lsabell Di Rienzo sul set di Mario Santocchio “Amarsi un pò”.

lsabell Di Rienzo sul set di Mario Santocchio “Amarsi un pò”.

17/03/2021 0 Di Marco Montini

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Già al suo esor­dio come attrice si era fat­ta notare come por­tav­oce di mes­sag­gi pos­i­tivi ai gio­vani attra­ver­so il per­son­ag­gio inter­pre­ta­to in “Siamo solo piat­ti Spa­iati”, dove rap­p­re­sen­ta­va cosa i gio­vani non dovreb­bero fare. Sti­amo par­lan­do del­la gio­vane e bel­lis­si­ma Isabell Di Rien­zo, che nasce come model­la e sono già alcu­ni anni che stu­dia per coronare il suo sog­no, la sua sca­la­ta ver­so il suo obi­et­ti­vo più grande…Diventare attrice.
Dopo la sua pri­ma impor­tante parte­ci­pazione nel sud­det­to cor­tome­trag­gio (che fu, fra le altre cose, tra i 14 Video­cor­ti selezionati in finale al Fes­ti­val Nazionale Video­cor­to Net­tuno 2019), la ritro­vi­amo oggi su un nuo­vo set a tema sociale nel­la Cap­i­tale, in zona Tus­colana. Isabell recita alcune bat­tute con il pro­tag­o­nista Cris­tiano D’Al­te­rio, anche sceneg­gia­tore del prog­et­to; sul­la sce­na con lei la nota can­tante di Pescara Fed­er­i­ca Pen­to in qual­ità di fig­u­razione spe­ciale.
Sap­pi­amo che le riprese di “Amar­si un pò” vedono come per­son­ag­gi prin­ci­pali fem­minili la pro­tag­o­nista Valenti­na Cor­ti ed Anna Rita Del Piano; “Amar­si un po’” è una sto­ria scrit­ta un paio di anni fa da Cris­tiano D’Al­te­rio e che final­mente — come lui stes­so ha dichiara­to «ha trova­to le giuste coin­ci­den­ze astrali per essere prodot­ta», in parte da lui ed in parte, al sup­por­to dell’impresa “LL costruzione gen­er­ali S.R.L.”, oltre agli spon­sor Shark­Big­Phone e Meo Pinel­li.
Pos­si­amo solo antic­i­parvi che il look di Isabell sarà un pò “anti­con­ven­zionale”, che il dialet­to è romano ed i toni leg­ger­mente ‘acce­si’. Cos­tu­mi, acconciatu­ra e truc­co sono sta­ti curati rispet­ti­va­mente da Mar­ti­na Michet­ti, Mihaela Pin­zaru di Monè Par­ruc­chieri ed Alessia Mon­ter­iù. La direzione di “Amar­si un pò” è del reg­ista Mario San­toc­chio ed il lavoro è prodot­to dal­l’as­so­ci­azione cul­tur­ale Sen­z’arte nè parte.

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