AMBIENTE: UN SUB AMBITO DEI CASTELLI ROMANI PER LA GESTIONE OTTIMALE DEI RIFIUTI

AMBIENTE: UN SUB AMBITO DEI CASTELLI ROMANI PER LA GESTIONE OTTIMALE DEI RIFIUTI

14/09/2021 0 Di Marco Montini

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Si è tenu­ta ieri a Lanu­vio una con­feren­za, pro­mossa dal­l’asses­so­ra­to all’Am­bi­ente, con l’o­bi­et­ti­vo di pro­muo­vere un mod­el­lo “Castel­li Romani” che pos­sa gestire i rifiu­ti e non subire l’e­mer­gen­za, come è accadu­to con l’annosa ques­tione del­la dis­car­i­ca di Albano. All’inizia­ti­va han­no parte­ci­pa­to moltissi­mi rap­p­re­sen­tan­ti, tra ammin­is­tra­tori e tec­ni­ci, dei comu­ni del ter­ri­to­rio dei Castel­li Romani. Tra i comu­ni coin­volti Albano, Aric­cia, Gen­zano, Nemi, Vel­letri, Roc­ca Pri­o­ra, Roc­ca di Papa, Fras­cati, Ardea, ovvi­a­mente, Lanu­vio. “Il mes­sag­gio è chiaro- ha spie­ga­to nel suo inter­ven­to Andrea Volpi, vice sin­da­co del Comune di Lanu­vio e con­sigliere Cit­tà Met­ro­pol­i­tana di Roma Cap­i­tale — “Al di là del­la strate­gia del­lo scar­i­ca bar­ile le ammin­is­trazioni dei Castel­li romani vogliono dare un mes­sag­gio isti­tuzionale pro­muoven­do, all’interno dell’ATO sta­bil­i­to dal­la legge regionale, una sor­ta di sub-ambito che riguar­di questo ter­ri­to­rio. Questo per con­sen­tire ai comu­ni dei Castel­li, che già fan­no una rac­col­ta dif­feren­zi­a­ta spin­ta oltre l’80%, di pot­er­si orga­niz­zare in modo da ottenere una serie di ben­efi­ci rispet­to ai servizi: una mag­giore effi­cien­za, una riduzione dei costi e un’ulteriore incen­ti­vazione del per­cor­so lega­to anche all’e­cono­mia cir­co­lare. La pro­pos­ta finale – con­clude Volpi – è quel­la di rag­giun­gere il con­sen­so di tut­ti comu­ni del ter­ri­to­rio dei Castel­li e di richiedere alla Regione Lazio l’au­tor­iz­zazione del Sub-ambito e del­la sua gov­er­nance sen­za uscire dal recin­to pre­vis­to dal­la legge regionale di rifer­i­men­to. La grande parte­ci­pazione di oggi tes­ti­mo­nia che sti­amo andan­do dal­la parte gius­ta, pro­muover­e­mo molto presto un sec­on­do incon­tro e una pro­pos­ta anco­ra più defini­ta e det­tagli­a­ta”.
All’iniziativa, aper­ta con i salu­ti isti­tuzion­ali del Sin­da­co di Lanu­vio Lui­gi Galieti, ha parte­ci­pa­to anche Luca Andreas­si, Vice Sin­da­co del comune di Albano. “Mi piace pen­sare – ha dichiara­to Andreas­si – che l’iniziativa orga­niz­za­ta a Lanu­vio pos­sa essere il pri­mo pas­so di un per­cor­so di con­di­vi­sione serio tra i comu­ni del nos­tro ter­ri­to­rio. Ripen­si­amo lo schema. Creiamo dei dis­tret­ti ter­ri­to­ri­ali che ries­cano a chi­ud­ere al pro­prio inter­no il ciclo dei rifiu­ti, con impianti inte­grati e di taglie adeguate al dis­tret­to. Impianti non inquinan­ti che val­orizzi­no le frazioni dei rifiu­ti dif­feren­zi­ate dai cit­ta­di­ni cre­an­do ric­chez­za e sosteni­bil­ità ambi­en­tale. Si pre­ten­da dagli enti sovra­co­mu­nali il riconosci­men­to di questi sub-ambiti, omo­genei e fun­zion­ali e se ne dia la gov­er­nance in mano ai Comu­ni stes­si. Insom­ma, — con­clude Andreas­si – si smet­ta di ragionare come se il mon­do iniziasse e finisse nelle nos­tre Cit­tà, atteggia­men­to che spes­so ci ha por­ta­to a subire deci­sioni altrui per sod­dis­fare esi­gen­ze altrui, e si inizi a diventare attori pro­tag­o­nisti di una pro­pos­ta seria, fun­zionale e riso­lu­ti­va”.
“L’iniziativa di oggi nasce dall’esigenza di cer­care di super­are le varie emer­gen­ze rifiu­ti che poi emer­gen­ze non sono più, ma si ripetono ormai in maniera cicli­ca impat­tan­do ogni vol­ta sui sin­goli ter­ri­tori – è quan­to dichiara Mario di Pietro Asses­sore all’ambiente del comune di Lanu­vio. “I comu­ni del ter­ri­to­rio dei Castel­li Romani han­no rag­giun­to altissi­mi liv­el­li di rac­col­ta dif­feren­zi­a­ta oltre che mat­u­ra­to una grande espe­rien­za e conoscen­za di quel­lo che è il set­tore dei rifiu­ti. Questo è un dato che non può essere igno­ra­to, occorre quin­di ragionare in maniera uni­ta e trasver­sale, per­ché al di là delle dif­feren­ze politiche, le prob­lem­atiche e le even­tu­ali soluzioni ci trovano spes­so sul­la stes­sa lin­ea. Dob­bi­amo provare a alzare l’asticella e por­ci degli obi­et­tivi che non solo ci aiuti­no a super­are ques­ta emer­gen­za ma che ci con­sen­tano di evitare le prossime. Questo incon­tro – con­tin­ua Di Pietro – è il pri­mo pas­so ver­so la stesura di un doc­u­men­to uni­tario che i sin­daci dei comu­ni inter­es­sati porter­an­no all’attenzione del­la Regione per dare il via ad un per­cor­so inno­v­a­ti­vo che ser­va da input anche per altri baci­ni. Una ges­tione del ciclo rifiu­ti che sia riv­ol­ta tan­to ai prob­le­mi ambi­en­tali di carat­tere nazionale quan­to all’incentivazione di un’economia cir­co­lare che non con­sen­ta di creare ric­chez­za e abbat­tere i costi. Non ulti­mo – con­clude l’assessore lanu­vi­no – è impor­tante che le ammin­is­trazioni abbi­amo la pos­si­bil­ità di inter­venire diret­ta­mente sug­li impianti e sulle dis­cariche, non è più ammis­si­bile las­cia­re l’intera ges­tione a sogget­ti terzi che deci­dano in autono­mia se chi­ud­ere o restare aper­ti, cre­an­do innu­merevoli dis­a­gi agli ammin­is­tra­tori e, soprat­tut­to, ai cit­ta­di­ni”

Lanu­vio, 14 set­tem­bre 2021

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