UNA NUOVA CASA PER LE DONNE VITTIME DI VIOLENZA IN UN BENE CONFISCATO ALLA MAFIA…
Roma. Sabato a Roma: una giornata di ordinaria violenza (nera).
07/06/2020Questo articolo è stato letto 4154 volte!
“Appena usciti dalla fermata Metro B di Circo Massimo si percepisce la situazione: in giro si vedono facce patibolari, mentre l’altoparlante trasmette una voce rauca che vomita slogan da ventennio fascista. – così raccontano alcuni compagni della Federazione PCI di Roma — E’ questo il biglietto da visita della manifestazione della ultra destra che si è data appuntamento a Roma. Poi tutto il copione della iconografia fascista: braccia tese nel saluto romano, canti e frasi in onore del Duce, e altre porcherie del repertorio stantio dei neri. Celebrata la liturgia, si passa al momento della dialettica: insulti, minacce, lancio di oggetti e un tentativo di aggressione ai giornalisti presenti, con l’intervento delle forze dell’ordine. Poi il momento della socializzazione: spintoni, calci e rissa “tutti contro tutti” tra i vari gruppi partecipanti alla macabra parata. Bilancio: due arresti, 14 fermi e molti danni. Questo è il sabato che la destra estrema ha dedicato alla capitale d’Italia: Roma città medaglia d’oro alla Resistenza teatro della fastidiosa gazzarra dei fascisti del terzo millennio (anche peggiori di quelli del secondo millennio). – quindi i dirigenti del PCI romano concludono — La Città Eterna ne avrebbe fatto a meno molto volentieri. Ora ci chiediamo perchè tutto questo? Perchè la Questura e la Prefettura di Roma non hanno ascoltato i fondati avvertimenti delle organizzazioni democratiche e antifasciste? Resta a tutte le realtà del coordinamento cittadino antifascista, con l’ANPI in testa, il doveroso compito di una vigilanza democratica e popolare. I comunisti ci sono.”.
Related Images:
Un operatore dell’informazione. Un attivista culturale impegnato a diffondere le buone pratiche che aumentano ed estendono la fruizione del miglior bene immateriale di cui l’umanità dispone: il sapere, la conoscenza, la cultura. Questo il mio intimo a cui mi ispiro e la mia veste “giornalistica”. Professionalmente provengo da esperienze “strutturate” come sono gli Uffici Stampa pesanti: La Lega delle Cooperative, Botteghe Oscure. Ma anche esperienze di primo impatto: Italia Radio; e il mondo delle Rassegne Stampa cooperativa DIRE, Diretel, Rastel, Telpress. Per la carta stampata oltre una esperienza “in proprio” come direttore scientifico della rivista “Vini del Lazio”, ho collaborato con Paese Sera, con L’Unità, con Oggi Castelli.