L’EVOO può influenzare la genesi e l’esito di alcune patologie tumorali e la loro terapia

L’EVOO può influenzare la genesi e l’esito di alcune patologie tumorali e la loro terapia

04/11/2016 0 Di Marco Castaldi

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Pub­bli­ca­ta sul­la riv­ista inter­nazionale Oncol­o­gy Reports la sec­on­da ricer­ca pon­ti­na sulle pro­pri­età anti­tu­morali dell’olio extravergine di oli­va di qual­ità.

I polifeno­li dell’olio extravergine di oli­va di qual­ità pos­sono influen­zare la gen­e­si, lo svilup­po e l’esito di alcu­ni tumori e la loro ter­apia. È quan­to emer­so da una recente ricer­ca sulle attiv­ità bio­logiche dei polifeno­li dell’EVOO pub­bli­ca­ta sul­la riv­ista inter­nazionale Oncol­o­gy Reports, gesti­ta dal­la Lilt di Lati­na in col­lab­o­razione con il Capol di Lati­na, real­iz­za­ta dal Dipar­ti­men­to di Scien­ze e Biotec­nolo­gie del­la facoltà di med­i­c­i­na dell’Università La Sapien­za Polo Pon­ti­no, e finanzi­a­ta dal­la Fon­dazione Ter­zo Pilas­tro.

Nei lab­o­ra­tori uni­ver­si­tari di Lati­na sono sta­ti anal­iz­za­ti i cam­pi­oni di olio da monocul­ti­var Itrana dei pro­dut­tori pon­ti­ni parte­ci­pan­ti alle ultime 8 edi­zioni del Con­cor­so Provin­ciale ‘L’Olio delle Colline’. Si è riscon­tra­to che i polifeno­li dell’olio extravergine di oli­va, inibis­cono la capac­ità delle cel­lule tumorali di ripro­dur­si ed han­no effet­ti di riduzione del­la tossic­ità dopo il trat­ta­men­to ter­apeu­ti­co con far­ma­ci chemioter­api­ci poten­ti e di poten­zi­a­men­to delle pro­pri­età benefiche di altri.

L’esperimento è sta­to con­dot­to in vit­ro, estraen­do i polifeno­li da oli di alta qual­ità, e met­ten­doli a con­tat­to con le cel­lule coltur­ali tumorali del­la vesci­ca. Il risul­ta­to è che la pro­lif­er­azione delle cel­lule malate ral­len­ta. È sta­to anche dimostra­to che i polifeno­li riducono lo stress ossida­ti­vo indot­to da agen­ti alchi­lan­ti come la Mit­o­mic­i­na, un far­ma­co alta­mente tossi­co usato per il trat­ta­men­to chemioter­api­co di vari tipi di neo­plasie; e al con­trario poten­ziano l’attività di altri tipi di far­ma­ci uti­liz­za­ti per la ter­apia, come il Tas­so­lo, andan­do a mod­u­lare pos­i­ti­va­mente alcu­ni pro­ces­si bio­logi­ci.

È il sec­on­do stu­dio sulle pro­pri­età anti­tu­morali dell’olio extravergine d’oliva gesti­to dal­la Lilt di Lati­na e dal Capol di Lati­na, effet­tua­to dal Dipar­ti­men­to di Scien­ze e Biotec­nolo­gie del­la facoltà di med­i­c­i­na dell’Università La Sapien­za Polo Pon­ti­no col finanzi­a­men­to del­la Fon­dazione Ter­zo Pilas­tro. Il pri­mo, pub­bli­ca­to su Nutri­tion and Can­cer nel 2013, ha mostra­to che l’estratto feno­li­co di EVOO è in gra­do di inibire la motil­ità di cel­lule tumorali. Quest’ultimo invece ha defini­to alcu­ni mec­ca­n­is­mi bio­logi­co-mol­e­co­lari che sug­geriscono che il con­sumo di EVOO può agire da agente pre­ven­ti­vo delle lesioni neo­plas­tiche.

Mar­co Castal­di

Addet­to Stam­pa & OLMR

 

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