Ludwig, Piotta e Il Pagante “Super Cafoni”

Ludwig, Piotta e Il Pagante “Super Cafoni”

25/04/2022 0 Di Carola Piluso

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Non è anco­ra estate ma l’aria di mare, fes­ta e hit si fa sen­tire. Infat­ti Lud­wig, Piot­ta e Il Pagante han­no già aper­to la sta­gione dei tor­men­toni estivi con “Super Cafoni”. Infat­ti gli artisti han­no rispolver­a­to una mit­i­ca hit anni ’90 per dar­gli una nuo­va veste al pas­so con i tem­pi.

“Super Cafoni” è omag­gio a uno dei tor­men­toni più famosi degli anni Novan­ta can­ta­to da Piot­ta. In ques­ta nuo­va ver­sione si rac­con­ta un’emotività fes­ti­va che abbrac­cia e inter­se­ca più stili: la scuo­la romana di Piot­ta, la gen­er­azione capi­toli­na più gio­vane di Lud­wig e il mon­do dance milanese de Il Pagante cre­ano un mix per­fet­to per essere bal­la­to tut­ta l’estate.

Super Cafoni unisce tutte le generazioni italiane

 

«Pri­ma o poi dove­va suc­cedere. Sono con­tento che sia accadu­to in un momen­to in cui le per­sone han­no bisog­no di ritrovar­si e di con­di­videre quelle emozioni che solo certe can­zoni san­no trasmet­tere, di cit­tà in cit­tà, di gen­er­azione in gen­er­azione. Io e Lud­wig, stes­sa scuo­la e stes­so quartiere, sarà sta­to il des­ti­no, lo stes­so che ha avvi­c­i­na­to me e II Pagante, di Milano come era mia madre».

Con­fes­sa Piot­ta.

 

«Sono cresci­u­to sulle note del Super­ca­fone, apprez­zan­done ogni sfu­matu­ra e ogni richi­amo a quel­la roman­ità che da sem­pre mi rap­p­re­sen­ta. Abbi­amo deciso quin­di di portare alla luce i Super Cafoni, cer­can­do di ripren­dere quel mood che alla fine degli anni ‘90 travolse il pub­bli­co gio­vanile. È un onore per me far parte di questo prog­et­to, che insieme al Piot­ta e al Pagante abbi­amo volu­to allargare da Roma a Milano “e in ogni cit­tà” ripren­den­do gli usi e i cos­tu­mi dei Cafoni 2.0».

Rac­con­ta Lud­wig.

 

“Quan­do uscì “Super­ca­fone” ave­vo 7/8 anni. La pri­ma vol­ta che la sen­tii era estate e mi trova­vo all’Aquafelix di Civ­i­tavec­chia con la mia com­pag­nia di ami­ci e la cosa che mi colpì sin da subito, oltre al rit­mo fres­co e coin­vol­gente, è che nelle rime di Piot­ta (sep­pur car­i­cat­u­rali) rivede­vo esat­ta­mente l’attitudine e gli atteggia­men­ti del­la gente che ave­vo intorno, dai ragazz­i­ni ai gen­i­tori, e la cosa mi diverti­va e affasci­na­va molto. Per me e i miei ami­ci quel bra­no divenne un cult e incon­sci­a­mente influen­zò il mio modo di scri­vere testi quan­do iniziai a far­lo per Il Pagante. I nos­tri brani da sem­pre descrivono con iro­nia una car­i­catu­ra del­lo “stereotipo milanese”, pro­prio come a suo modo fece Piot­ta con il Super­ca­fone.”

Spie­ga Eddy Veerus de Il Pagante. 

 

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