Sakura Awards: le donne del Giappone premiano il vino rosso Cincinnato di Cori

Sakura Awards: le donne del Giappone premiano il vino rosso Cincinnato di Cori

23/02/2017 0 Di Marco Castaldi

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A Tokyo il Pol­lu­ce 2015 ha vin­to la meda­glia d’argento al Saku­ra Japan Women’s Wine Awards 2017, il con­cor­so eno­lo­gi­co inter­na­zio­na­le più impor­tan­te del Sol Levan­te e secon­da com­pe­ti­zio­ne vin­co­la mon­dia­le con giu­ria inte­ra­men­te fem­mi­ni­le.

Il vino ros­so Pol­lu­ce 2015 del­la coo­pe­ra­ti­va agri­co­la Cin­cin­na­to di Cori ha vin­to la meda­glia d’argento in Giap­po­ne al con­cor­so eno­lo­gi­co inter­na­zio­na­le Saku­ra Japan Women’s Wine Awards 2017, pre­sti­gio­sa vetri­na per i viti­col­to­ri ita­lia­ni che han­no già avvia­to una dina­mi­ca di export nel Pae­se del Sol Levan­te, dove il con­su­mo di vino è cre­sciu­to del +4,5% annuo nell’ultimo quin­quen­nio.

Si trat­ta di una mani­fe­sta­zio­ne in costan­te cre­sci­ta di visi­bi­li­tà ed impor­tan­za, orga­niz­za­ta da Wine & Spi­ri­ts Cul­tu­re Asso­cia­tion ed ospi­ta­ta all’Agnes Hotel di Tokyo. La pri­ma edi­zio­ne si è svol­ta nel 2014 e quest’anno ha rac­col­to 4212 cam­pio­ni di vino da 37 nazio­ni di tut­to il mon­do. L’incremento dell’interesse nei con­fron­ti del Saku­ra Award è dato dall’ele­va­to livel­lo dei cri­te­ri di giu­di­zio.

Oltre ad esse­re il con­cor­so eno­lo­gi­co più impor­tan­te del Giap­po­ne, è la secon­da com­pe­ti­zio­ne mon­dia­le di vini con giu­ria inte­ra­men­te fem­mi­ni­le di sole don­ne pro­fes­sio­ni­ste che ope­ra­no nel busi­ness vini­co­lo nip­po­ni­co. Som­me­lier, buyer, eno­te­ca­rie, gior­na­li­ste che vivo­no e lavo­ra­no in patria e che cono­sco­no mol­to bene le logi­che del com­mer­cio del vino nel Pae­se asia­ti­co.

In Giap­po­ne infat­ti il vino è don­na. Sono le don­ne che scel­go­no il vino, non solo quel­lo da abbi­na­re al cibo. E secon­do gli ulti­mi dati ne sono anche le mag­gio­ri con­su­ma­tri­ci, nel­la fascia di età tra i 30 e 40 anni e in ambien­ti lavo­ra­ti­vi com­pe­ti­ti­vi. Il ros­so pri­meg­gia, con il 20% del gra­di­men­to, pur­ché abbia un buon rap­por­to qualità/prezzo (19–20 euro).

Il Pol­lu­ce pren­de il nome dai miti­ci Dio­scu­ri cui è dedi­ca­to il tem­pio di Casto­re e Pol­lu­ce i cui resti arric­chi­sco­no il patri­mo­nio archeo­lo­gi­co del­la Cit­tà d’Arte. È otte­nu­to dal­la vini­fi­ca­zio­ne in purez­za del Nero buo­no di Cori, anti­co viti­gno di mil­le­na­ria tra­di­zio­ne, recu­pe­ra­to e rilan­cia­to median­te ricer­che e spe­ri­men­ta­zio­ni che ne han­no docu­men­ta­to le pecu­lia­ri carat­te­ri­sti­che qua­li­ta­ti­ve.

Mar­co Castal­di

Addet­to Stam­pa & OLMR

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