Roma/Frosinone. Stati generali dell’economia: il PCI dice no.

Roma/Frosinone. Stati generali dell’economia: il PCI dice no.

12/06/2020 0 Di Maurizio Aversa

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Mosle­hi Mai­chel


Il tra­vi­sa­men­to, il tra­di­men­to, del signi­fi­ca­to del­le paro­le, può avve­ni­re per super­fi­cia­li­tà o per scel­ta. Nel secon­do caso è qua­si sem­pre per mostra­re un pote­re. Il pote­re di una clas­se su un’al­tra, di un siste­ma su un altro. For­se que­sto è il nostro caso: non appe­na il Gover­no ha deci­so di dare come deno­mi­na­zio­ne “Sta­ti gene­ra­li dell’economia” ad un even­to che al con­tra­rio di quan­to vor­reb­be il signi­fi­ca­to, cioè far deci­de­re a colo­ro che non han­no voce per redi­ge­re l’agenda del­le deci­sio­ni e del­le prio­ri­tà (di Gover­no, per la socie­tà); met­te a dispo­si­zio­ne dei poten­ti del siste­ma capi­ta­li­sti­co e del libe­ri­smo impe­ran­te (UE, BCE, FMI etc) le infor­ma­zio­ni del­le poli­ti­che che il Gover­no sta affron­tan­do cir­ca l’agenda e le prio­ri­tà del­le scel­te. In altre paro­le, i pro­mo­to­ri dico­no a costo­ro: pre­go, dite­ci cosa dob­bia­mo fare. Per que­sto, “La Fede­ra­zio­ne del Par­ti­to Comu­ni­sta Ita­lia­no di Fro­si­no­ne – dichia­ra Mosle­hi Mai­chel, eco­no­mi­sta — ‚il PCI, espri­me il suo for­te dis­sen­so e cri­ti­ca aspra­men­te l’evento che si svol­ge­rà saba­to 13 Giu­gno 2020 a Roma pres­so Vil­la Pam­phi­li deno­mi­na­to ‘’sta­ti gene­ra­li dell’economia’’ alla pre­sen­za del­le più alte cari­che di orga­ni­smi sovran­na­zio­na­li qua­li la Bce, Fmi, Com­mis­sio­ne Euro­pea, Grup­po Bil­de­berg rap­pre­sen­ta­to da Vit­to­rio Colao, por­ta­to­ri di una visio­ne eco­no­mi­ca libe­ri­sta, nemi­ca dei lavo­ra­to­ri e ser­va del capi­ta­le; dan­no­sa per quel­la visio­ne uma­ni­sti­ca e socia­li­sta dell’economia che noi soste­nia­mo. ‘’ noi sare­mo sem­pre e soster­re­mo costan­te­men­te gli ulti­mi di un siste­ma eco­no­mi­co ormai schia­vo del pote­re finan­zia­rio qua­li i lavo­ra­to­ri, i cas­sain­te­gra­ti, i lavo­ra­to­ri precari,i lavo­ra­to­ri a par­ti­ta iva, i disoc­cu­pa­ti; com­bat­ten­do dia­let­ti­ca­men­te le eli­tes finan­zia­rie, i gran­di capi­ta­li spe­cu­la­ti­vi distrut­to­ri dei dirit­ti e del pote­re socia­le dei popo­li. – cocn­lu­de l’esponente comu­ni­sta — Per­ché è così: o si fan­no i veri Sta­ti gene­ra­li, cioè dan­do voce a chi ora non ce l’ha, oppu­re è la pan­to­mi­ma per sog­gia­ce­re al capi­ta­li­smo inter­na­zio­na­le, euro­peo e ita­lia­no. Il Gover­no, il PD, il M5S, LeU etc. chi stan­no sce­glien­do? Noi sia­mo coi lavo­ra­to­ri e la scel­ta da met­te­re in cam­po oggi è fuo­ri dal­la UE ver­so il socia­li­smo.”.

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