Cassino, FR / Marino RM. Successo per presentazione libro di Delio Fantasia “Il segreto di Lorenzo”. Protagonisti con l’autore, lo scrittore Marco Onofrio e Bruno Barbona e Mimmo Pascarella, Dip Lavoro PCI

Cassino, FR / Marino RM. Successo per presentazione libro di Delio Fantasia “Il segreto di Lorenzo”. Protagonisti con l’autore, lo scrittore Marco Onofrio e Bruno Barbona e Mimmo Pascarella, Dip Lavoro PCI

04/01/2025 0 Di Maurizio Aversa

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“È pro­prio così. Que­sto è quel­lo che ci vuo­le”: ecco­lo il signi­fi­ca­to dei mol­ti applau­si dal­la pla­tea e l’annuire a que­sto o quel pas­sag­gio che, con poten­za e chia­rez­za, con denun­cia e indi­ca­zio­ne del “che fare”, veni­va­no man mano espo­sti attra­ver­so gli inter­ven­ti di Bru­no Bar­bo­na, di Mar­co Ono­frio, di Delio Fan­ta­sia e di Mim­mo Pasca­rel­la, pres­so la sala del Palaz­zo del­la cul­tu­ra a Cas­si­no, la mat­ti­na di saba­to 4 gen­na­io. Una buo­na par­te­ci­pa­zio­ne di pub­bli­co e la richie­sta di oltre due deci­ne di libri, che debi­ta­men­te Delio Fan­ta­sia, con estre­ma dispo­ni­bi­li­tà, ha auto­gra­fa­to, dava­no la ripro­va che han­no avu­to ragio­ne il PCI regio­na­le e Biblio­pop Mari­no, con la sua pic­co­la casa edi­tri­ce in pro­prio (EDIZIONI ACAB), ad orga­niz­za­re pro­prio a Cas­si­no la pre­sen­ta­zio­ne di un libro che è un
roman­zo, ma è soprat­tut­to una sto­ria vera. Un libro che è evo­ca­ti­vo del­la con­cre­ta situa­zio­ne di attac­co ope­ra­io vis­su­to in Stel­lan­tis, come nei luo­ghi di lavo­ro in Ita­lia. Che è for­te, for­tis­si­ma denun­cia del­la arro­gan­za padro­na­le supi­na­men­te soste­nu­ta dal Gover­no e dal libe­ri­smo euro­peo e inter­na­zio­na­le, inol­tre pas­si­va­men­te subi­ta da con­ni­ven­ze e/o inca­pa­ci­tà di qual­sia­si oppo­si­zio­ne socia­le e poli­ti­ca da par­te del­la cosid­det­ta sini­stra par­la­men­ta­re. Giu­sta­men­te, dopo i rin­gra­zia­men­ti al Comu­ne di Cas­si­no per aver con­ces­so la sala, Bru­no Bar­bo­na, segre­ta­rio del PCI Lazio, ha riven­di­ca­to la scel­ta di voler, pro­prio dal­la tri­bu­na cas­si­na­te, sot­to­li­nea­re che la cen­tra­li­tà ope­ra­ia va rimes­sa al giu­sto ruo­lo. “Il PCI ci sarà pro­prio per que­sto. – espli­ci­ta Bar­bo­na – La rico­stru­zio­ne di un Par­ti­to Comu­ni­sta che sia dei lavo­ra­to­ri è il con­cre­to ordi­ne del gior­no del­le urgen­ze da sod­di­sfa­re”.

