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Marino. S. Maria d. Mole. BiblioPop: ottima risposta da volontari per catalogazione libraria. Santinelli: evviva!
09/01/2019Questo articolo è stato letto 2666 volte!
All’appello dei giorni scorsi da parte di BiblioPop — alla ricerca di volontari per proseguire la catalogazione libraria delle centinaia e centinaia di volumi che continuano a giungere nella ex chiesetta di S. Maria delle Mole in via G. Mameli -, la risposta è giunta forte e chiara ieri lunedi 7 gennaio: i volontari della cultura ci sono! Sono qui attorno a noi. Tra qualche pensionato o pensionata; tra impiegati e casalinghe; da S. Maria o dalle altre frazioni del comune di Marino. Soprattutto donne, ma non solo. Per questo, alla prima riunione organizzativa che si è svolta lunedì pomeriggio presso BiblioPop, il presidente di Acab, Sergio Santinelli, ha fatto seguire immediatamente un commento, prima sintetico e poi articolato. “Evviva!”, ha esclamato sinteticamente Santinelli, manifestando soddisfazione assieme a tutti gli attivisti e all’esecutivo che guida l’Associazione e fa funzionare BiblioPop, alla notizia che oltre dieci persone si sono rese disponibili a svolgere lavoro volontario per la catalogazione libraria. Subito dopo, sollecitato, ha argomentato: “Sappiamo che stiamo facendo bene. Sappiamo che non abbiamo e non metteremo barriere. Perché la nostra linea di condotta, in politica culturale, è chiara: costruire attività condivise, con programmi partecipati e decisi insieme. Soprattutto avvalendoci dell’unico discrimine che ci guida dalla nostra nascita, il rispetto e l’applicazione del dettato costituzionale antifascista.” Poi, continua il Presidente: “E’ proprio da questa consapevolezza che non ci aspettavamo un fiasco alla richiesta d’aiuto che abbiamo lanciato. Tuttavia, notiamo con piacere, che alle disponibilità che ci erano giunte, altre se ne sono sommate, quindi oltre le nostre rosee aspettative. Certo il quesito è: sapremo fare gruppo e chi si sta proponendo troverà quanto si aspetta nella nostra disponibilità a lavorare insieme?”. E trova la risposta, Santinelli: “Credo che sia un amalgama che risulterà positivo. La riprova è l’andamento della riunione che è stata viva, ricca di domande, con immediata trasposizione pratica alle poche elementari nozioni condivise. E poi, la riprova ulteriore sta nel fine riunione, dove a chi già preannunciava altri coinvolgimenti positivi, si accompagnava un vero e proprio calendario di lavoro che è stato stilato con presenze, almeno a coppie di volontari, per la catalogazione da far crescere di giorno in giorno”. “Ecco – conclude il Presidente – questa risposta calorosa, è davvero il miglior premio che potevamo ottenere dalla nostra incessante azione. Che continua. A partire dalla biblioteca, ma anche coprendo tutte le proposte e le richieste che quotidianamente ci vengono rivolte. Confidiamo che, di tanto in tanto, oltre il sostegno morale che non ci manca, anche interventi fattivi e concreti, pure finanziari, possano giungere da privati o da istituzioni: da quella locale a quelle sovraordinate.”. Questa, che non è la favola del “brutto libercolo” divenuto “volume rilegato a titoli d’oro”, ma che è la realtà, mostra agli occhi delle migliaia di cittadini, delle centinaia e centinaia di giovani, che con la serietà e la determinazione si possono raggiungere obiettivi che questo tipo di società (consumistica, sprecona, individualista) che magari promuove azioni latenti o palesi impastate di violenza e discriminazione, di xenofobia e razzismo; può essere messa in scacco. Ribaltando perfino questi canoni negativi, basandoci sulla cultura. Sulla conoscenza e sul sapere. Sullo stare insieme in modo ludico e leggero oltre che in modo impegnato. Azione che con la propria presenza Acab porta avanti a Marino. In meno di due anni, realizzando BiblioPop e, soprattutto che ha come risposta questo spessore di sostegno vero e concreto attorno al progetto culturale che propone e attua.
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Un operatore dell’informazione. Un attivista culturale impegnato a diffondere le buone pratiche che aumentano ed estendono la fruizione del miglior bene immateriale di cui l’umanità dispone: il sapere, la conoscenza, la cultura. Questo il mio intimo a cui mi ispiro e la mia veste “giornalistica”. Professionalmente provengo da esperienze “strutturate” come sono gli Uffici Stampa pesanti: La Lega delle Cooperative, Botteghe Oscure. Ma anche esperienze di primo impatto: Italia Radio; e il mondo delle Rassegne Stampa cooperativa DIRE, Diretel, Rastel, Telpress. Per la carta stampata oltre una esperienza “in proprio” come direttore scientifico della rivista “Vini del Lazio”, ho collaborato con Paese Sera, con L’Unità, con Oggi Castelli.