Pd Ladispoli: no al passaggio ad Acea Ato2 del servizio idrico

Pd Ladispoli: no al passaggio ad Acea Ato2 del servizio idrico

25/02/2019 0 Di Redazione

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 NO AL PASSAGGIO DEL SERVIZIO IDRICO DI LADISPOLI AD ACEA ATO 2.

DOCUMENTO POLITICO DEL PARTITO DEMOCRATICO DI LADISPOLI.

 

Intro­du­zio­ne

Il docu­men­to è il risul­ta­to del con­fron­to avve­nu­to duran­te la secon­da riu­nio­ne di Con­fe­ren­za Pro­gram­ma­ti­ca, svol­ta­si mer­co­le­dì 13 feb­bra­io 2019, pres­so il Cir­co­lo PD Ladi­spo­li, dedi­ca­ta al tema “Gestio­ne del­la rete idri­ca comu­na­le”. L’atto si com­po­ne di una rela­zio­ne sull’argomento e del­la rela­ti­va posi­zio­ne poli­ti­ca del Par­ti­to Demo­cra­ti­co di Ladi­spo­li.

Rela­zio­ne

Il 16 novem­bre 2018 il Mini­ste­ro dell’Ambiente, del gover­no M5s-Lega, diret­to da Ser­gio Costa, ha dira­ma­to nei con­fron­ti del­la Regio­ne Lazio una let­te­ra con­te­nen­te la richie­sta di una “rela­zio­ne sul­lo sta­to di attua­zio­ne del ser­vi­zio idri­co inte­gra­to e sul per­si­ste­re  di even­tua­li impe­di­men­ti e cri­ti­ci­tà che ne osta­co­li­no la pie­na ope­ra­ti­vi­tà in tut­ti gli ambi­ti ter­ri­to­ria­li. Si richie­de un riscon­tro entro il 15 dicem­bre p.v.”. L’atto mini­ste­ria­le ha avu­to, come con­se­guen­za, lo sco­po di sol­le­ci­ta­re l’ente regio­na­le a con­clu­de­re le pro­ce­du­re per il pas­sag­gio del­la gestio­ne idri­ca cit­ta­di­na dal­la socie­tà muni­ci­pa­liz­za­ta “Fla­via Acque” ad “Acea Ato 2”, comu­ni­ca­te al Comu­ne di Ladi­spo­li attra­ver­so una suc­ces­si­vo avvi­so. Il docu­men­to mini­ste­ria­le, non il pri­mo in mate­ria di richie­ste di tra­sfe­ri­men­ti del gene­re, trae la sua legit­ti­mi­tà del­la leg­ge n. 36 del 5 gen­na­io 1994, det­ta “Leg­ge Gal­li”, recan­te “Dispo­si­zio­ni in mate­ria di risor­se idri­che”, (inte­gra­ta dal­la leg­ge regio­na­le n.6 del 1996 per la defi­ni­zio­ne dell’assetto ter­ri­to­ria­le) suc­ce­du­ta dal decre­to legi­sla­ti­vo n.152 del 3 apri­le 2006, recan­te “Nor­me in mate­ria ambien­ta­le”. La leg­ge del 1994, sostan­zial­men­te immu­ta­ta sul pun­to nel 2006, nel disci­pli­na­re la mate­ria in ogget­to fis­sa una serie di prin­ci­pi tra cui quel­lo di sta­bi­li­re “Ambi­ti Ter­ri­to­ria­li Otti­ma­li” (ATO), cioè l’unione in con­sor­zi e la gestio­ne insie­me di più Comu­ni, uni­for­mi geo­gra­fi­ca­men­te, per quel che riguar­da ser­vi­zi come la cap­ta­zio­ne, la distri­bu­zio­ne e la depu­ra­zio­ne del­le acque. Una leg­ge dal­le fina­li­tà giu­ste, ma erra­ta nel­la sua appli­ca­zio­ne con­cre­ta per quel che riguar­da il ter­ri­to­rio di Roma e Pro­vin­cia ride­fi­ni­to attra­ver­so la costi­tu­zio­ne di una gran­de ATO com­pren­de­te la Capi­ta­le, con i suoi cir­ca 3milioni di abi­tan­ti, e i comu­ni limi­tro­fi, strut­tu­ra­ta con una moda­li­tà di par­te­ci­pa­zio­ne rego­la­ta attra­ver­so la den­si­tà demo­gra­fi­ca di ogni Comu­ne ade­ren­te. La cit­tà di Ladi­spo­li, nel­la sua real­tà, prov­ve­de alla cap­ta­zio­ne dell’acqua attra­ver­so l’acquedotto sto­ri­co pro­ve­nien­te da Castel Giu­lia­no pres­so il Lago di Brac­cia­no, il poz­zo pre­sen­te a Fos­so Sta­tua, inau­gu­ra­to nel 1976, e l’acquedotto col­lo­ca­to lun­go l’asse Roma-Civi­ta­vec­chia, rea­liz­za­to in tem­pi recen­ti. Dai pri­mi mesi del 2004 il ser­vi­zio di gestio­ne idri­ca del Comu­ne è diret­ta dal­la socie­tà “Fla­via Acque”, costi­tui­ta dall’amministrazione di cen­tro­si­ni­stra del Sin­da­co Gino Cio­gli, con voto del Con­si­glio Comu­na­le, in rispo­sta alla sca­den­za del con­trat­to di gestio­ne con la socie­tà Sicea, acro­ni­mo di “Socie­tà Ita­lia­na Costru­zio­ne Eser­ci­zio Acque­dot­ti”, fon­da­ta nel 1934, che anno­ve­ra nel­la sua sto­ria la costru­zio­ne degli acque­dot­ti di Viter­bo, Orbas­sa­no, Ladi­spo­li e Cer­ve­te­ri, anche prin­ci­pa­le socie­tà di gestio­ne acque del­la pro­vin­cia di Tori­no, Aosta e Ver­ba­no-Cusio-Osso­la. La nuo­va socie­tà “Fla­via Acque”, acqui­si­to gli impian­ti ed il per­so­na­le, rile­va­ti dal­la Sicea, ed assun­to l’incarico di gesti­re il Depu­ra­to­re comu­na­le, ha sapu­to dimo­stra­re sino ad oggi effi­cien­za gestio­na­le nel­la distri­bu­zio­ne idri­ca e nel­le manu­ten­zio­ni, tem­pe­sti­vi­tà negli inter­ven­ti di emer­gen­za e di allac­ci, eco­no­mi­ci­tà nei costi e nel­le tarif­fe espo­ste al cit­ta­di­no. Una per­fet­ta misu­ra d’uomo dimo­stra­ta tan­to da venir rico­no­sciu­to ad essa, allo sco­po di raf­for­zar­ne la costi­tu­zio­ne, anche la gestio­ne di altri impor­tan­ti ser­vi­zi alla cit­tà tra cui quel­li del tra­spor­to sco­la­sti­co, del­la sor­ve­glian­za, del­la segna­le­ti­ca, dei tri­bu­ti e dei par­cheg­gi a paga­men­to. Una situa­zio­ne net­ta­men­te oppo­sta a quel­la pre­sen­te in mol­ti altri Comu­ni in cui l’ATO di Acea è già da tem­po ope­ran­te, come la vici­na Cer­ve­te­ri. Un con­te­sto nega­ti­vo deri­van­te dal­le carat­te­ri­sti­che strut­tu­ra­li dell’ATO ter­ri­to­ria­le, trop­po vasta ed ete­ro­ge­nea per defi­nir­si “Ambi­to Ter­ri­to­ria­le Otti­ma­le”, for­te­men­te accen­tra­tri­ce nel­la dire­zio­ne capi­to­li­na, per il meto­do par­te­ci­pa­ti­vo e deci­sio­na­le appli­ca­to, a sca­pi­to del­le altre medie e pic­co­le real­tà loca­li, con riper­cus­sio­ni anche sul­le pro­ce­du­re buro­cra­ti­che per richie­ste di inter­ven­ti di varia natu­ra, ed in ulti­mo anche in con­tra­sto con l’esito del refe­ren­dum nazio­na­le indet­to nel 2011, che ha san­ci­to la sal­va­guar­dia del con­cet­to pub­bli­co del bene e del­la gestio­ne del set­to­re idri­co, per la pre­sen­za nel­la socie­tà Acea S.P.A. del 49% di capi­ta­le a natu­ra pri­va­ta.

