Roma. Lazio. AREE DI CRISI COMPLESSA: ATTUARE PROGETTI COI FONDI ESISTENTI!

Roma. Lazio. AREE DI CRISI COMPLESSA: ATTUARE PROGETTI COI FONDI ESISTENTI!

09/04/2019 0 Di Maurizio Aversa

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Tizia­no Ziro­li e Ore­ste del­la Posta; rispet­ti­va­men­te, respon­sa­bi­le e segre­ta­rio regio­na­le del PCI Lazio

“Come dicia­mo da tem­po noi comu­ni­sti, la cri­si eco­no­mi­ca che stia­mo suben­do, non ha nul­la di casua­le o cicli­co. Pur­trop­po è una cri­si strut­tu­ra­le che non avrà fine fino a che non ci sarà una tota­le inver­sio­ne del­le scel­te eco­no­mi­che che met­ta­no in discus­sio­ne il siste­ma capi­ta­li­sti­co.
Tut­ta­via, pur all’interno del­la situa­zio­ne data, è pos­si­bi­le appron­ta­re inter­ven­ti di par­zia­le tute­la, ovve­ro di rispo­ste di area dove l’acutezza socia­le sta deva­stan­do inte­re comu­ni­tà. Que­sto è il caso del­le aree di cri­si com­ples­sa nel Lazio.
Per que­sto è con­di­vi­si­bi­le quan­to por­ta­to avan­ti dal­la inter­ro­ga­zio­ne par­la­men­ta­re del­la sena­tri­ce Bel­la­no­va, che, a pro­po­si­to di aree di cri­si, chia­ma il Gover­no alle pro­prie respon­sa­bi­li­tà. Gover­no che, tra­mi­te il vice­pre­si­den­te Di Maio, rispon­de che in effet­ti il pro­prio mini­ste­ro ha dato indi­ca­zio­ni ma altri mini­ste­ri non fir­ma­no lo sbloc­co di fon­di.
E’ una ver­go­gna! Ma che sono due Gover­ni dif­fe­ren­ti? Ma il pun­to di vista che inte­res­sa que­sti gover­nan­ti sono le liti quo­ti­dia­ne, oppu­re i lavo­ra­to­ri che resta­no sen­za tute­le e che han­no le fami­glie ridot­te alla pover­tà?
Da par­te dei lavo­ra­to­ri, il que­si­to al gover­no, la rispo­sta atte­sa è pro­prio quel­la di voler sape­re a che pun­to è l’at­tua­zio­ne dei pro­get­ti di ricon­ver­sio­ne e riqua­li­fi­ca­zio­ne pro­dut­ti­va del­le aree di cri­si com­ples­sa. Di come si rea­liz­za­no que­sti pro­get­ti e come effet­ti­va­men­te si costrui­sco­no le con­di­zio­ni per­ché le per­so­ne pos­sa­no rien­tra­re nel posto di lavo­ro, maga­ri con pro­get­ti anche inno­va­ti­vi.
I lavo­ra­to­ri sap­pia­no che il Par­ti­to Comu­ni­sta Ita­lia­no, è e sarà al loro fian­co sia da solo che con altri. Sia nei momen­ti di lot­ta che nei momen­ti del­la pro­po­sta: l’interesse del PCI è la dife­sa e la tute­la dei lavo­ra­to­ri, non le pas­se­rel­le elet­to­ra­li o le insul­se fra­si gover­na­ti­ve “vor­rei, ma non pos­so”.
Que­sta è l’ora di pre­ten­de­re: i fon­di ci sono. Le volon­tà di mol­tis­si­mi, se non di tut­ti, sono sta­te det­te. Per oppor­tu­ni­smo o per scel­ta con­vin­ta? Noi dicia­mo che poi­ché sono sta­te pro­nun­cia­te devo­no esse­re attua­te. Il gover­no agi­sca, attui, que­sto inte­res­se a noi e ai lavo­ra­to­ri!”
(Dichia­ra­zio­ne con­giun­ta del respon­sa­bi­le del lavo­ro, Tizia­no Ziro­li, e del segre­ta­rio Ore­ste Del­la Posta del Par­ti­to Comu­ni­sta Ita­lia­no – Lazio)

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