Lo scrit­to­re Mar­co Ono­frio, 4 gen­na­io 2025, Cas­si­no


Lo scrit­to­re Mar­co Ono­frio ha bene illu­stra­to tut­ta la qua­li­tà e veri­tà espres­si­va del con­te­nu­to del libro come sto­ria con­cre­ta, sot­to­li­nean­do che i padro­ni, i padro­ni male­det­ti, fan­no il pro­prio mestie­re. Intan­to che in modo total­men­te inef­fi­ca­ce chi si dovreb­be oppor­re – sia­no le isti­tu­zio­ni, in buo­na par­te, e le for­ze poli­ti­che rap­pre­sen­ta­te nel par­la­men­to, pra­ti­ca­men­te tut­te – si distrae, non cono­sce la real­tà del­le cose, anzi non vuo­le cono­scer­la. Quin­di, pro­prio citan­do la post­fa­zio­ne scrit­ta al volu­met­to (“che – ha nota­to Ono­frio – con­sta di un cen­ti­na­io di pagi­ne, ma rac­chiu­de la sum­ma di una pila di sag­gi sul tema del­lo sfrut­ta­men­to e del­la Costi­tu­zio­ne del­la repub­bli­ca tra­di­ta”) si dava let­tu­ra di un bra­no signi­fi­ca­ti­vo: «La più poten­te denun­cia mos­sa con­tro il siste­ma da “Il segre­to di Loren­zo” è la col­lu­sio­ne occul­ta dei pote­ri: sin­da­ca­ti, poli­ti­ca, magi­stra­tu­ra, for­ze dell’ordine e padro­na­to ten­do­no infat­ti a “copri­re gli assas­si­ni, a sal­var­li, a para­re il culo a tut­ti per­ché que­sta è la nostra eco­no­mia”. Nes­su­no osa infran­ge­re il muro di omer­tà, per pau­ra di ritor­sio­ni. Ma chi tace è com­pli­ce, ed è in que­sto orro­re del silen­zio che pro­spe­ra l’economia di sfrut­ta­men­to del cosid­det­to “som­mer­so”, giac­ché la bana­li­tà del male inci­sta den­tro l’“ordinario gior­no lavo­ra­ti­vo”: è pro­prio la cosid­det­ta nor­ma­li­tà a smus­sa­re i con­tor­ni dei fat­ti più abo­mi­ne­vo­li, impo­nen­do­li come abi­tua­li e depo­ten­zian­do­ne l’assurda gra­vi­tà». Loren­zo Bel­la­no­va, il pro­ta­go­ni­sta del libro, “sa” e non ne può più di tener­si tut­to den­tro: deci­de così di denun­cia­re quan­to real­men­te acca­du­to ad Anto­nio Sana­bria, mor­to fol­go­ra­to per­ché non indos­sa­va le scar­pe antin­for­tu­ni­sti­che. Quin­di, con­fer­man­do con for­za che le moda­li­tà espres­si­ve uti­liz­za­te da Delio Fan­ta­sia sono oltre­mo­do effi­ca­ci, che sono in gra­do di risve­glia­re la voglia di con­ta­re da par­te di ogni esse­re uma­no, a comin­cia­re dagli ope­rai, Ono­frio ha sol­le­va­to doman­de: “sui con­fi­ni del­le liber­tà demo­cra­ti­che, sul­la siste­ma­ti­ca dis­si­pa­zio­ne dei talen­ti e del­le ener­gie, sull’impiego dispo­ti­co del tem­po e la con­se­guen­te alie­na­zio­ne (come pre­det­to da Marx), sul­lo sfrut­ta­men­to sot­to­pa­ga­to e ille­ga­le, sul­le pra­ti­che dif­fu­sis­si­me di lavo­ro nero, sul­le caren­ze di appa­ra­ti di sal­va­guar­dia psi­co­fi­si­ca del lavo­ra­to­re, e insom­ma: sul­la lot­ta di clas­se che non è affat­to fini­ta, anzi! La coe­si­sten­za paci­fi­ca tra le clas­si è un fal­so mito: una ver­ni­ce ipo­cri­ta uti­liz­za­ta per nascon­de­re le dif­fu­se ingiu­sti­zie”.

Dopo que­sto avvio, Delio Fan­ta­sia ha potu­to pro­prio ricor­da­re non solo le ini­qui­tà subi­te (licen­zia­men­to di Stel­lan­tis) pro­prio per­ché “voce denun­cian­te” con altri/e compagni/e di lavo­ro, ma anche gli esem­pi con­cre­ti degli acca­di­men­ti – nel­la pro­vin­cia di Lati­na – che lui ha pre­so come para­dig­ma per rac­con­ta­re la sto­ria nel roman­zo. “Il fal­so inci­den­te denun­cia­to di un uomo inve­sti­to e soc­cor­so. Con testi­mo­ni fal­si. Con rap­por­ti del­la poli­zia giu­di­zia­ria fal­si. Con istru­zio­ne del “caso” masche­ra­to da inci­den­te e – for­tu­na­ta­men­te, gra­zie alla coscien­zio­sa atti­vi­tà pro­fes­sio­na­le di una dot­to­res­sa di medi­ci­na lega­le – sma­sche­ra­to. Ma – denun­cia Fan­ta­sia – che prov­ve­di­men­ti han­no subi­to i vari atto­ri? Non ce n’è noti­zia”. Così come l’altro “caso” rea­le di un uomo “tro­va­to abban­do­na­to sul ciglio del­la stra­da”, e lì a fin­ge­re che pur­trop­po qual­che pira­ta del­la stra­da ano­ni­mo, ecc.… E inve­ce, sem­pre gra­zie alla per­spi­ca­cia di paren­ti e medi­ci­na lega­le, da un sem­pli­ce det­ta­glio (“ma le scar­pe di mio mari­to non era­no quel­le, né di quel colo­re!”), emer­ge la veri­tà: che quel pove­ruo­mo è mor­to fol­go­ra­to da una sca­ri­ca elet­tri­ca e le scar­pe semi­car­bo­niz­za­te dove­va­no esse­re sosti­tui­te per­ché non com­pa­ti­bi­li con un “inci­den­te”.

