

E’ anda­ta in sce­na dome­ni­ca 2 feb­bra­io 2025 pres­so il Tea­tro “Vit­to­ria Colon­na” di Mari­no la com­me­dia “Fun­ny Money – in fuga col mal­lop­po” per la regia di Mat­teo Vac­ca.
Que­sto spet­ta­co­lo nasce dal cine­ma: due gran­di film uno del 1996 e uno del 1976. Ci sono recen­sio­ni su vostro spet­ta­co­lo che è bril­lan­te e accat­ti­van­te. Di for­te impat­to sce­ni­co a tal pun­to che il pub­bli­co diven­ta qua­si pro­ta­go­ni­sta: c’è un con­ti­nuo di risa­te, di equi­vo­ci. Quan­do par­lia­mo di Fun­ny Money par­lia­mo di un thril­ler comi­co, che rie­vo­ca qua­si la figu­ra di Totò in “Ope­ra­zio­ne sot­to­ve­ste” del 1959 di Mario Moni­cel­li, in cui l’elemento che si abbi­na sono i pro­ta­go­ni­sti pastic­cio­ni, l’illusione di fare il gua­da­gno faci­le che ci riman­da anche a un pro­ble­ma quo­ti­dia­no che è quel­lo dell’avidità dell’uomo e voi rac­con­ta­te tut­to que­sto attra­ver­so una gran­de iro­nia.
Ne abbia­mo par­la­to con Mat­teo Vac­ca regi­sta e con uno dei pro­ta­go­ni­sti Wal­ter Del Gre­co: Quan­to sie­te d’accordo su que­sto?
“Fun­ny Money è una com­me­dia bril­lan­te, degli equi­vo­ci, nel­la miglio­re tra­di­zio­ne di Ray Coo­ney, l’autore che ne ha scrit­te tan­te da Taxi a due piaz­ze, a Se devi dire una bugia dil­la gros­sa. Nel filo­ne si inse­ri­sce anche Fun­ny Money – In fuga col mal­lop­po, un sot­to­ti­to­lo che abbia­mo dato noi nell’adattamento fat­to qui in Ita­lia ed è una com­me­dia cora­le, bril­lan­te, dai rit­mi ser­ra­ti, gio­ca tut­to intor­no a que­sta vali­get­ta dei sol­di che ven­go­no casual­men­te ritro­va­ti, uno scam­bio di vali­get­ta e che da lì un tur­bi­nìo di mil­le situa­zio­ni che si ven­go­no a crea­re: dal­la mafia dell’Est che vuo­le recu­pe­ra­re que­sti sol­di per­ché l’origine di que­sti sol­di è quel­la. Alla moglie di lui che non vuo­le asso­lu­ta­men­te par­ti­re e lascia­re casa mal­gra­do lui la spin­ga a scap­pa­re, alla poli­zia cor­rot­ta e agli ami­ci che si ritro­va­no coin­vol­ti. E’ una sera­ta appa­ren­te­men­te ordi­na­ria che diven­ta straor­di­na­ria. Quin­di sono d’accordo su tut­to quel­lo che hai det­to. La doman­da è Riu­sci­rà il nostro eroe a scap­pa­re con la vali­get­ta? L’obiettivo fina­le è que­sto. E scap­pe­rà da solo o con tut­ti? Chis­sà!”.
Tan­te risa­te. E’ uno spet­ta­co­lo comi­co. L’obiettivo sem­pli­ce di scap­pa­re vie­ne osta­co­la­to in ogni modo. Gli ami­ci saran­no un gros­so deter­ren­te per­ché voglio­no dar­gli una mano ma gli equi­vo­ci si som­ma­no uno sull’altro.
Per­ché pro­prio Fun­ny Money? Con tan­te com­me­die che fan­no rife­ri­men­to al gua­da­gno faci­le.
“In real­tà io ho pro­dot­to e diret­to negli ulti­mi anni diver­si testi di Ray Coo­ney e que­sta mi era sfug­gi­ta. Poi l’ho let­ta e mi è sem­bra­ta sim­pa­ti­ca per­ché inve­ce di gio­ca­re sui tra­di­men­ti, le gelo­sie, gli scam­bi di per­so­ne c’era que­sta cosa lega­ta al dena­ro. Tut­to trat­ta­to con estre­ma leg­ge­rez­za”.

Rice­via­mo e pub­bli­chia­mo dal­l’As­so­cia­zio­ne Trous­se

FOTO pubblico commedia Funny MoneyFOTO

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