Il Presidente Sergio Santinelli invita cittadini, forze politiche e sociali e associazioni a sostenere raccolta…
Marino. Aggressione a Santamaita. Dichiarazione di Santinelli (Acab) e Enderle (PCI)
08/08/2019Questo articolo è stato letto 5062 volte!
Il Presidente dell’Associazione Acab, che ha dato vita a BiblioPop, Sergio Santinelli, e Stefano Enderle, Segretario della Sezione PCI Marino, sulla vicenda dell’aggressione all’Assessore Aida Santamaita, hanno rilasciato questa dichiarazione congiunta:
“Netta, assoluta, durissima, è la condanna che esprimiamo contro ogni atto violento. A maggior ragione quando la violenza verbale è rivolta contro un rappresentante delle Istituzioni nello svolgimento delle sue funzioni. E’ poi un aggravante inaccettabile il linguaggio sessista, poiché il rappresentante istituzionale è una donna. Per questo la nostra solidarietà umana, e il nostro sostegno a difesa dei comportamenti di una società civile, abbracciano convintamente Ada Santamaita. Al di là della condivisione o meno dell’operato nel singolo atto amministrativo, o delle politiche amministrative che Santamaita in quanto partecipe della Giunta Colizza e del M5S ha adottato, adotta o adotterà nei suoi ruoli. Ricordiamo che nel corso degli anni di governo dei cinquestelle, al di là della deriva che ora sta vivendo nella sua vicenda nazionale, noi del PCI e anche dell’Associazione, ci siamo posti a Marino con atteggiamento non pregiudiziale. Abbiamo sostanzialmente ricevuto – forse per pregiudizio o per settarismo – risposte prima ambigue e poi di chiusura da parte del Sindaco. Fino a giungere a qualche azione, legittima, contro di noi, ma politicamente vigliacca. Infine, dopo alcuni scontri duri, abbiamo visto in questa amministrazione una anima duale che, di volta in volta ci ha visto condividere progetti e ricevere sostegno amministrativo. Lo è stato soprattutto da parte degli assessori Santamaita e Tiberi, che hanno sempre mostrato una correttezza istituzionale, pur permanendo una divisione politica. Tutto questo per chiarezza, sapendo che la nostra specchiata attività, politica, sociale, culturale si è basata e si basa sull’intento di ampliare il ruolo del dialogo, della comprensione, della crescita culturale. E’ davvero un peccato che queste energie siano poche, a Marino, ad essere spese il questa direzione. Notiamo con piacere in queste ore che molti soggetti, sociali, culturali e politici, utilizzino parole analoghe a queste nostre, ma c’è sempre da attivare anche una conseguenzialità comportamentale che non sempre si mostrano. Un altro elemento di riflessione, che ci permettiamo – sottolineano Enderle e Santinelli – è che i comportamenti di chi guida la società marinese dai tanti punti di decisione e comando, comunali e non, dovrebbero sempre aver presente, noi coi nostri limiti lo facciamo, che le scelte politiche, amministrative o la gestione o sostegno alle attività sociali e culturali hanno come conseguenza diretta ricadute concrete. Ecco perché c’è valenza positiva o negativa, di progresso o di regresso, se si sceglie di mettere al centro del proprio agire l’umanesimo, l’uomo, oppure le asettiche regolette. Per questo non è indifferente adottare un metodo di confronto reale, invece che di comunicazione a senso unico. Vale per il passato appena trascorso, vale per l’oggi e per il futuro prossimo. Il bilancio partecipato per il Comune, ad esempio, o la istituzione di Consulte – della Cultura o delle attività produttive – sono scelte “molto umanistiche” che lasciano spazio a confronti veri, che lasciano spazio a soluzioni impensate. Sceglierle è fare una opzione culturale, sceglierle è attivare una linea politica invece che un’altra. Tutto questo – concludono il Presidente Santinelli e il Segretario Enderle – non ci trova affatto al fianco di chi, come riportato in alcuni rozzi pensieri riproposti sui media in queste ore(se l’è cercata), semplicemente noi siamo fiduciosi che condannando l’accaduto, possiamo avere una visione di insieme che dà a tutti l’opportunità per una crescita di vivere civile, una crescita delle quantità di occasioni culturali e della qualità che uno spessore umanistico può dare. Complementare, appena ne saremo tutti capaci, ad un analogo impegno di programmazione economica circa le vocazioni territoriali, marinese e castellano”.
Related Images:
Un operatore dell’informazione. Un attivista culturale impegnato a diffondere le buone pratiche che aumentano ed estendono la fruizione del miglior bene immateriale di cui l’umanità dispone: il sapere, la conoscenza, la cultura. Questo il mio intimo a cui mi ispiro e la mia veste “giornalistica”. Professionalmente provengo da esperienze “strutturate” come sono gli Uffici Stampa pesanti: La Lega delle Cooperative, Botteghe Oscure. Ma anche esperienze di primo impatto: Italia Radio; e il mondo delle Rassegne Stampa cooperativa DIRE, Diretel, Rastel, Telpress. Per la carta stampata oltre una esperienza “in proprio” come direttore scientifico della rivista “Vini del Lazio”, ho collaborato con Paese Sera, con L’Unità, con Oggi Castelli.