Puglia/ Agricoltura, Confeuro: “Borgo Mezzanone vergogna italiana: serve soluzione”

Puglia/ Agricoltura, Confeuro: “Borgo Mezzanone vergogna italiana: serve soluzione”

07/01/2025 0 Di Marco Montini

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“Biso­gna tro­va­re imme­dia­ta­men­te una solu­zio­ne per la ver­go­gna ita­lia­na di Bor­go Mez­za­no­ne, uno dei più gran­di inse­dia­men­ti di brac­cian­ti — situa­to nel­le cam­pa­gne tra i comu­ni di Man­fre­do­nia e Fog­gia — dove vige uno sce­na­rio di degra­do inac­cet­ta­bi­le, un vero e pro­prio infer­no dove la digni­tà uma­na è sta­ta can­cel­la­ta. Que­sta barac­co­po­li, in cui vivo­no miglia­ia di lavo­ra­to­ri in con­di­zio­ne da ter­zo mon­do, è l’em­ble­ma del fal­li­men­to del­le poli­ti­che socia­li e agri­co­le degli ulti­mi vent’anni. Come Con­feu­ro, non pos­sia­mo resta­re in silen­zio di fron­te a que­sta tra­ge­dia uma­na e socia­le. Bor­go Mez­za­no­ne non è solo il risul­ta­to dell’assenza di una pia­ni­fi­ca­zio­ne abi­ta­ti­va e lavo­ra­ti­va ade­gua­ta, ma anche il sim­bo­lo di un model­lo agri­co­lo che trop­po spes­so si reg­ge sul­lo sfrut­ta­men­to del­la mano­do­pe­ra brac­cian­ti­le. È inac­cet­ta­bi­le che in un Pae­se come il nostro, che si fre­gia del rispet­to dei dirit­ti uma­ni e socia­li, esi­sta­no luo­ghi simi­li: sen­za ser­vi­zi essen­zia­li, sen­za igie­ne, sen­za futu­ro. I lavo­ra­to­ri che vivo­no in que­ste con­di­zio­ni sono il cuo­re pul­san­te del nostro siste­ma agroa­li­men­ta­re, ma ven­go­no trat­ta­ti come invi­si­bi­li, pri­va­ti dei dirit­ti più basi­la­ri. Alla luce di tut­to que­sto, dun­que, Con­feu­ro chie­de con urgen­za l’adozione di un pia­no straor­di­na­rio che garan­ti­sca solu­zio­ni abi­ta­ti­ve digni­to­se per tut­ti i brac­cian­ti, rispet­tan­do gli stan­dard mini­mi di uma­ni­tà e sicu­rez­za. Ad esem­pio, uti­liz­zan­do in manie­ra rapi­da e con­cre­ta i finan­zia­men­ti Pnrr, sino­ra rima­sti illo­gi­ca­men­te inu­ti­liz­za­ti. Ser­ve, più in gene­ra­le, un impe­gno rea­le per supe­ra­re l’attuale siste­ma di sfrut­ta­men­to, attra­ver­so un con­trol­lo rigo­ro­so del­le filie­re agri­co­le e l’eliminazione del­le reti di capo­ra­la­to. Poli­ti­che agri­co­le che met­ta­no al cen­tro la soste­ni­bi­li­tà socia­le, inve­sten­do in con­trat­ti equi e nel­la valo­riz­za­zio­ne del lavo­ro rego­la­re. È il momen­to di agi­re, di costrui­re un model­lo che sia soste­ni­bi­le non solo eco­no­mi­ca­men­te, ma anche social­men­te ed eti­ca­men­te: real­tà come Bor­go Mez­za­no­ne devo­no diven­ta­re il sim­bo­lo di una rina­sci­ta, non più dell’attuale fal­li­men­to”.

Così, in una nota stam­pa, Andrea Tiso, pre­si­den­te nazio­na­le Con­feu­ro, la Con­fe­de­ra­zio­ne degli Agri­col­to­ri Euro­pei e del Mon­do.

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