E se l’Italia dorme, presto se svejerà  A Cori canzoni e letture sul Risorgimento con il gruppo L’Albero della Libertà

E se l’Italia dorme, presto se svejerà A Cori canzoni e letture sul Risorgimento con il gruppo L’Albero della Libertà

08/09/2016 0 Di Marco Castaldi

Questo arti­co­lo è sta­to let­to 3434 volte!

 

Domeni­ca 11 Set­tem­bre, alle ore 18:00, al Chiostro di S. Oli­va, il Cir­co­lo Gian­ni Bosio pre­sen­terà un nuo­vo spet­ta­co­lo del prog­et­to Cal­en­dario Civile, Pri­ma Rasseg­na di Musi­ca, Teatro e Memo­ria. Il grup­po L’Albero del­la Lib­ertà pro­por­rà una serie di can­zoni e let­ture sul Risorg­i­men­to dal tito­lo ‘E se l’Italia dorme presto se sve­jerà’. 

Nel 1891, i repub­bli­cani di Narni diedero l’assalto al locale vesco­v­a­do, reo di non aver suona­to le cam­pane il 20 Set­tem­bre. Per l’Italia laica e repub­bli­cana, pri­ma dell’avvento del fas­cis­mo, il 20 Set­tem­bre era il per­no del cal­en­dario civile — il ciclo di fes­tiv­ità che nel cor­so dell’anno seg­na­vano la sto­ria del Risorg­i­men­to, del­la lib­ertà, dell’uguaglianza e del­la fra­ter­nità. Si ricor­da­vano le date delle cinque gior­nate di Milano, del­la Repub­bli­ca Romana, dell’insurrezione antipa­pali­na sof­fo­ca­ta nel sangue a Peru­gia, e poi la pre­sa del­la Bastiglia e si com­in­ci­a­va a fes­teggia­re il Pri­mo Mag­gio.  A metà anni ‘60, il trastev­eri­no Gio­van­ni Fer­o­la fug­gi­va dal sem­i­nario per andare a com­bat­tere con Garibal­di. Dopo la Lib­er­azione di Roma ebbe quat­tro figli. Due morirono nel­la Pri­ma Guer­ra Mon­di­ale; uno fu ucciso dai fascisti alla fine degli anni ‘20. Il quar­to, Righet­to Fer­o­la, fab­bro di Traste­vere, costrut­tore dei micidi­ali chio­di a quat­tro punte, arma del­la lot­ta par­ti­giana, fu ucciso alle Fos­se Ardea­tine. La Roma popo­lare, ribelle e mai doma­ta, affon­da in quegli even­ti le pro­prie radi­ci.

Se oggi si doman­da a un tas­sista romano per­ché la stra­da che parte da Por­ta Pia si chia­ma via XX Set­tem­bre, si rischia di sen­tir­si dire che non lo sa. Con il prog­et­to Cal­en­dario civile, il Cir­co­lo Gian­ni Bosio ricostru­isce il ciclo laico e demo­c­ra­ti­co del­la nos­tra memo­ria come bene comune.  Il grup­po L’Albero del­la Lib­ertà prende il nome dall’inno Or che innalza­to è l’albero, can­to dell’età napoleon­i­ca che cel­e­bra­va la fine del­la tiran­nia e dell’aristocrazia. Il grup­po si è cos­ti­tu­ito due anni fa in occa­sione delle cel­e­brazioni per la Repub­bli­ca Romana, con l’allestimento di uno spet­ta­co­lo di can­ti riv­o­luzionari e garibal­di­ni. Il reper­to­rio si è poi allarga­to, sem­pre nell’ambito del can­to sociale e politi­co, al peri­o­do del­la Pri­ma Guer­ra Mon­di­ale e del­la Resisten­za. Col­lab­o­ra sta­bil­mente con il Cir­co­lo Gian­ni Bosio ed è com­pos­to da Sara Modigliani, Livia Tedes­chi­ni Lal­li e Lau­ra Zanac­chi, voci; Gav­ina Saba e Gabriele Modigliani, chi­tarre; Ste­fano Pogel­li, man­dolino, con­certi­na e flau­ti. Per gli spet­ta­coli E se l’Italia dorme presto se sve­jerà e Maledet­ti stu­den­ti che la guer­ra l’avete volu­ta si avvale del­la col­lab­o­razione del can­tas­to­rie sicil­iano Mau­ro Geraci, che parte­ci­pa con le sue bal­late e le sue let­ture.

Cal­en­dario Civile, Pri­ma Rasseg­na di Musi­ca, Teatro e Memo­ria, pro­mossa dal Cir­co­lo Gian­ni Bosio in col­lab­o­razione con Donzel­li edi­tore, è una rasseg­na di musi­ca e teatro civile che si svolge da Luglio a Dicem­bre 2016 e ver­rà ripro­pos­ta da Gen­naio a Giug­no — con un fuori pro­gram­ma da Otto­bre a Dicem­bre – nel 2017, in diverse local­ità del­la regione, rispet­ti­va­mente in provin­cia di Roma e di Lati­na. Cal­en­dario civile ha un carat­tere mul­ti­dis­ci­pli­nare (com­prende attiv­ità di teatro, musi­ca e didat­ti­ca) ed è costru­i­ta intorno alle date che seg­nano l’iden­tità e la memo­ria del­la nos­tra Repub­bli­ca, i prin­cipi fon­dan­ti di una democrazia fon­da­ta sul lavoro, sull’uguaglianza e sul­la sovran­ità, rad­i­cati nel­la sto­ria e nel­la memo­ria del mon­do popo­lare e nel­la con­t­a­m­i­nazione cre­ati­va fra diverse cul­ture. Cias­cuno degli spet­ta­coli, col­le­ga­to con attiv­ità didat­tiche ed edi­to­ri­ali, esplo­ra attra­ver­so forme di comu­ni­cazione godi­bili e di alto con­tenu­to e qual­ità artis­ti­ca svolte in spazi di grande inter­esse artis­ti­co e pae­sag­gis­ti­co, il sig­ni­fi­ca­to attuale di una data stor­i­ca. Il prog­et­to costru­isce in tal modo un cal­en­dario civile che, sen­za trascu­rare il val­ore sociale dell’intrattenimento di alto liv­el­lo, accom­pa­gna la cresci­ta e il raf­forza­men­to del­la coscien­za demo­c­ra­t­i­ca, del­la memo­ria stor­i­ca e del gus­to per lo spet­ta­co­lo parte­ci­pa­to e dal vivo, in par­ti­co­lare tra le gio­vani gen­er­azioni, nel­la nuo­va Italia mul­tiet­ni­ca: evo­care emozioni, creare conoscen­za, costru­ire comu­nità. Info e preno­tazioni: mariafiorellaleone@gmail.com  e 3396312797.

Mar­co Castal­di

Addet­to Stam­pa & OLMR

Related Images: