Al via la seconda edizione del Progetto Raggio Verde 2.0 a Marino

Al via la seconda edizione del Progetto Raggio Verde 2.0 a Marino

19/12/2024 0 Di Anna Maria Gavotti

Que­sto arti­co­lo è sta­to let­to 792 vol­te!

Pro­mos­so da Arte­mi­sta e finan­zia­to dal­la Chie­sa Val­de­seLocandina RAGGIO VERDE 2.0
Fon­da­men­ta­le la col­la­bo­ra­zio­ne del­le real­tà asso­cia­ti­ve del ter­ri­to­rio
A Dicem­bre 2024 è sta­ta avvia­ta uffi­cial­men­te la Secon­da Edi­zio­ne del Pro­get­to RAGGIO VERDE – soste­nu­to dai fon­di Otto­Per­Mil­le del­la Chie­sa Val­de­se, orga­niz­za­to dall’Associazione Arte­mi­sta, idea­to da Sabi­na Bar­zi­lai.
Dopo il suc­ces­so regi­stra­to nel cor­so del 2024 e cul­mi­na­to con la sera­ta fina­le con­clu­si­va del pro­get­to stes­so tenu­ta­si il 7 giu­gno attra­ver­so sva­ria­te for­me di socia­liz­za­zio­ne, musi­che e buf­fet etni­co a cura dei par­te­ci­pan­ti al pro­get­to mari­ne­si + ospi­ti stra­nie­ri, Arte­mi­sta tor­na ad occu­par­si di inclu­sio­ne socia­le e cul­tu­ra­le ma sem­pre nel­la for­ma a lei cara: quel­la del­la resti­tu­zio­ne del­le varie espe­rien­ze attra­ver­so la tea­tra­liz­za­zio­ne del­le stes­se.
“Sia­mo par­ti­co­lar­men­te fie­ri che la Tavo­la Val­de­se abbia rico­no­sciu­to l’enorme valo­re sia eti­co, socia­le che arti­sti­co del­la scor­sa edi­zio­ne ed abbia deci­so di rifi­nan­zia­re quest’anno Il RAGGIO VERDE 2.0 per il pro­sie­guo dell’attività. Com’è noto la con­ti­nui­tà dei fon­di è una del­le con­di­tio-sine-qua-non per costrui­re pro­get­ti dure­vo­li nell’ambito del­la cul­tu­ra. In quest’epoca di sen­sa­zio­na­li­smo epi­so­di­co il lavo­ro cer­to­si­no è secon­do Arte­mi­sta uno dei pochi ambi­ti in cui si pos­sa dare un segno di discon­ti­nui­tà alla dif­fu­sa cul­tu­ra spet­ta­co­la­re di nar­ci­si­smo auto­re­fe­ren­zia­le. A Roma e nel­le gran­di cit­tà que­sto avvie­ne già da anni, nei pic­co­li cen­tri di pro­vin­cia, la ormai fit­ta rete di ope­ra­to­ri cul­tu­ra­li, socia­li ed arti­sti­ci — tra cui Arte­mi­sta – sta lavo­ran­do egre­gia­men­te in tal sen­so” sono que­ste le paro­le del Pre­si­den­te di Arte­mi­sta Sabi­na Bar­zi­lai, attri­ce, regi­sta e scrit­tri­ce di testi per il tea­tro men­tre si pre­pa­ra a coor­di­na­re di nuo­vo idee e sug­ge­ri­men­ti per dar vita alla secon­da annua­li­tà del pro­get­to Rag­gio Ver­de.
“È di fon­da­men­ta­le impor­tan­za per noi – pro­se­gue Bar­zi­lai - che si com­pren­da a pie­no que­sto pas­sag­gio, non esi­ste solo il tea­tro di intrat­te­ni­men­to: la gen­te che va a tea­tro vuo­le ride­re per­ché la vita è già sof­fe­ren­za — ma anche e sem­pre più dif­fu­so il tea­tro di impe­gno civi­le, spet­ta­co­la­re, rifles­si­vo e anche, per­ché no? Diver­ten­te! Il pro­get­to IL RAGGIO VERDE 2.0 si pre­fig­ge di scal­fi­re quel­lo che pote­va esse­re con­si­de­ra­to in pre­ce­den­za una stri­scian­te dif­fi­den­za e che in real­tà si rile­va sot­to for­ma di un muro di pre­giu­di­zi”
Il pro­get­to, il cui obiet­ti­vo è sta­to rag­giun­to in pie­no lo scor­so anno, ha visto fian­co a fian­co mari­ne­si e ospi­ti stra­nie­ri con­di­vi­de­re un per­cor­so di cono­scen­za let­te­ra­ria, arti­sti­ca, socia­le e lin­gui­sti­ca. A dispet­to del­le dif­fe­ren­ze anche pro­fon­de.
È già sta­to evi­den­zia­to lo scor­so anno come: “Ascol­ta­re è il pri­mo pas­so fon­da­men­ta­le per capi­re e con­se­guen­te­men­te inte­gra­re e non teme­re.” Ecco, il pun­to è pro­prio que­sto: impa­ra­re a non teme­re — in un mon­do ormai dive­nu­to di fat­to vil­lag­gio glo­ba­le — i flus­si migra­to­ri che andran­no sem­pre più gesti­ti non come minac­cia, dal­la qua­le peral­tro è irra­gio­ne­vo­le e con­tro­pro­du­cen­te difen­der­si, ma come risor­sa e ric­chez­za.
