“Uno dei comparti chiave del nostro Paese che sta vivendo maggiormente gli effetti della emergenza…

Assotutela: “Vaccino ai disabili, ritardi ingiustificati”
11/02/2021Questo articolo è stato letto 1288 volte!
“Vaccinazione ai disabili: uno dei primi impegni assunti dall’attuale struttura commissariale è puntualmente disatteso, mettendo a rischio una categoria estremamente fragile”. Lo dichiara il presidente di AssoTutela Michel Emi Maritato che spiega: “nel piano vaccinale aggiornato il 3 febbraio mancano indicazioni precise per la somministrazione dell’antidoto ai disabili, specie a coloro che si trovano in regime di ricovero presso le residenze assistenziali (Rsd). L’allarme è diffuso tra le loro associazioni e noi ci uniamo, sollecitando a gran voce un intervento immediato”. Il presidente si sofferma sulla condizione dei ricoverati: “queste persone fragili, per una programmazione insufficiente rischiano di restare senza immunizzazione. Sono coloro maggiormente esposti al contagio – spiega Maritato – e rischiano di infettare altre persone perché difficilmente possono assicurare la regola del distanziamento fisico”. Secondo le stime delle associazioni disabili, circa il 70% dei soggetti appartenenti alla categoria rischia di restare senza la dose che gli spetterebbe. “Non rimaniamo insensibili al grido di allarme che arriva dal nord a sud del Paese”, incalza Maritato. All’interno delle residenze sanitarie per disabili sono molte le giovani vite spezzate a causa dell’infezione da Covid. Ci auguriamo che il nuovo assetto organizzativo dell’esecutivo in formazione tenga conto di questa improrogabile esigenza”, chiosa il presidente.

Classe ’82, giornalista pubblicista dal 2012, cronista di strada dal 2007, scrivo ormai da tempo di sport, politica, sociale e cultura. Attualmente collaboro con testate dei Castelli Romani e della Capitale, fornendo al contempo prestazioni e consulenze di comunicazione per numerose realtà territoriali, private e pubbliche. Laziale, teatrante, animale sociale, adoro viaggiare, conoscere e nutrirmi della diversità, del nuovo, dello sconosciuto.