A Padova dall’11 ottobre al 15 novembre la mostra dell’artista francese Blanck

A Padova dall’11 ottobre al 15 novembre la mostra dell’artista francese Blanck

11/10/2019 0 Di Redazione

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A Padova dall’11 ottobre al 15 novembre la mostra dell’artista francese

DAI FOGLIETTI DI PROVA ALLE GRANDI GALLERIE
GLI SCARABOCCHI IN CARTOLERIA DIVENTANO ARTE
MULTIPLO PORTA A PADOVA LE OPERE DI BLANCK

Con “Feuilles, Tests, Feuilles, Toiles” l’artista rielabora un immenso database costituito negli anni con i foglietti e le pagine di quaderno, strappati in cartolerie e negozi di belle arti di tutto il mondo, in cui le persone hanno testato penne, pennarelli, evidenziatori

 

Dal­lo sca­ra­boc­chio trac­cia­to su un fogliet­to, per testa­re se la pen­na che stia­mo per acqui­sta­re scri­ve rego­lar­men­te, all’opera d’arte che met­te a siste­ma miglia­ia di que­sti “fogli di test” e li rie­la­bo­ra, resti­tuen­do loro un sen­so e un signi­fi­ca­to nuo­vo. Mul­ti­plo, stu­dio gra­fi­co pado­va­no, por­ta in cit­tà la ricer­ca arti­sti­ca di Romain Blanck con la mostra “Feuil­les, Tests, Feuil­les, Toi­les”, dall’11 al 15 otto­bre 2019 nel­la sede di via Gior­da­no Bru­no 24. Ingres­so libe­ro, con aper­tu­ra da lune­dì a vener­dì 9:30 – 13:00 e 14:00 – 18:30, saba­to su appun­ta­men­to.

La mostra dell’artista fran­co-tede­sco – nato a Düs­sel­dorf nel 1995 – rac­co­glie nove inter­ven­ti rea­liz­za­ti dall’artista nell’ultimo perio­do e un mul­ti­plo d’artista su cera­mi­ca, in 40 esem­pla­ri, pen­sa­to da Blanck per il pub­bli­co del­lo stu­dio, ed è cor­re­da­ta da una pub­bli­ca­zio­ne con un testo di Danie­le Capra. L’iniziativa, che bene­fi­cia del gene­ro­so con­tri­bu­to di Aso­la­na Group, si svol­ge nell’ambito di Distret­to San­ta Cro­ce, appun­ta­men­to annua­le con desi­gn, archi­tet­tu­ra, arte con­tem­po­ra­nea che coin­vol­ge diver­se real­tà situa­te nel quar­tie­re di San­ta Cro­ce, Pado­va.

La ricer­ca arti­sti­ca di Romain Blanck, di natu­ra pit­to­ri­ca, è basa­ta sull’impiego di for­me pri­ma­rie che ven­go­no com­bi­na­te a più livel­li su di una super­fi­cie mono­cro­ma, come paro­le in liber­tà di un voca­bo­la­rio visi­vo pri­ma­rio. Tali segni pro­ven­go­no da un immen­so data­ba­se che l’artista ha costi­tui­to negli anni con i fogliet­ti e le pagi­ne di qua­der­no, strap­pa­ti nel­le car­to­le­rie o nei nego­zi di bel­le arti, in cui le per­so­ne pro­va­no pen­ne, pen­na­rel­li, evi­den­zia­to­ri. Ogni segno, ogni dise­gno o ogni mini­ma uni­tà visi­va ven­go­no impie­ga­ti dall’artista come del­le uni­tà indi­pen­den­ti di signi­fi­ca­to, come il les­si­co con cui arti­co­la­re un discor­so carat­te­riz­za­to da una gram­ma­ti­ca mini­ma­le e da una sin­tas­si anar­chi­ca. La tela è così il luo­go del­lo sca­ra­boc­chio, del ghi­ri­biz­zo, del ser­pen­te a zig­zag in cui si con­trol­la lo spes­so­re del trat­to, del dise­gni­no scioc­co in cui si pro­va un colo­re o del vor­ti­ce fat­to per far scri­ve­re una pen­na anno­ia­ta il cui inchio­stro, in atte­sa di un uti­liz­za­to­re che la pren­da in mano, è rin­sec­chi­to.

La pit­tu­ra di Blanck è una pra­ti­ca pro­ces­sua­le e ani­co­ni­ca basa­ta con­ti­nua stra­ti­fi­ca­zio­ne di ele­men­ti, le cui par­ti costi­tuen­ti ricor­da­no visi­va­men­te la street art e le scrit­te sui muri rea­liz­za­te con le bom­bo­let­te spray. Rispet­to a tali sti­mo­li l’autore si pone come una sor­ta di seria­le e scien­ti­fi­co ordi­na­to­re di flus­so, come avvie­ne nel­la pra­ti­ca dei musi­ci­sti elet­tro­ni­ci che costrui­sco­no un bra­no, o la sca­let­ta di un con­cer­to, mixan­do i cam­pio­na­men­ti di cui dispon­go­no e che si sono pre­oc­cu­pa­ti di rac­co­glie­re e ordi­na­re. L’artista è cioè colui che trac­cia un per­cor­so, ogni vol­ta dif­fe­ren­te, a par­ti­re dai pre­le­va­men­ti attua­ti ad igna­ri pro­dut­to­ri di con­te­nu­to.

La ricer­ca di Romain Blanck (Düs­sel­dorf, 1995) è carat­te­riz­za­ta da un inte­res­se ver­so gli aspet­ti pro­ces­sua­li del­la pit­tu­ra, che nel­la sua pra­ti­ca è l’esito di un azio­ne col­let­ti­va incon­sa­pe­vo­le. Tra le mostre cui ha par­te­ci­pa­to nel 2019 L’almanach des aléas, Fon­da­tion Ricard, Pari­gi, Best of Luck, Les Hal­les Fau­bourg, Lio­ne (F), Le droit à l’erreur, Ensba, Lio­ne; nel 2018 Con­tre Temps, Ensba, Lio­ne, Café Mode­lo, La clo­che, Lio­ne; nel 2017 DNAP, Esam, Caen (F), Gros Nez Kara­té, Esam, Caen; nel 2016 Ate­lier 3, Ren­nes (F). Vive e lavo­ra a Lio­ne.

Romain Blanck

Feuil­les, Tests, Feuil­les, Toi­les
testo di Danie­le Capra
ver­nis­sa­ge 11 otto­bre ore 19:00
dall’11 otto­bre al 15 novem­bre 2019

Mul­ti­plo, Via Gior­da­no Bru­no, 24, 35124 Pado­va
da lune­dì a vener­dì, 9:30 – 13:00 / 14:00 – 18:30
saba­to su appun­ta­men­to
 

•    Mul­ti­plo è uno stu­dio di pro­get­ta­zio­ne gra­fi­ca e dire­zio­ne arti­sti­ca foca­liz­za­to su media car­ta­cei, digi­ta­li e ambien­ta­li per un ampio ven­ta­glio di clien­ti e di com­par­ti, dal sin­go­lo, all’azienda, alle isti­tu­zio­ni. Al di là dell’attività di con­su­len­za e dell’offerta di ser­vi­zi di gra­fi­ca, il team è impe­gna­to anche sul fron­te del­la for­ma­zio­ne, con atti­vi­tà di ricer­ca e di docen­za in uni­ver­si­tà e acca­de­mie d’arte e desi­gn e la pro­get­ta­zio­ne di work­shop dedi­ca­ti per impre­se e pro­fes­sio­ni­sti.

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