Accordo Ue-Giappone: Cia, nuove possibilità di crescita per export Made in Italy

Accordo Ue-Giappone: Cia, nuove possibilità di crescita per export Made in Italy

01/02/2019 0 Di Redazione

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Mercato strategico per l’agroalimentare con un valore di 1,4 mld, vino e ortofrutta in testa

L’intesa di libe­ro scam­bio con il Giap­po­ne apre nuo­ve oppor­tu­ni­tà di cre­sci­ta per l’export, con l’eliminazione dei dazi sull’85% dei pro­dot­ti desti­na­ti al mer­ca­to nip­po­ni­co, amplian­do le pos­si­bi­li­tà di crea­re ric­chez­za attra­ver­so il cibo Made in Ita­ly. Così il pre­si­den­te nazio­na­le Cia, Dino Sca­na­vi­no, sull’accordo di par­te­na­ria­to eco­no­mi­co tra Unio­ne euro­pea e Giap­po­ne (JEFTA), che entra in vigo­re oggi pri­mo feb­bra­io.

            Il Giap­po­ne rap­pre­sen­ta il sesto part­ner com­mer­cia­le per l’Italia fuo­ri dai con­fi­ni Ue. Già dal 2017 le espor­ta­zio­ni agroa­li­men­ta­ri ita­lia­ne ver­so il Pae­se del Sol Levan­te han­no rag­giun­to un valo­re di 1,4 miliar­di di euro, con una cre­sci­ta del 42% in un anno ‑ricor­da l’Ufficio Stu­di Cia-. Subi­to dopo il tabac­co, che per via di impor­tan­ti accor­di di mani­fat­tu­ra è la pri­ma voce del nostro export di set­to­re in Giap­po­ne (546 milio­ni), gli altri pro­dot­ti più apprez­za­ti sono pro­prio i cibi e le bevan­de sim­bo­lo del Made in Ita­ly. Al secon­do posto, infat­ti, figu­ra il vino (con 163 milio­ni di euro di valo­re), poi l’ortofrutta tra­sfor­ma­ta (cir­ca 120 milio­ni), i pro­dot­ti a base di car­ne (qua­si 109 milio­ni), l’olio d’oliva (oltre 106 milio­ni), i pro­dot­ti da for­no (87 milio­ni), il com­par­to lat­tie­ro-casea­rio (cir­ca 70 milio­ni).        

            “Sia­mo da sem­pre favo­re­vo­li alla pro­gres­si­va ridu­zio­ne del­le bar­rie­re doga­na­li e tarif­fa­rie tra­mi­te accor­di inter­na­zio­na­li ‑sot­to­li­nea Sca­na­vi­no-. Accor­di che pos­sa­no tra­sfor­ma­re il valo­re rico­no­sciu­to dal con­su­ma­to­re fina­le in valo­re eco­no­mi­co per le impre­se agroa­li­men­ta­ri e che inclu­da­no, sem­pre e in modo ine­qui­vo­ca­bi­le, il rispet­to del prin­ci­pio di reci­pro­ci­tà del­le rego­le com­mer­cia­li. Col JETFA, per fare due esem­pi, ven­go­no can­cel­la­ti i dazi sul vino e sono rico­no­sciu­te 45 deno­mi­na­zio­ni ita­lia­ne, che rap­pre­sen­ta­no la qua­si tota­li­tà del nostro export agroa­li­men­ta­re sul mer­ca­to nip­po­ni­co.

            A con­fer­ma del­la stra­te­gi­ci­tà del Giap­po­ne come sboc­co per le espor­ta­zio­ni nazio­na­li, nel­l’am­bi­to del Pia­no 2019 per l’in­ter­na­zio­na­liz­za­zio­ne del­le impre­se asso­cia­te, Cia-Agri­col­to­ri Ita­lia­ni orga­niz­ze­rà, in col­la­bo­ra­zio­ne con la Japan Ita­ly Eco­no­mic Fede­ra­tion, un Road­show in tre tap­pe con le nostre azien­de agri­co­le, oltre ad atti­vi­tà di for­ma­zio­ne e di assi­sten­za per coglie­re le oppor­tu­ni­tà offer­te dal­l’ac­cor­do JEFTA.

Per un ulte­rio­re appro­fon­di­men­to sui dati con­sul­ta l’a­na­li­si com­ple­ta Cia

“Ita­lia-Giap­po­ne inter­scam­bio com­mer­cia­le agroa­li­men­ta­re”

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