CROWFUNDING PER “ESSERE DIVINA”, IL DOCUMENTARIO SULLA PRIMA E UNICA SCUOLA ITALIANA PER DRAG QUEEN

CROWFUNDING PER “ESSERE DIVINA”, IL DOCUMENTARIO SULLA PRIMA E UNICA SCUOLA ITALIANA PER DRAG QUEEN

16/08/2016 0 Di Redazione

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Essere divina locandinaCROWFUNDING PER “ESSERE DIVINA”

IL DOCUMENTARIO SULLA PRIMA E UNICA SCUOLA ITALIANA PER DRAG QUEEN

In Ita­lia, il feno­me­no Drag Queen è per lo più sco­no­sciu­to, a dispet­to del gran­de suc­ces­so del musi­cal “Pri­scil­la” e del­la pre­sen­za in tv di Pla­ti­net­te. In più, esi­ste una gran con­fu­sio­ne – e un for­tis­si­mo pre­giu­di­zio – nei con­fron­ti di chi vie­ne spes­so con­fu­so con i “tran­ses­sua­li” o i “tra­ve­sti­ti”.

Il docu­men­ta­rio ESSERE DIVINA cer­ca di met­te­re ordi­ne in que­sta mate­ria, rac­con­tan­do come si diven­ti Drag Queen e mostran­do la matri­ce squi­si­ta­men­te tea­tra­le dell’insegnamento. La Drag infat­ti è una masche­ra a tut­ti gli effet­ti, con pre­ci­se carat­te­ri­sti­che che van­no appre­se e stu­dia­te, ere­de di quel tea­tro dove, per seco­li, gli uomi­ni han­no incar­na­to ruo­li fem­mi­ni­li (quel­lo gre­co e lati­no, quel­lo Eli­sa­bet­tia­no, o le più alte espres­sio­ni del tea­tro orien­ta­le), che un tem­po non desta­va scan­da­lo né era sino­ni­mo di tra­sgres­sio­ne, ma era la nor­ma­li­tà che veni­va offer­ta al pub­bli­co.

Quan­do gli auto­ri han­no deci­so di rea­liz­za­re il docu­men­ta­rio, imma­gi­na­va­no una serie di lezio­ni, per inse­gna­re a un grup­po di uomi­ni gay a cam­mi­na­re, sor­ri­de­re, ancheg­gia­re, truc­car­si e vestir­si come del­le don­ne, sul model­lo del film “Pri­scil­la”. La real­tà li ha com­ple­ta­men­te spiaz­za­ti, per­ché il labo­ra­to­rio è fre­quen­ta­to anche da don­ne, di tut­te le età e con­di­zio­ni socia­li, e tra gli uomi­ni ci sono mol­ti ete­ro­ses­sua­li, con fami­glia, moglie e figli, che all’interno del­le lezio­ni impa­ra­no a non ver­go­gnar­si di se stes­si, a ride­re dei pro­pri sba­gli, fino ad arri­va­re a una com­pren­sio­ne pro­fon­da dell’altro e a met­te­re in discus­sio­ne i cli­ché in cui vivia­mo.

In una paro­la, in que­sta Scuo­la si impa­ra non solo a met­te­re una masche­ra per fare spet­ta­co­lo ma a sve­la­re la pro­pria par­te più vera, pro­fon­da e intoc­ca­bi­le – appun­to, “divi­na” – che, sem­pli­ce­men­te, è, al di là di qua­lun­que cata­lo­ga­zio­ne e di qua­lun­que giu­di­zio.

Rac­con­ta­no gli auto­ri: “L’idea di Esse­re Divi­na è nata all’improvviso, come una fol­go­ra­zio­ne, nell’estate del 2014. Quan­do abbia­mo sapu­to che a Mila­no esi­ste­va un cor­so per diven­ta­re Drag Queen e che il cor­so sta­va per ini­zia­re ci sia­mo let­te­ral­men­te pre­ci­pi­ta­ti con le mac­chi­ne da pre­sa, sen­za ave­re il tem­po per cer­ca­re una pro­du­zio­ne. Ci sia­mo dun­que auto­fi­nan­zia­ti per copri­re le spe­se di affit­to attrez­za­tu­re e spo­sta­men­to a Mila­no del­la mini-trou­pe, tut­ta roma­na. Il risul­ta­to ci ha ricom­pen­sa­ti: tra mil­le inter­ru­zio­ni e dif­fi­col­tà sia­mo riu­sci­ti a chiu­de­re le ripre­se ad apri­le scor­so e a rea­liz­za­re il trai­ler, già vira­le sui social, che cre­dia­mo espri­ma bene la fre­schez­za del tema e le poten­zia­li­tà del docu­men­ta­rio. Ma le fasi suc­ces­si­ve di mon­tag­gio e di post-pro­du­zio­ne audio e video sono mol­to costo­se e non riu­scia­mo più a soste­ne­re que­sto sfor­zo eco­no­mi­co da soli. Per que­sto abbia­mo aper­to un cro­w­fun­ding su INDIEGOGO: la nostra spe­ran­za è di rac­co­glie­re 35mila euro, neces­sa­ri per com­ple­ta­re il film e retri­bui­re ade­gua­ta­men­te tut­te le per­so­ne che ci han­no aiu­ta­to ad arri­va­re fin qui. L’obiettivo è riu­sci­re a chiu­de­re ESSERE DIVINA per poter poi par­te­ci­pa­re ai prin­ci­pa­li Festi­val e cer­ca­re una distri­bu­zio­ne anche in sala. ESSERE DIVINA è una sto­ria d’amore, di rispet­to e con­di­vi­sio­ne: amo­re per i com­pa­gni di cor­so, rispet­to per l’unicità di ognu­no, con­di­vi­sio­ne di un cam­mi­no comu­ne. Toc­ca temi uni­ver­sa­li che riguar­da­no tut­ti, per que­sto ogni con­tri­bu­to, anche mini­mo, e la con­di­vi­sio­ne di tut­ti sui social (in pri­mis la nostra pagi­na Face­book) può esse­re di enor­me aiu­to per com­ple­ta­re il film e dare ampia dif­fu­sio­ne al suo mes­sag­gio”.

