Gli Attivisti M5S contro l’Ospedale dei Castelli Romani

Gli Attivisti M5S contro l’Ospedale dei Castelli Romani

01/03/2019 0 Di puntoacapo

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Cari Concit­ta­di­ni, forse con il Nuo­vo Ospedale dei Castel­li, ci stan­no pren­den­do in giro?           
       
Il 18 dicem­bre scor­so, inau­gu­ran­do il nuo­vo Ospedale dei Castel­li, il pres­i­dente del­la Regione, Zin­garet­ti, affer­ma­va: “Con l’Ospedale dei Castel­li l’ec­cel­len­za san­i­taria anche fuori dal­la Cap­i­tale” (rif. https://castelli.romatoday.it/ariccia/inaugurazione-nuovo-ospedale-castelli-18-dicembre-2018.html).
 
Ma è pro­prio vero, o si trat­ta del­la soli­ta spara­ta pro­pa­gan­dis­ti­ca?
 
La ver­ità sem­bra essere un po’ diver­sa. Il prog­et­to orig­i­nario prevede­va la real­iz­zazione di un Poli­clin­i­co col­le­ga­to ad una Uni­ver­sità, che sem­bra oggi essere la con­fig­u­razione più adegua­ta per dotare un ter­ri­to­rio di veri servizi di eccel­len­za san­i­taria, tali da decon­ges­tionare l’area del­la Cap­i­tale ed evitare il cosid­det­to “tur­is­mo san­i­tario”. Ma tale prog­et­to vira­va rap­i­da­mente ver­so una strut­tura di pura razion­al­iz­zazione dei servizi già esisten­ti, dis­tribuiti su Ospedali di prossim­ità (Albano, Gen­zano, Aric­cia), che veni­vano rap­i­da­mente chiusi.
Oggi abbi­amo una ogget­ti­va­mente bel­la strut­tura edilizia (sostanzial­mente, un “con­teni­tore”) nel­la quale sono sta­ti trasfer­i­ti i servizi, il per­son­ale e gli appa­rati degli Ospedali chiusi. 
 
Nes­sun nuo­vo servizio, nes­sun col­lega­men­to con una VERA Uni­ver­sità od un Cen­tro di ricer­ca.
 
Con in più tut­ti i prob­le­mi di un avvio non facile (inte­grazione dei servizi e del per­son­ale degli ospedali chiusi, atti­vazione degli appa­rati traslo­cati, attrez­zag­gio dei nuovi spazi, etc).
Esiste, poi, il prob­le­ma del col­lega­men­to e dell’accessibilità del nuo­vo ospedale con i Comu­ni servi­ti, dal litorale al quad­rante sud-est dei Castel­li, per un baci­no di uten­za di almeno 300.000 per­sone: nes­sun inter­ven­to sig­ni­fica­ti­vo sul­la già crit­i­ca via­bil­ità dell’area è sta­to real­iz­za­to, né si sa cosa e quan­do ver­rà effet­ti­va­mente fat­to.
Ma un altro pun­to ci preme sot­to­lin­eare: l’accentramento dei servizi ver­so il nuo­vo ospedale non è sta­to accom­pa­g­na­to da un raf­forza­men­to di tutte le strut­ture san­i­tarie ter­ri­to­ri­ali di prossim­ità (Unità di Cure Pri­marie, Ambu­la­tori di Cure Pri­marie,  ambu­la­tori infer­mieris­ti­ci, case del­la salute), che van­no cre­ate ex novo o messe a regime, altri­men­ti si viene a creare un nuo­vo intasa­men­to di malati croni­ci che migra­no ver­so questo polo dei Castel­li , mal col­le­ga­to, con grave dis­a­gio per tut­ti gli abi­tan­ti di un ter­ri­to­rio così vas­to.
Insom­ma, oggi i Cit­ta­di­ni dei Castel­li, han­no un servizio san­i­tario MENO EFFICACE di quel­lo di cui disponevano pri­ma del­la chiusura degli Ospedali preesisten­ti:
- oggi sono disponi­bili solo un ter­zo dei posti let­to pre­visti
- c’è caren­za di per­son­ale in tut­ti i repar­ti
- non tut­ti i servizi preesisten­ti sono oper­a­tivi
- c’è un “effet­to imb­u­to” sul­la via­bil­ità per l’utenza, che pri­ma si dis­tribui­va sug­li ospedali di prossim­ità chiusi
- non esiste anco­ra un vero pron­to soc­cor­so fun­zionale alle esi­gen­ze del ter­ri­to­rio e per le vere emer­gen­ze occor­rerà con­tin­uare ad andare a Roma.
Chiedi­amo quin­di:
- che il nuo­vo ospedale ven­ga rap­i­da­mente reso oper­a­ti­vo con TUTTI i servizi ed i posti let­to degli ospedali chiusi
- che ven­ga affronta­to e risolto il tema dei servizi san­i­tari di prossim­ità, da dis­tribuire nel ter­ri­to­rio, a par­tire dai Comu­ni dove i vec­chi ospedali sono sta­ti chiusi, da inte­grare orga­niz­za­ti­va­mente con il nuo­vo ospedale
- che ven­ga final­mente affronta­to il prob­le­ma dei col­lega­men­ti dell’area, attra­ver­so un organ­i­co piano delle infra­strut­ture viarie e fer­roviarie, che van­no adeguata­mente poten­zi­ate
 
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Gli Attivisti del MoVimen­to 5 Stelle di Albano Laziale, Aric­cia, Cas­tel Gan­dol­fo, Ciampino, Fras­cati, Gen­zano, Lanu­vio, Mari­no, Roc­ca di Papa e Vel­letri