Marino. Aggressione a Santamaita. Dichiarazione di Santinelli (Acab) e Enderle (PCI)

Marino. Aggressione a Santamaita. Dichiarazione di Santinelli (Acab) e Enderle (PCI)

08/08/2019 0 Di Maurizio Aversa

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Al cen­tro del­la foto Ser­gio San­ti­nel­li e Ste­fa­no Ender­le, in una assem­blea a Biblio­Pop

Il Pre­si­den­te dell’Associazione Acab, che ha dato vita a Biblio­Pop, Ser­gio San­ti­nel­li, e Ste­fa­no Ender­le, Segre­ta­rio del­la Sezio­ne PCI Mari­no, sul­la vicen­da dell’aggressione all’Assessore Aida San­ta­mai­ta, han­no rila­scia­to que­sta dichia­ra­zio­ne con­giun­ta:
“Net­ta, asso­lu­ta, duris­si­ma, è la con­dan­na che espri­mia­mo con­tro ogni atto vio­len­to. A mag­gior ragio­ne quan­do la vio­len­za ver­ba­le è rivol­ta con­tro un rap­pre­sen­tan­te del­le Isti­tu­zio­ni nel­lo svol­gi­men­to del­le sue fun­zio­ni. E’ poi un aggra­van­te inac­cet­ta­bi­le il lin­guag­gio ses­si­sta, poi­ché il rap­pre­sen­tan­te isti­tu­zio­na­le è una don­na. Per que­sto la nostra soli­da­rie­tà uma­na, e il nostro soste­gno a dife­sa dei com­por­ta­men­ti di una socie­tà civi­le, abbrac­cia­no con­vin­ta­men­te Ada San­ta­mai­ta. Al di là del­la con­di­vi­sio­ne o meno dell’operato nel sin­go­lo atto ammi­ni­stra­ti­vo, o del­le poli­ti­che ammi­ni­stra­ti­ve che San­ta­mai­ta in quan­to par­te­ci­pe del­la Giun­ta Coliz­za e del M5S ha adot­ta­to, adot­ta o adot­te­rà nei suoi ruo­li. Ricor­dia­mo che nel cor­so degli anni di gover­no dei cin­que­stel­le, al di là del­la deri­va che ora sta viven­do nel­la sua vicen­da nazio­na­le, noi del PCI e anche dell’Associazione, ci sia­mo posti a Mari­no con atteg­gia­men­to non pre­giu­di­zia­le. Abbia­mo sostan­zial­men­te rice­vu­to – for­se per pre­giu­di­zio o per set­ta­ri­smo – rispo­ste pri­ma ambi­gue e poi di chiu­su­ra da par­te del Sin­da­co. Fino a giun­ge­re a qual­che azio­ne, legit­ti­ma, con­tro di noi, ma poli­ti­ca­men­te vigliac­ca. Infi­ne, dopo alcu­ni scon­tri duri, abbia­mo visto in que­sta ammi­ni­stra­zio­ne una ani­ma dua­le che, di vol­ta in vol­ta ci ha visto con­di­vi­de­re pro­get­ti e rice­ve­re soste­gno ammi­ni­stra­ti­vo. Lo è sta­to soprat­tut­to da par­te degli asses­so­ri San­ta­mai­ta e Tibe­ri, che han­no sem­pre mostra­to una cor­ret­tez­za isti­tu­zio­na­le, pur per­ma­nen­do una divi­sio­ne poli­ti­ca. Tut­to que­sto per chia­rez­za, sapen­do che la nostra spec­chia­ta atti­vi­tà, poli­ti­ca, socia­le, cul­tu­ra­le si è basa­ta e si basa sull’intento di amplia­re il ruo­lo del dia­lo­go, del­la com­pren­sio­ne, del­la cre­sci­ta cul­tu­ra­le. E’ dav­ve­ro un pec­ca­to che que­ste ener­gie sia­no poche, a Mari­no, ad esse­re spe­se il que­sta dire­zio­ne. Notia­mo con pia­ce­re in que­ste ore che mol­ti sog­get­ti, socia­li, cul­tu­ra­li e poli­ti­ci, uti­liz­zi­no paro­le ana­lo­ghe a que­ste nostre, ma c’è sem­pre da atti­va­re anche una con­se­guen­zia­li­tà com­por­ta­men­ta­le che non sem­pre si mostra­no. Un altro ele­men­to di rifles­sio­ne, che ci per­met­tia­mo – sot­to­li­nea­no Ender­le e San­ti­nel­li – è che i com­por­ta­men­ti di chi gui­da la socie­tà mari­ne­se dai tan­ti pun­ti di deci­sio­ne e coman­do, comu­na­li e non, dovreb­be­ro sem­pre aver pre­sen­te, noi coi nostri limi­ti lo fac­cia­mo, che le scel­te poli­ti­che, ammi­ni­stra­ti­ve o la gestio­ne o soste­gno alle atti­vi­tà socia­li e cul­tu­ra­li han­no come con­se­guen­za diret­ta rica­du­te con­cre­te. Ecco per­ché c’è valen­za posi­ti­va o nega­ti­va, di pro­gres­so o di regres­so, se si sce­glie di met­te­re al cen­tro del pro­prio agi­re l’umanesimo, l’uomo, oppu­re le aset­ti­che rego­let­te. Per que­sto non è indif­fe­ren­te adot­ta­re un meto­do di con­fron­to rea­le, inve­ce che di comu­ni­ca­zio­ne a sen­so uni­co. Vale per il pas­sa­to appe­na tra­scor­so, vale per l’oggi e per il futu­ro pros­si­mo. Il bilan­cio par­te­ci­pa­to per il Comu­ne, ad esem­pio, o la isti­tu­zio­ne di Con­sul­te – del­la Cul­tu­ra o del­le atti­vi­tà pro­dut­ti­ve – sono scel­te “mol­to uma­ni­sti­che” che lascia­no spa­zio a con­fron­ti veri, che lascia­no spa­zio a solu­zio­ni impen­sa­te. Sce­glier­le è fare una opzio­ne cul­tu­ra­le, sce­glier­le è atti­va­re una linea poli­ti­ca inve­ce che un’al­tra. Tut­to que­sto – con­clu­do­no il Pre­si­den­te San­ti­nel­li e il Segre­ta­rio Ender­le – non ci tro­va affat­to al fian­co di chi, come ripor­ta­to in alcu­ni roz­zi pen­sie­ri ripro­po­sti sui media in que­ste ore(se l’è cer­ca­ta), sem­pli­ce­men­te noi sia­mo fidu­cio­si che con­dan­nan­do l’accaduto, pos­sia­mo ave­re una visio­ne di insie­me che dà a tut­ti l’opportunità per una cre­sci­ta di vive­re civi­le, una cre­sci­ta del­le quan­ti­tà di occa­sio­ni cul­tu­ra­li e del­la qua­li­tà che uno spes­so­re uma­ni­sti­co può dare. Com­ple­men­ta­re, appe­na ne sare­mo tut­ti capa­ci, ad un ana­lo­go impe­gno di pro­gram­ma­zio­ne eco­no­mi­ca cir­ca le voca­zio­ni ter­ri­to­ria­li, mari­ne­se e castel­la­no”.

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