Salute, Centro Studi Iniziativa Comune: Appello a Ue per legge contro prodotti tossici

Salute, Centro Studi Iniziativa Comune: Appello a Ue per legge contro prodotti tossici

29/11/2024 0 Di Marco Montini

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“Negli ulti­mi anni, l’attenzione sui pro­dot­ti desti­na­ti ai bam­bi­ni come gio­cat­to­li, abbi­glia­men­to, arti­co­li per la cura per­so­na­le e arre­da­men­to, si è inten­si­fi­ca­ta a cau­sa del­la pre­oc­cu­pan­te pre­sen­za di sostan­ze chi­mi­che tos­si­che. Mol­ti stu­di scien­ti­fi­ci han­no dimo­stra­to che diver­si pro­dot­ti per bam­bi­ni con­ten­go­no com­po­sti chi­mi­ci noci­vi, tra cui fta­la­ti, metal­li pesan­ti, for­mal­dei­de, bisfe­no­lo A(BPA) ed altre sostan­ze can­ce­ro­ge­ne o endo­cri­ne-disrup­ti­ve. Alla luce di que­sto sce­na­rio diver­se ong, asso­cia­zio­ni di con­su­ma­to­ri e grup­pi ambien­ta­li­sti sono arri­va­te a sol­le­ci­ta­re alla Ue un inter­ven­to nor­ma­ti­vo rapi­do per tute­la­re la salu­te dei bam­bi­ni e miglio­ra­re la qua­li­tà dei pro­dot­ti sul mer­ca­to. Il rischio d’altronde è che, in man­can­za di una nor­ma­ti­va inci­si­va e uni­for­me e in caren­za di rigi­di con­trol­li chi­mi­ci, le azien­de pro­dut­tri­ci potreb­be­ro uti­liz­za­re mate­ria­li eco­no­mi­ci o pro­ces­si pro­dut­ti­vi che non garan­ti­sco­no la sicu­rez­za tota­le. In par­ti­co­la­re, alcu­ni mate­ria­li pla­sti­ci e tes­su­ti ven­go­no trat­ta­ti con sostan­ze chi­mi­che per miglio­ra­re la resi­sten­za e la dura­ta, sen­za con­si­de­ra­re ade­gua­ta­men­te l’impatto che que­sti com­pi­ti pos­so­no ave­re sul­la salu­te dei più pic­co­li, i cui orga­ni­smi sono più vul­ne­ra­bi­li a tali espo­si­zio­ni. Inol­tre, l’aumento del­la pro­du­zio­ne e distri­bu­zio­ne glo­ba­le di que­sti pro­dot­ti con mol­te impre­se che fab­bri­ca­no in pae­si dove le nor­me su sicu­rez­za sono meno rigi­de, ha reso più dif­fi­ci­le con­trol­la­re la qua­li­tà dei pro­dot­ti impor­ta­ti in Ue. Cosa fare, dun­que? Il cen­tro stu­di Ini­zia­ti­va Comu­ne rivol­ge un appel­lo alla Unio­ne Euro­pea affin­ché si met­ta in cam­po un ulte­rio­re inter­ven­to nor­ma­ti­vo, rapi­do e deci­so, per rego­la­men­ta­re l’uso di sostan­ze tos­si­che nei pro­dot­ti per bam­bi­ni e non solo. Le evi­den­ze scien­ti­fi­che dimo­stra­no che l’esposizione a lun­go ter­mi­ne a que­ste sostan­ze avreb­be effet­ti noci­vi sul­la salu­te dei più pic­co­li e sull’ambiente. Un’azione nor­ma­ti­va coe­ren­te e strin­gen­te por­te­reb­be van­tag­gi non solo in ter­mi­ni di salu­te pub­bli­ca, ma anche eco­no­mi­ci, pro­muo­ven­do un mer­ca­to più sicu­ro e respon­sa­bi­le. In linea con gli appel­li di mol­te orga­niz­za­zio­ni e pae­si euro­pei, un inter­ven­to uni­for­me raf­for­ze­reb­be la pro­te­zio­ne dei bam­bi­ni in tut­ta Euro­pa, con­tri­buen­do alla lot­ta con­tro l’inquinamento e soste­nen­do un futu­ro più soste­ni­bi­le. È tem­po che la Ue agi­sca, sta­bi­len­do nuo­vi stan­dard per un mer­ca­to più giu­sto e sicu­ro”.

Così, in una nota, Car­me­la Tiso, por­ta­vo­ce nazio­na­le del Cen­tro Stu­di Ini­zia­ti­va Comu­ne.

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