Chi e perché ha ucciso Aldo Moro. Ne parla l’On. Gero Grassi a Giulianello di Cori

Chi e perché ha ucciso Aldo Moro. Ne parla l’On. Gero Grassi a Giulianello di Cori

15/11/2016 0 Di Marco Castaldi

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Giovedì 17 Novem­bre, alle ore 18:00, pres­so la sala ‘Quin­to Sel­l­aroli’ del cen­tro socio cul­tur­ale ‘Il Ponte’, il rac­con­to del pres­i­dente del­la DC rapi­to ed ucciso dalle Brigate Rosse attra­ver­so la let­tura dei doc­u­men­ti di Sta­to nel Cen­te­nario del­la sua nasci­ta e a 35 anni dal suo omi­cidio.

Giovedì 17 Novem­bre, alle ore 18:00, pres­so la sala ‘Quin­to Sel­l­aroli’ del cen­tro socio cul­tur­ale ‘Il Ponte’ di Giu­lianel­lo – Cori (LT), inter­ver­rà l’On. Gero Gras­si, mem­bro del­la Com­mis­sione par­la­mentare di inchi­es­ta sul rapi­men­to e sul­la morte di Aldo Moro, che fornirà un rac­con­to del pres­i­dente del­la DC rapi­to ed ucciso dalle Brigate Rosse attra­ver­so la let­tura dei doc­u­men­ti di Sta­to. L’iniziativa è orga­niz­za­ta dall’Associazione cul­tur­ale ‘La Stazione’ con il patrocinio del Comune di Cori in occa­sione del Cen­te­nario del­la nasci­ta e a 35 anni dall’omicidio di Moro.

A Ter­l­izzi (BA), durante un comizio, Aldo Moro prese in brac­cio un bam­bi­no di 5 anni. Era Gero Gras­si, oggi vice pres­i­dente del grup­po PD alla Cam­era dei Dep­u­tati e mem­bro del­la com­mis­sione par­la­mentare isti­tui­ta nel 2014 per portare alla luce aspet­ti anco­ra non chiari su uno dei casi più con­tro­ver­si del­la sto­ria ital­iana: il rapi­men­to di Aldo Moro avvenu­to il 16 Mar­zo 1978 ad opera delle Brigate Rosse. Dopo 55 giorni di pri­gio­nia, il cor­po esanime del­lo sta­tista fu ritrova­to il 9 Mag­gio den­tro il portaba­gagli di un’automobile posteggia­ta in Via Cae­tani, a Roma.

Gero Gras­si ama definir­si l’ultimo moro­teo ‘in servizio’. Fer­ma­mente con­vin­to che la ver­ità stor­i­ca sul caso Moro non sia anco­ra emer­sa, ritiene sem­pre val­i­da l’espressione di Car­lo Bo, Ret­tore dell’Università di Urbino, che par­la, nel 1979, di ‘Delit­to di abban­dono’. Gira l’Italia per par­lare di Aldo Moro e sco­prire cosa sia vera­mente accadu­to, per dare gius­tizia ad un uomo e con­seg­nare ai cit­ta­di­ni un’Italia più civile, più demo­c­ra­t­i­ca, più lib­era, più sicu­ra. Dal 2014 ad oggi ha già tenu­to 300 man­i­fes­tazioni sul tema.

Van­no chiar­i­ti anco­ra soprat­tut­to gli ulti­mi 5 giorni del rapi­men­to di Aldo Moro, il peri­o­do di mag­giore neb­u­losità. La man­ca­ta lib­er­azione con­clusa improvvisa­mente con l’omicidio. Le Brigate Rosse potreb­bero essere state aiu­tate dai servizi seg­reti ital­iani deviati, che face­vano capo alla P2; dai servizi seg­reti stranieri – KGB o Mossad – e dalle omis­sioni inter­nazion­ali di sta­ti come Reg­no Uni­to, Bul­gar­ia e Sta­ti Uni­ti. Inoltre a che ora pre­cisa è sta­to ucciso? Dove pre­cisa­mente? È sta­to davvero Gal­li­nari? Nel­la sua pri­gione è entra­to qual­cun altro?

Anche il mag­is­tra­to Fer­di­nan­do Imposi­ma­to, già ospite del­la cit­tà di Cori, ave­va evi­den­zi­a­to zone d’ombra avval­o­rate da tes­ti­mo­ni­anze scritte e orali rac­colte nel suo libro ‘I 55 giorni che han­no cam­bi­a­to l’Italia. Per­ché Aldo Moro dove­va morire? La sto­ria vera’. Il Pres­i­dente Andreot­ti e il Min­istro dell’Interno Cos­si­ga sareb­bero sta­ti infor­mati del piano elab­o­ra­to oltre­o­ceano per spin­gere le Brigate Rosse ad uccidere Moro. Il KGB avrebbe ped­i­na­to Moro e lo stes­so avreb­bero fat­to i servizi seg­reti ital­iani per tenere infor­ma­to Cos­si­ga. Sarebbe sta­to Cos­si­ga a bloc­care il blitz per lib­er­are Moro l’8 Mag­gio del 1978 ordi­na­to dal gen­erale Dal­la Chiesa e dal com­mis­sario Schi­avone. Sem­br­erebbe inoltre che Cos­si­ga sapesse già che in quell’auto ci fos­se il cor­po di Moro, trova­to 3 ore pri­ma che venis­sero avver­ti­ti i famil­iari del­la vit­ti­ma e le autorità.

Mar­co Castal­di

Addet­to Stam­pa & OLMR

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