“Da istituzioni di più contro disparità di genere”

“Da istituzioni di più contro disparità di genere”

12/12/2024 0 Di Marco Montini

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“In Ita­lia, la dispa­ri­tà di gene­re nel mon­do del lavo­ro con­ti­nua ad esse­re un tema di gran­de pre­oc­cu­pa­zio­ne. Secon­do il rap­por­to “Edu­ca­tion at a Glan­ce 2024” dell’OCSE, infat­ti, le don­ne ita­lia­ne con lau­rea gua­da­gna­no in media il 42% in meno rispet­to ai loro col­le­ghi uomi­ni. Si trat­ta del più alto diva­rio retri­bu­ti­vo tra i pae­si OCSE dove la media dei gap sala­ria­li per i lau­rea­ti al pri­mo impie­go si atte­sta al 17%. Il rap­por­to met­te anche in luce un altro aspet­to cri­ti­co: il diva­rio occu­pa­zio­na­le tra uomi­ni e don­ne sot­to i 35 anni sen­za un diplo­ma di istru­zio­ne sani­ta­ria. Solo il 36% del­le gio­va­ni don­ne che non han­no com­ple­ta­to gli stu­di supe­rio­ri rie­sce a tro­va­re lavo­ro, men­tre la per­cen­tua­le sale al 72% per gli uomi­ni. Que­sta dispa­ri­tà è col­le­ga­ta a un con­te­sto più ampio: l’Italia si col­lo­ca all’ultimo posto Ue per quan­to riguar­da l’occupazione fem­mi­ni­le tra i 20 e i 64 anni, con un tas­so del 55% a fron­te di una media comu­ni­ta­ria del 69,3%. Sia­mo di fron­te a nume­ri asso­lu­ta­men­te allar­man­ti e gra­vi. Cosa fare, dun­que? Sicu­ra­men­te pun­ta­re sull’istruzione, che fun­ge ad esem­pio da ele­men­to di pro­te­zio­ne per le don­ne con figli. Tra colo­ro che han­no un alto livel­lo di istru­zio­ne, infat­ti, il diva­rio occu­pa­zio­na­le tra madri e non è con­te­nu­to, con una dif­fe­ren­za di soli 8,5 pun­ti per­cen­tua­li. Le evi­den­ze pre­sen­ta­te nel rap­por­to OCSE “Edu­ca­tion at a Glan­ce 2024” dimo­stra­no chia­ra­men­te la neces­si­tà di un inve­sti­men­to mag­gio­re e mira­to nell’istruzione in Ita­lia. L’insufficiente sup­por­to pub­bli­co al siste­ma edu­ca­ti­vo non solo com­pro­met­te le oppor­tu­ni­tà di cre­sci­ta eco­no­mi­ca e socia­le, ma per­pe­tua le disu­gua­glian­ze di gene­re e di clas­se. Se voglia­mo garan­ti­re un futu­ro più equo e com­pe­ti­ti­vo per le gio­va­ni gene­ra­zio­ni, è essen­zia­le che l’Italia por­ti le sue poli­ti­che edu­ca­ti­ve e di inve­sti­men­to agli stan­dard euro­pei e glo­ba­li”.

Così, in una nota, Car­me­la Tiso, por­ta­vo­ce nazio­na­le del Cen­tro Stu­di Ini­zia­ti­va Comu­ne.

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