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MARINO, SAGRA A PAGAMENTO. ENDERLE (PCI) : SIAMO CONTRARI E DENUNCIAMO VUOTO CULTURALE
29/08/2018Questo articolo è stato letto 1937 volte!
MARINO. IL SEGRETARIO DEL PCI, ENDERLE :Sulla Sagra dell’Uva 2018 denunciamo il vuoto culturale e l’incapacità amministrativa.
Gli Enti territoriali, quindi anche i Comuni, adottano scelte e atti amministrativi che rispondono o a prescrizioni ed emergenze (per indicazione dei Prefetti, o per attuazioni di leggi regionali, etc), oppure per realizzare programmi amministrativi, di solito presentati durante le campagne elettorali. Ora, siamo in presenza, a Marino, di un fatto che Sindaco e Giunta M5S, non hanno avuto l’obbligo di attuare perché emergenza, non hanno dovuto attuare perché imposto dalla Regione, e, addirittura, non hanno neppure scritto nel loro programma elettorale e di governo locale. Nessuna circostanza, obbliga Sindaco e Giunta – né amministrativa, né emergenziale, né politica – a mettere un biglietto di ingresso per fruire, per vivere la Sagra dell’Uva! Già questo è una enormità. Assurdità della paventata scelta amministrativa, che va contro vari interessi e diritti, ma che si profila, secondo noi comunisti, anche come una azione anticostituzionale de facto! Quanto è l’ingresso, per entrare alla “Festa de Noantri” a Trastevere? Quanto costa il biglietto per il Carnevale di Albano o Frascati? Quanto era il ticket per assistere all’Infiorata di Genzano? E il biglietto per la Sagra del Uva e del Vino di Velletri? Tutti lo stesso costo: ZERO. Il perchè è semplice: perché una festa popolare, che si connota come tale proprio dall’afflusso di persone partecipi, sia cittadini marinesi che dalla provincia e da Roma, già “funziona” perché ci si ritrova. Cosa accresce e differenzia una edizione della Sagra da un’altra? Anche qui è semplice: abbiamo sempre chiesto di rivitalizzare il Comitato della Sagra, perché seppur coordinato dall’assessore alla cultura e turismo, è stato nel tempo la fucina di idee, programma e ricerca di tasselli per eventi e sponsor sostenitori (per prestigio e convenienza). Tutto questo si è capaci di farlo? Nella conferenza stampa della scorsa edizione Vittorio Nocenzi, ricordò la Sagra gestita da un gruppo di giovani; e, in modo differente, si possono ricordare, con la medesima qualità partecipativa, una Sagra presieduta – a titolo completamente gratuito – dall’indimenticato Nanni Loy. Ecco sono solo due esempi di successi pieni della Sagra, dove, ripetiamo, una buona parte viene già dalla presenza popolare e l’altra parte dalla partecipazione attiva e dalle idee proposte e/o adottate da chi amministra. Per fare questo, non servono né miracoli né ticket, occorre umiltà d’ascolto, e capacità amministrativa. Francamente, anche in questo frangente, questo sindaco e questa giunta M5S stanno dimostrando una incapacità amministrativa. Purtroppo aggiunta, da una aggravante: il vuoto culturale. Infatti non c’è uno straccio di giustificazione plausibile a questa scelta cervellotica del biglietto di ingresso alla Sagra! I Comunisti sono contrari. Ora e dopo. Viva la cultura, viva il popolo, viva la Sagra dell’Uva!
(Dichiarazione di Stefano Enderle, Segretario del PCI di Marino, presente anche sul Blog del PCI locale, https://pcimarino.blogspot.com/).
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Un operatore dell’informazione. Un attivista culturale impegnato a diffondere le buone pratiche che aumentano ed estendono la fruizione del miglior bene immateriale di cui l’umanità dispone: il sapere, la conoscenza, la cultura. Questo il mio intimo a cui mi ispiro e la mia veste “giornalistica”. Professionalmente provengo da esperienze “strutturate” come sono gli Uffici Stampa pesanti: La Lega delle Cooperative, Botteghe Oscure. Ma anche esperienze di primo impatto: Italia Radio; e il mondo delle Rassegne Stampa cooperativa DIRE, Diretel, Rastel, Telpress. Per la carta stampata oltre una esperienza “in proprio” come direttore scientifico della rivista “Vini del Lazio”, ho collaborato con Paese Sera, con L’Unità, con Oggi Castelli.