Nuovo singolo di Capone & BungtBangt ‘WhiteBlack’ sugli immigrati

Nuovo singolo di Capone & BungtBangt ‘WhiteBlack’ sugli immigrati

09/04/2019 0 Di Redazione

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Capone & BungtBangt

 Il nuovo singolo dal titolo “WhiteBalck”. 
L’urgenza emotiva ed artistica di Maurizio Capone lo riporta agli onori della cronaca con un nuovo brano dal testo diretto, semplice ed ironico; un inno alla riflessione e un invito a non perdere la memoria… una memoria dolorosamente recente.
Maurizio Capone il 9 Maggio riceverà il “Premio Felicia e Peppino Impastato”, con lui il Sindaco di Riace Mimmo Lucano.

Riac­cen­de­re la memo­ria per illu­mi­na­re il pre­sen­te, que­sto è lo spun­to crea­ti­vo che ha dato vita a Whi­te­Black il nuo­vo bra­no e video di Capo­ne & Bungt­Bangt.
Dedi­ca­to ai nostri non­ni, for­se per alcu­ni bis-non­ni, che emi­gra­ro­no dal­l’I­ta­lia negli anni in cui la fame li spin­se a cer­ca­re for­tu­na oltreo­cea­no.
“Il tito­lo del­la can­zo­ne è pre­so da uno dei tan­ti nomi­gno­li uti­liz­za­ti per offen­der­li, chia­man­do­li “bian­chi neri” veni­va­no asso­cia­ti agli ex schia­vi afri­ca­ni. Uno spun­to per riflet­te­re sull’assurdo atteg­gia­men­to di chiu­su­ra e disprez­zo ver­so gli odier­ni migran­ti e su come, in modo inspie­ga­bi­le, cam­bia­no le valu­ta­zio­ni e la per­ce­zio­ne dei pro­ble­mi quan­do riguar­da­no gli altri
dichia­raMau­ri­zio Capo­ne.
In sti­le old school rap il bra­no è sta­to pro­dot­to in col­la­bo­ra­zio­ne con D‑Ross (Luché, Fabri Fibra, Mar­ra­cash, Gué Peque­no, Fran­co Ric­ciar­di).
La mag­gior par­te dei suo­ni sono gene­ra­ti da ogget­ti che si tro­va­va­no all’interno del­lo stu­dio duran­te le regi­stra­zio­ni. La por­ta del­lo stu­dio stes­so diven­ta rul­lan­te, il brac­cio­lo del­la pol­tro­na, le bot­ti­gliet­te del caf­fè da aspor­to rici­cla­te e natu­ral­men­te la stru­men­ta­zio­ne tipi­ca del­la band come la sco­pa elet­tri­ca, lo sca­to­lo­phon, la buat­te­ria, solo per citar­ne alcu­ni. 

Un sound che si fon­de con la voce di Capo­ne che scri­ve un testo in ita­lia­no, napo­le­ta­no ed ingle­se cari­co di iro­nia e sar­ca­smo.
Capo­ne & Bungt­Bangt leg­go­no le moder­ne con­trad­di­zio­ni e col­go­no come sem­pre l’occasione per sug­ge­ri­re con la loro musi­ca un modo di pen­sa­re aper­to e sen­za discri­mi­na­zio­ni con un lin­guag­gio attua­le ed una stru­men­ta­zio­ne inno­va­ti­va.

 

Il brano è prodotto da: Capone & BungtBangt
Testo: Maurizio Capone
Musica: Capone, Paradiso, Falco, Zannella
Produzione artistica: Capone & BungtBangt, D‑Ross
Etichetta discografica: Sciarap autoproduzioni

