MARINO. Vertenza ex chiesetta S.M.d.Mole con Petizione

MARINO. Vertenza ex chiesetta S.M.d.Mole con Petizione

04/05/2018 0 Di Maurizio Aversa

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VERTENZA “EX CHIESETTA” DI S.MARIA DELLE MOLE.
Ser­gio San­ti­nel­li (Acab): “Ora bas­ta! Le parole in ton­do di Sin­da­co e Giun­ta come in un carosel­lo incon­clu­dente sono una offe­sa al lavoro volon­tario dei cit­ta­di­ni”.

Nei giorni scor­si si è svol­ta l’annuale Assem­blea del­la Asso­ci­azione Acab. Come ripor­ta­to da moltissi­mi quo­tid­i­ani online, oltre alla con­fer­ma del grup­po di volon­tari che gui­da l’Associazione riconosci­u­ta dal Comune nel pro­prio albo, i cit­ta­di­ni riu­ni­ti, all’unanimità, han­no anche approva­to di dare vita in for­ma scrit­ta alla “Verten­za ex chieset­ta di S. Maria delle Mole”. Ecco il testo che è anche invi­a­to a Sin­da­co, Giun­ta e Con­siglio comu­nale tut­to.

Sto­ria recente. (ricostruzione “a ritroso”). Con l’insediamento del­la nuo­va Giun­ta M5S, si è volu­to met­tere mano alla ges­tione delle aree ver­di del comune. Ne è sca­tu­ri­to un ban­do pub­bli­co parte­ci­pan­do al quale si pote­va accedere alla ges­tione. (Cosa analo­ga veni­va fat­ta anche dal Comune di Roma). Il ban­do ha trova­to imme­di­a­ta con­tra­ri­età da parte di molte asso­ci­azioni che da anni – qual­cu­na da decen­ni – si occu­pa­va di garan­tire spazi fruibili di verde (e non solo) per i cit­ta­di­ni. Per­ché? Per­ché il Comune a gui­da M5S ha inser­i­to una clau­so­la sec­on­do la quale chi fa volon­tari­a­to per il verde deve anche pagare una assi­cu­razione. (Misura analo­ga l’ha introdot­ta anche il Comune di Roma). Questo brac­cio di fer­ro fece sca­turire, non aven­do inten­zione l’Amministrazione di recedere sec­on­do richi­este dei volon­tari, la neces­sità di ripetere il ban­do per­ché moltissime asso­ci­azioni non risposero. Anzi, qual­cu­na che pure parte­cipò pen­san­do ad una mod­i­fi­ca del­la clau­so­la, in assen­za di cor­rezione, rin­un­ciò. Ora anche dopo la ripe­tizione del ban­do, non sem­bra che ci siano sostanziali mod­i­fiche e che tutte le aree siano cop­erte nel­la ges­tione volon­taria. Acab, decise di non parte­ci­pare alla ges­tione delle aree ver­di, per­ché sep­pure con inten­to cul­tur­ale, sociale e ambi­en­tale, la spina dor­sale delle attiv­ità dell’Associazione sono la Bib­liote­ca popo­lare “G. Rosati” a cui ha dato vita e attiv­ità con­nesse di cui è pos­si­bile con­cretiz­zare. Tra le aree ver­di, e tra i parte­ci­pan­ti a gestire, ci sono il parco/giardino di via Mameli in cui insiste la ex chieset­ta e l’associazione agma gui­da­ta da Pao­lo Augel­lo.

Acab e il Comune. Fin dai pri­mi tem­pi dell’insediamento del­la nuo­va Giun­ta M5S, Sin­da­co, Asses­sori e diri­gen­ti comu­nali, han­no conosci­u­to le attiv­ità ed i volon­tari di Acab. Infat­ti, pur non parte­ci­pan­do al ban­do aree ver­di, Acab è sta­ta pre­sente e pres­sante negli anni e nei mesi che sono trascor­si – intan­to che svol­ge­va la pro­pria attiv­ità in modo pre­cario per quan­to attiene alle strut­ture – pro­prio per “sen­si­bi­liz­zare” i vari inter­locu­tori a ren­dere meno dura la vita volon­taria del­la Asso­ci­azione. C’è sta­ta anche una parte­ci­pazione Comune Acab in una speci­fi­ca attiv­ità. Tut­tavia le pres­sioni e le rap­p­re­sen­tazioni, a volte con qualche richi­es­ta in pro­to­col­lo, molte altre volte con sem­pli­ci incon­tri for­mali (su appun­ta­men­to) ed infor­mali, in cui veni­va sem­pre rib­a­di­to da parte del­la Giun­ta che il nos­tro lavoro è pregev­ole e che si vedrà. Ormai da tem­po, era sta­ta pos­ta anche l’attenzione nos­tra – vista la fame di strut­ture in cui svol­gere al meglio la fun­zione bib­liote­caria – all’uso impro­rio del­la ex chieset­ta, in quan­to (forse per errore iniziale del ban­do che asso­ci­a­va tale immo­bile alla ges­tione del verde del gia­rdi­no di via Mameli) essa era adibi­ta a rimes­sag­gio o a non meglio spec­i­fi­ca­to uffi­cio. Sia per indi­cazione comu­nale che per tes­tar­da volon­tà di trovare una soluzione da parte nos­tra, abbi­amo anche esper­i­to il ten­ta­ti­vo di ver­i­fi­care una co-ges­tione del non uti­liz­zo pub­bli­co attuale del­la ex chieset­ta. Ma dopo un approc­cio iniziale c’è sta­ta una chiusura con chi ha in cor­so la con­ven­zione di ges­tione col comune. Purtrop­po da diver­si mesi, c’è sta­to – pre­sum­i­bil­mente per motivi per­son­ali del pres­i­dente agma – un totale abban­dono delle fun­zioni pre­viste dal­la con­ven­zione da cui è deriva­ta la con­ven­zione. Infat­ti non c’è più nor­male manuten­zione del gia­rdi­no, e non c’è attiv­ità di pre­sen­za nel­la ex chieset­ta. Tan­to che, a segui­to degli even­ti atmos­feri­ci eccezion­ali dei mesi addi­etro (nevi­ca­ta, gelo etc), parte del­la cop­er­tu­ra del­la ex chieset­ta ha avu­to prob­le­mi. Accerta­bili, dall’esterno con cadute di intona­co e con chi­azze di umid­ità este­sa per mol­ta parte dell’angolo nord-ovest dell’immobile. Per questo da parte di Acab c’è sta­ta una pres­sante azione, sia scrit­to che a voce, di denun­cia pres­so gli uffi­ci comu­nali. Al momen­to, purtrop­po nes­suna mod­i­fi­ca od inter­ven­to ci risul­ta sia sta­to com­pi­u­to.