Il Pre­si­den­te Bar­zi­lai non tra­la­scia di por­ge­re il suo per­so­na­le rin­gra­zia­men­to a chi ha soste­nu­to il pro­get­to nel­la pas­sa­ta edi­zio­ne e con­ti­nue­rà a far­lo anche nel 2025.
“Cor­re l’obbligo qui di rin­gra­zia­re la Coo­pe­ra­ti­va socia­le Una Cit­tà Non Basta, nel­la per­so­na di Maria Rosa­ria Cal­de­ro­ne per l’ospitalità e per aver sem­pre cre­du­to pro­fon­da­men­te nel pro­get­to; la Coo­pe­ra­ti­va Socia­le CPA di Roma che gesti­sce il S.A.I. @HOME_Marino; il Comi­ta­to di Quar­tie­re Bor­go Gari­bal­di con la Pre­si­den­te Fran­ce­sca Vici­ni qua­le espres­sio­ne del­la comu­ni­tà di base mari­ne­se ma anche le tan­te sin­go­le per­so­ne che par­te­ci­pa­no a tito­lo indi­vi­dua­le” con­clu­de la Bar­zi­lai.
Ad oggi sono al vaglio diver­si spun­ti let­te­ra­ri da cui par­ti­re per la nar­ra­zio­ne del­la pros­si­ma edi­zio­ne tra cui La Prin­ci­pes­sa Afgha­na di Tizia­na Fer­ra­rio, Bur­qa Queen di Bar­ba­ra Schia­vul­li. L’andamento del pro­get­to è flui­do e si costrui­sce in base alla par­te­ci­pa­zio­ne e ai con­tri­bu­ti loca­li e al flus­so degli ospi­ti stra­nie­ri: quest’anno sono pre­sen­ti fami­glie rifu­gia­te dall’ultimo con­flit­to nell’area israe­lo-pale­sti­ne­se. Rac­con­te­re­mo sto­rie di bam­bi­ni che nono­stan­te abbia­no subi­to la vio­len­za del­la guer­ra rie­sco­no anco­ra a sor­ri­de­re e a ride­re.
Il pro­get­to si pro­po­ne l’obiettivo di pro­se­gui­re il lavo­ro sul­la crea­ti­vi­tà attra­ver­so un per­cor­so di espres­sio­ne mul­ti­di­sci­pli­na­re del­la cul­tu­ra di appar­te­nen­za: dan­ze, can­ti, sto­rie nar­ra­te, poe­sie, fol­klo­re e vis­su­to per­so­na­le, arte culi­na­ria. Lo scor­so anno abbia­mo cono­sciu­to ed inte­ra­gi­to con per­so­ne pro­ve­nien­ti dal­le aree più dispa­ra­te del mon­do: Afri­ca, Afgha­ni­stan, Paki­stan, Egit­to, Costa d’Avorio, Tuni­sia, Iran e sic­co­me il mon­do è vasto quest’anno con­ti­nue­re­mo il nostro inte­res­san­tis­si­mo viag­gio intor­no al glo­bo. Chiun­que abbia voglia di por­si in ascol­to e di rac­con­ta­re la pro­pria sto­ria è ben­ve­nu­ta e ben­ve­nu­to” è que­sto l’appello fina­le del Pre­si­den­te di Arte­mi­sta Sabi­na Bar­zi­lai affin­chè gli obiet­ti­vi del pro­get­to si dif­fon­da­no nel tes­su­to socia­le mari­ne­se e arri­vi­no anche ai rifu­gia­ti e agli stra­nie­ri che per vari moti­vi si tro­va­no in Ita­lia, par­ti­co­lar­men­te a Mari­no, come tap­pa di un per­cor­so di vita più com­ples­si­vo.
Due le curio­si­tà da segna­la­re: La pri­ma riguar­da il tito­lo del pro­get­to, scel­to appo­si­ta­men­te poi­ché il Rag­gio Ver­de è un feno­me­no natu­ra­le raris­si­mo che può esse­re visto solo in alcu­ne con­di­zio­ni pre­ci­se. Meta­fo­ri­ca­men­te sta a signi­fi­ca­re che se ci ponia­mo in con­di­zio­ni diver­se, da una pro­spet­ti­va diver­sa, vedia­mo cose che non ci aspet­te­rem­mo mai! Inol­tre, il veder­lo si dice por­ti for­tu­na. E un po’ di for­tu­na ser­ve a tut­ti.
La secon­da si rife­ri­sce al mani­fe­sto rica­va­to da una spe­cia­le micro­fo­to­gra­fia del­lo stra­to sot­to­gia­cen­te di pre­pa­ra­zio­ne nel­la famo­sa tela ‘San Mat­teo e l’angelo’ che Cara­vag­gio rea­liz­zò nel 1602. Raris­si­mo caso in cui il pit­to­re uti­liz­zò que­sto colo­re, il ver­de. Por­te­rà for­tu­na anche que­sto…? Noi ci augu­ria­mo di sì.
Con­tat­ti per infor­ma­zio­ni: artemista1995@gmail.com – whatsapp/sms 3397644907 — info@unacittànonbastacoop.com

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