Capo­ne & Bungt­Bangt è lo sto­ri­co pro­get­to capi­ta­na­to dal per­cus­sio­ni­sta, e can­tan­te sui gene­ris, Mau­ri­zio Capo­ne. Sin dai pri­mi anni 90 Capo­ne col­la­bo­ra con tut­ta la sce­na mili­tan­te di Napo­li (99 pos­se, Danie­le Sepe, Alma­me­gret­ta…) ma è pro­ta­go­ni­sta già nei anni 80 nel­la sce­na Vesu­wa­ve con il com­bo deno­mi­na­to 666.
Con la nasci­ta del pro­get­to Bungt­Bangt Capo­ne crea un sound nuo­vo, e inno­va­ti­vo, mischian­do la tra­di­zio­ne par­te­no­pea con il rap, rag­ga­muf­fin e rock. Ma è lo spi­ri­to ambien­ta­li­sta che segna il pas­so: gli stru­men­ti del grup­po sono auto­co­strui­ti e ven­go­no uti­liz­za­ti scar­ti di pla­sti­ca, fer­ro e legno oppu­re pez­zi di altra stru­men­ta­zio­ne non più uti­liz­za­bi­li. Il con­cept dei Bungt­Bangt quin­di ha l’o­biet­ti­vo di sen­si­bi­liz­za­re il pub­bli­co, e i gio­va­nis­si­mi in par­ti­co­la­re modo, gra­zie anche a work­shop nel­le scuo­le cura­ti da Mau­ri­zio, ad uso e rici­clo con­sa­pe­vo­le dei pro­dot­ti che fan­no par­te del­la nostra quo­ti­dia­ni­tà sen­za rinun­cia­re ad una cri­ti­ca costrut­ti­va al siste­ma del con­su­mo iper­ve­lo­ce e alla pro­du­zio­ne mas­si­va, tan­te vol­te anche inu­ti­le, di pro­dot­ti appa­ren­te­men­te uti­li alla vita moder­na. 

È il momen­to di espor­si, di dire quel­lo che si pen­sa per aiu­tar­ci a non com­met­te­re degli erro­ri gra­vi e disu­ma­ni. Gli ita­lia­ni sono un popo­lo migran­te, che è riu­sci­to a soprav­vi­ve­re gra­zie alle sue migra­zio­ni, non pos­sia­mo impe­di­re che altri fac­cia­no lo stes­so. La memo­ria è mol­to impor­tan­te, anche le paro­le sono impor­tan­ti per­ciò ho scel­to Whi­te Black come tito­lo del nostro nuo­vo bra­no, una paro­la che veni­va uti­liz­za­ta per offen­de­re gli emi­gran­ti ita­lia­ni e che oggi voglia­mo pren­de­re come sim­bo­lo di fra­tel­lan­za tra afri­ca­ni ed ita­lia­ni.” [Mau­ri­zio Capo­ne]

Mau­ri­zio Capo­ne è il pro­ta­go­ni­sta del docu­film “A Moz­za­rel­la N_i_g_g_a” del regi­sta Deme­trio Sal­vi.

Il sesto album di Capo­ne & Bungt­Bangt è inti­to­la­to “Moz­za­rel­la Nig­ga”.
15 bra­ni con den­tro spe­cial gue­st del cali­bro di: James Sene­se, Oyo­she, Shao­ne, Danie­le Sepe, Dario San­so­ne dei Foja, Elio 100gr. dei Bisca, Solis String Quar­tet, Nel­son e Famou­dou Don Moye degli Art Ensem­ble of Chi­ca­go.

Mau­ri­zio Capo­ne il 9 Mag­gio rice­ve­rà il “Pre­mio Feli­cia e Pep­pi­no Impa­sta­to”, con lui il Sin­da­co di Ria­ce Mim­mo Luca­no.

Capo­ne & Bungt­Bangt pro­ta­go­ni­sti al Napo­li Tea­tro Festi­val 2019 
11 luglio pres­so il Cor­ti­le d’onore di Palaz­zo Rea­le con Solis String Quar­tet e Iaia For­te in STRATIVARI

Uno spet­ta­co­lo che vuo­le met­te­re a fuo­co l’immagine di una Napo­li mul­ti­for­me: «Vista dall’alto — si leg­ge nel­le note di pre­sen­ta­zio­ne del­lo spet­ta­co­lo —, la cit­tà sem­bra una sola. Ma al viag­gia­to­re che deci­da di calar­si nel­le sue visce­re, per attra­ver­sar­la, Napo­li rive­la i mol­ti stra­ti che la com­pon­go­no, sovrap­po­sti e per­ce­pi­bi­li nel­la loro spe­ci­fi­ci­tà affa­sci­nan­te, eppu­re indis­so­lu­bil­men­te lega­ti in un intrec­cio di colo­ri, di odo­ri, di suo­ni; di ani­me.


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