Delio Fan­ta­sia, Cas­si­no, 4 gen­na­io 2025


Anche in que­sto caso – chie­de sem­pre Fan­ta­sia – chi ha paga­to? Per que­sto, con­clu­de l’autore del libro, scrit­to­re ma anche appas­sio­na­to atti­vi­sta sin­da­ca­le e poli­ti­co, c’è neces­si­tà che mol­te coscien­ze tor­ni­no ad unir­si, tor­ni­no ad esse­re quel­la for­za che oggi sta suben­do un fero­ce attac­co ope­ra­io e popo­la­re. Come? La stra­da è quel­la nota: occor­re un for­te Par­ti­to Comu­ni­sta che stia dal­la par­te dei lavo­ra­to­ri, oggi come lo è sta­to ieri.” Mim­mo Pasca­rel­la del Dipar­ti­men­to Lavo­ro del PCI, andan­do per flash si è rivol­to alla pla­tea: “cer­ta­men­te que­sto lavo­ro di Delio Fan­ta­sia, se mi per­met­te, io cre­do deb­ba esse­re uti­liz­za­to, oltre che come testo di roman­zo da leg­ge­re, anche e soprat­tut­to come stru­men­to per rac­co­glie­re rifles­sio­ni. Per agi­ta­re coscien­ze. Per met­te­re davan­ti a noi le prio­ri­tà che ci atten­do­no. Sì, è vero, man­ca una leg­ge sull’omicidio sul lavo­ro. Ma anche sen­za quel­la già ci sareb­be­ro leg­gi da far vale­re e che inve­ce ven­go­no tra­di­te. Disat­te­se dai padro­ni, dai con­trol­lo­ri e dagli oppo­si­to­ri del­la fin­ta sini­stra. Ricor­dia­mo che la pri­ma leg­ge tra­di­ta è la Costi­tu­zio­ne repub­bli­ca­na: art 1, “la repub­bli­ca è fon­da­ta sul lavo­ro”. Fon­da­ta sul lavo­ro? Il nostro com­pi­to prio­ri­ta­rio, ha ragio­ne Ono­frio e ha ragio­ne Fan­ta­sia, è uni­re le for­ze. È dai lavo­ra­to­ri, dal mon­do del lavo­ro, che deve emer­ge­re un poten­te riscat­to, una richie­sta di pro­ta­go­ni­smo poli­ti­co dei lavo­ra­to­ri. Sen­za poli­ti­ci­smo: occor­re una uni­tà dei lavo­ra­to­ri che gene­ri rap­pre­sen­tan­za. Altri­men­ti come pen­sia­mo che non pos­sa che peg­gio­ra­re la disaf­fe­zio­ne al voto, la disaf­fe­zio­ne alla poli­ti­ca, ecce­te­ra? Dob­bia­mo esse­re con­sa­pe­vo­li che abbia­mo la pos­si­bi­li­tà di dia­lo­ga­re con 22 milio­ni di cit­ta­di­ni e lavo­ra­to­ri per illu­stra­re loro che c’è anco­ra spa­zio per la poli­ti­ca, per la pas­sio­ne, per l’impegno nel­la lot­ta con­tro i padro­ni.”

Bru­no Bar­bo­na, Cas­si­no, 4 gen­na­io 2025


Bru­no Bar­bo­na ha infi­ne salu­ta­to i con­ve­nu­ti ripren­den­do pro­prio que­sto con­cet­to, aleg­gia­to e soste­nu­to dai vari inter­ven­ti: “occor­re risve­glia­re una coscien­za di clas­se, di ognu­no e dei lavo­ra­to­ri in pri­ma istan­za. Occor­re che que­sto diven­ti faro per il nostro agi­re poli­ti­co.” Nel­la pla­tea è sta­ta nota­ta la pre­sen­za di mol­ti comu­ni­sti, tra cui l’ex segre­ta­rio Ore­ste del­la Posta e il segre­ta­rio del­la Fede­ra­zio­ne PCI di Fro­si­no­ne, Ugo Moro. Il pub­bli­co, atten­to e par­te­ci­pe, ha rispo­sto posi­ti­va­men­te all’appello di Mau­ri­zio Aver­sa che in aper­tu­ra ave­va ricor­da­to come que­sta pre­sen­ta­zio­ne nasces­se da una col­la­bo­ra­zio­ne sca­tu­ri­ta duran­te un con­fron­to pub­bli­co a Biblio­pop, dove a Delio Fan­ta­sia fu pro­po­sto di stam­pa­re il testo da lui scrit­to. Tenen­do con­to che le atti­vi­tà di ACAB EDIZIONI non sono a fine di lucro: di qui l’offerta al pub­bli­co del pro­dot­to edi­to­ria­le a bas­so costo, e con l’impegno, sem­pre tra­spa­ren­te­men­te dimo­stra­to come in altre ana­lo­ghe atti­vi­tà già svol­te, che ove ci fos­se un mag­gior rica­vo rispet­to alle spe­se soste­nu­te, que­ste som­me sareb­be­ro (e saran­no) desti­na­te a soste­gno di cau­se socia­li. Del resto, è nel­le carat­te­ri­sti­che di Biblio­pop sva­ria­re dal­la dif­fu­sio­ne cul­tu­ra­le all’azione di fun­zio­na­men­to del­la biblio­te­ca popo­la­re, dai dibat­ti­ti – socia­li, cul­tu­ra­li, poli­ti­ci – alle mostre, ecc. Atti­vi­tà che recen­te­men­te han­no visto Biblio­pop orga­niz­za­re even­ti per bam­bi­ni e soste­gno alla cau­sa pale­sti­ne­se.

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