Cosa fare, per­ché ques­ta Verten­za. Noi pen­si­amo che il Comune non può con­tin­uare a dis­in­ter­es­sar­si delle con­nesse vicende di “man­ca­to rispet­to del­la con­ven­zione” da cui deri­va un abban­dono; così come non può non ricer­care utili soluzioni per chi svolge con­crete azioni di volon­tari­a­to cul­tur­ale. Va annul­la­ta la con­vezione? Va indet­to un nuo­vo ban­do? Va divi­so il ban­do tra area verde del gia­rdi­no ed immo­bile ex chieset­ta? Sono varie ipote­si di com­por­ta­men­to ammin­is­tra­ti­vo nelle quali, in det­taglio, noi come asso­ci­azione non vogliamo entrare. Ma il Comune, il Sin­da­co e la Giun­ta si assumano la respon­s­abil­ità di una scelta. Acab non cer­ca priv­i­le­gi. Ma siamo con­sapevoli di essere por­ta­tori di una idea e di una conc­re­ta pro­pos­ta cul­tur­ale “parzial­mente” real­iz­za­ta soprat­tut­to per assen­za di strut­tura. Ques­ta è la nos­tra Verten­za: non tan­to e non solo una rispos­ta a noi, quan­to una azione ammin­is­tra­ti­va che abban­doni il carosel­lo delle parole che si rin­cor­rono sen­za scegliere!

Aus­pichi­amo che si giun­ga ad una soluzione veloce. Intan­to chiedi­amo la sol­i­da­ri­età ed il sosteg­no all’intero Con­siglio comu­nale. Così come chiedi­amo il sosteg­no sol­i­dale dei cit­ta­di­ni. Chi­u­di­amo ques­ta nos­tra pre­sa di posizione che è protes­ta e pro­pos­ta con un recente pen­siero espres­so in Campi­doglio. “Non bas­ta che i politi­ci chiedano fidu­cia ai cit­ta­di­ni, ma anche che i politi­ci diano fidu­cia ai cit­ta­di­ni: e allo­ra, così, qual­cosa può fun­zionare”, ha det­to Gigi Proi­et­ti. ‘pre­mio cul­tori di Roma per l’an­no 2018’.
(Intan­to nel Comune di Roma si sta dis­cu­ten­do se recedere dal­la impo­sizione delle assi­cu­razioni ai volon­tari. E a Mari­no?).

Di qui prende orig­ine la PETIZIONE PER SPAZI PUBBLICI DA METTERE A DISPOSIZIONE DELLA CULTURA POPOLARE ORGANIZZATA DALLE ASSOCIAZIONI DEL COMUNE DI MARINO
Ricor­diamo i pun­ti speci­fi­ci richi­esti col sosteg­no del­la vos­tra fir­ma :
1. Risol­vere la con­ven­zione non più appli­ca­ta da mesi riguardante la ex chieset­ta
2. Inter­venire imme­di­ata­mente per riparare i dan­ni dovu­ti al mal­tem­po e all’abbandono del­la strut­tura di fat­to con­dan­na­ta al degra­do
3. Esperire imme­di­ata­mente una pro­ce­du­ra per rimet­tere a dis­po­sizione di asso­ci­azioni attive sul ter­ri­to­rio il bene pub­bli­co che è la ex chieset­ta
4. Sin­da­co e Giun­ta la smet­tano di nascon­der­si e rin­viare e si assumano la respon­s­abil­ità di una scelta di mer­i­to su ques­ta vicen­da che vede verde abban­do­na­to ed immo­bile ver­so il degra­do.

Nei prossi­mi giorni su questo testo, Acab e chi ci vor­rà sostenere, rac­coglier­an­no firme di sosteg­no dei concit­ta­di­ni mari­ne­si.

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