Siamo un cuore unico. Il vino Cincinnato di Cori abbinato ai primi piatti del Lazio

Siamo un cuore unico. Il vino Cincinnato di Cori abbinato ai primi piatti del Lazio

26/11/2017 0 Di Marco Castaldi

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Il Cas­tore Bian­co Bel­lone IGT Lazio accom­pa­g­n­erà la Gri­cia e l’Amatriciana nel­la ser­a­ta eno-cul­tur­al-gas­tro­nom­i­ca di Jesi “Le terre dell’Italia di mez­zo: sto­rie, rif­les­sioni e degus­tazioni”. Esper­ti e rap­p­re­sen­tan­ti isti­tuzion­ali si con­fron­ter­an­no sul tema del­la ricostruzione delle 4 regioni col­pite dal sis­ma nel 2016. A tavola un menù inter­re­gionale da Umbria, Lazio, Abruz­zo e Marche.

Il vino Cas­tore Bian­co Bel­lone IGT del­la Can­ti­na Cincin­na­to di Cori (LT) sarà abbina­to alla cuci­na ama­tri­ciana pro­pos­ta dal Ris­torante Roma di Ama­trice (RI) in occa­sione delle ser­a­ta con­viviale Siamo un cuore uni­co — Le terre dell’Italia di mez­zo: sto­rie, rif­les­sioni e degus­tazioni”, che si ter­rà mart­edì 28 Novem­bre, alle ore 19:45, nel­la Sala del Lam­padario del Cir­co­lo Cit­tadi­no di Jesi (AN).

L’iniziativa eno-cul­tur­al-gas­tro­nom­i­ca è pro­mossa dal Club Occi­dente di Ancona e dal­l’Ac­cad­e­mia del­la Tacchinel­la, con il patrocinio del Comune di Jesi e dell’Università di Cameri­no (MC). Saran­no pre­sen­ti esper­ti e rap­p­re­sen­tan­ti isti­tuzion­ali delle 4 regioni col­pite dal sis­ma, per un con­fron­to di pro­gram­ma per il 2018, con l’obiettivo di pren­der­si cura delle “Terre di Mez­zo”.

Ver­ran­no pre­sen­tate le linee gui­da del prog­et­to “Le Terre dell’Italia di Mez­zo”. Terre col­pite e ferite nel cuore dai tragi­ci even­ti del ter­re­mo­to del 2016, ma orgogliose e pronte di ripren­der­si a pieno tito­lo il loro ruo­lo tur­is­ti­co, enogas­tro­nom­i­co, artis­ti­co, cul­tur­ale e pro­dut­ti­vo, con la cre­ativ­ità e l’intraprendenza di cui dispon­gono, e con il nec­es­sario con­trib­u­to di tut­ti.

La cena è opera di bla­sonati ris­tora­tori. Oltre al Lazio inter­ver­ran­no: l’Umbria, con il Ris­torante Bec­cofi­no di Nor­cia (PG) e la Can­ti­na La Madeleine di Narni (TR); l’Abruz­zo con il Ris­torante Zuni­ca 1880 di Civitel­la del Tron­to (TE) e l’Azienda Agri­co­la Illu­mi­nati di Con­troguer­ra (TE); le Marche, con il Ris­torante Il Tiglio in vita di Mon­te­mona­co (AP) e la Tenu­ta Coc­ci Gri­foni di Ripa­tran­sone (AP).

Il menù inter­re­gionale com­prende: l’antipas­to umbro, “M’assaggi”, ossia capoc­ol­lo con cuore di car­cio­fo e tartu­fo e cap­puc­ci­no di patate con ricot­ta e tartu­fo; pri­mi piat­ti laziali, Gri­cia e Ama­tri­ciana bian­ca e rossa; sec­on­di di orig­ine abruzzese, a base di agnel­lo, e marchi­giana, con stra­cot­to di man­zo; per chi­ud­ere “un uni­co cuore dolce”, fat­to di assag­gi da tutte e 4 le Regioni.

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