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Il centro di aggregazione giovanile di Tarquinia non deve chiudere
10/04/2019Questo articolo è stato letto 3249 volte!
Il centro di aggregazione giovanile (Cag) di Tarquinia, rischia la chiusura. Fra alcuni giorni, infatti, scadrà la proroga concessa dal commissario straordinario, e un mancato rinnovo almeno fino all’insediamento del nuovo consiglio comunale, determinerebbe la chiusura di un importante centro di aggregazione culturale e sociale della gioventù tarquiniese. Tutti capiscono quanto sia fondamentale, avere un luogo simbolico e di riferimento concreto per i giovani; un posto dove fare musica, incontrarsi, organizzare il proprio tempo libero; un’area di confronto delle proprie esperienze e di sperimentazione della propria capacità di vivere e crescere in un gruppo. Un luogo capace di porsi come realtà culturale e valida alternativa alla strada, al qualunquismo, al disimpegno. Avere un centro di aggregazione giovanile a Tarquinia, significa dare ai ragazzi la possibilità di scegliere. Una magnifica opportunità di creare e costruire. Queste furono le motivazioni che hanno portato alla creazione del Cag, e oggi, nessuna di esse è venuta meno. Anche il commissario straordinario fra pochi giorni dovrà scegliere. Mantenere in vita un simbolo di unione e cultura lasciando che sia la nuova amministrazione comunale a deciderne le sorti future, o chiudere una struttura viva e vitale, capace di offrire servizi e di costruire confronto e amicizia. Una cosa possiamo garantire fin da ora. Se le elezioni condurranno a governare la città una maggioranza consiliare di centro sinistra, il Cag non morirà. Lo abbiamo fortemente voluto, continueremo a tutelarlo, rafforzeremo i valori che rappresenta.
La segreteria del Pd Tarquinia, circolo “Domenico Emanuelli”
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