Posi­zio­ne poli­ti­ca del Par­ti­to Demo­cra­ti­co di Ladi­spo­li

Il Par­ti­to Demo­cra­ti­co di Ladi­spo­li, nel rite­ne­re la socie­tà “Fla­via Acque” un vero fio­re all’occhiello per quel che riguar­da la gestio­ne del ser­vi­zio idri­co loca­le, si oppo­ne al pas­sag­gio del­la gestio­ne idri­ca comu­na­le in Acea Ato 2 per le con­si­de­ra­zio­ni appe­na enun­cia­te nel­la con­clu­sio­ne del­la rela­zio­ne. Nel meri­to del­la legi­sla­zio­ne in vigo­re, sal­vo futu­re nuo­ve pos­si­bi­li dispo­si­zio­ni, si pro­po­ne con for­za, in alter­na­ti­va all’impostazione in esse­re, l’inizio di un per­cor­so di con­fron­to a tut­ti i livel­li isti­tu­zio­na­li per poter arri­va­re alla costi­tu­zio­ne di veri “Ambi­ti Ter­ri­to­ria­li Otti­ma­li”, di dimen­sio­ni ridot­te ed otti­ma­men­te ade­ren­ti all’uniformità geo­gra­fi­ca, in gra­do di poter con­ti­nua­re a garan­ti­re effi­cien­za nel­la gestio­ne, nell’operatività e nei costi così come ora offer­to dal­la socie­tà “Fla­via Acque”.

Par­ti­to Demo­cra­ti­co Ladi­spo­li

Cir­co­lo PD Ladi­spo­li – Via Ode­scal­chi n.57 – pdladispoli@gmail.com

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