Essere divina immagineGli intervistati

Fran­ce­sco Miche­li, regi­sta accla­ma­to, diret­to­re arti­sti­co del­lo Sfe­ri­ste­rio Ope­ra Festi­val e pri­mo idea­to­re del­la scuo­la per Drag Queen.

La Karl Du Pigné, al seco­lo Andrea Berar­di­cur­ti, segre­ta­rio dell’Associazione roma­na “Mario Mie­li” non­ché sto­ri­ca Drag roma­na.

Loren­zo Cano­va, pro­fes­so­re e sto­ri­co dell’arte.

Nico­la Sava­re­se, pro­fes­so­re e sto­ri­co del tea­tro.

Pla­ti­net­te, al seco­lo Mau­ro Coruz­zi, con­si­de­ra­ta la pri­ma Drag Queen del siste­ma media­ti­co ita­lia­no.

E inol­tre:

gli inse­gnan­ti del­la scuo­la: Gian­lu­ca Di Lau­ro, Sax Nico­sia, Ulis­se Roma­nò, Ste­fa­no Orlan­di, Ales­sio Cal­cio­la­ri, Loren­zo Pic­co­lo.

Gli allie­vi: Bep­pe Tam­pa­nel­la, Iri­na Mar­ka­ro­va, Gian­ma­rio Feli­cet­ti, Alber­to Pez­zot­ti, Tatia­na Chio­di­ni.

Chi siamo
LUCA PELLEGRINI – regista

Roma­no, lau­rea­to in Let­te­re e diplo­ma­to sce­neg­gia­to­re al Cen­tro Spe­ri­men­ta­le di Cine­ma­to­gra­fia in Roma, è sta­to assi­sten­te alla regia di Lilia­na Cava­ni (Dove sie­te? Io sono qui, 1992) e let­to­re di sce­neg­gia­tu­re per Ste­fa­no Muna­fò (Rai-Cine­ma­fic­tion), pri­ma di dedi­car­si pre­va­len­te­men­te alla scrit­tu­ra. Ha scrit­to per la soap-ope­ra Un posto al sole (1999), Vive­re (2000) e Cen­to­ve­tri­ne (dal 2001 sino al 2014). Ha sce­neg­gia­to diver­si cor­to­me­trag­gi (tra cui Salo­mé, di Filip­po Sol­di, con Anto­nel­la Elia e Rober­to Alpi (2007) e Pri­ma del­la fuci­la­zio­ne, di Sal­va­to­re Mereu). Ha fat­to incur­sio­ni in tea­tro, con la com­me­dia Mi hai aper­to il cuo­re con un pie­de di por­co, scrit­ta con M. Aba­tan­tuo­no e M. T. Ven­dit­ti (Tea­tro Bran­cac­ci­no — ex Mor­ga­na — di Roma, 2005) e in radio, col pro­gram­ma Chi è nor­ma­le alzi la mano (2013), tra­smes­so su 11Radio e incen­tra­to sul tema del­le discri­mi­na­zio­ni. Come regi­sta sta com­ple­tan­do il docu­men­ta­rio Esse­re Divi­na (2016). Ha pub­bli­ca­to per la casa edi­tri­ce L’Erudita il roman­zo Il cuo­re sem­pre (2016).

Maria Tere­sa Ven­dit­ti - sce­neg­gia­tri­ce, regi­sta tea­tra­le

Si lau­rea in Let­te­re con una tesi dal tito­lo: “Sce­neg­gia­to­ri: auto­ri per con­to ter­zi?”, rela­to­re Gui­do Ari­star­co. Fre­quen­ta il bien­nio ‘94/96 al Cen­tro Spe­ri­men­ta­le di Cine­ma­to­gra­fia diplo­man­do­si al cor­so di Sce­neg­gia­tu­ra.

Lavo­ra in TV dal ‘98 (“Vive­re”, “Cen­to­ve­tri­ne”, “Le tre rose di Eva”,“Sacrificio d’amore”).

Per il tea­tro scri­ve e met­te in sce­na “Dol­ce vene­re di rim­mel”, pre­mio “Dram­ma­tur­gia emer­gen­te” e nume­ro­se com­me­die tra cui il mono­lo­go “Pre­zio­sa” in sce­na al tea­tro Testac­cio di Roma.  E’ co-autri­ce del docu­men­ta­rio “Sui­ci­dio Ita­lia”, Glo­bo d’oro 2013.

Per il cine­ma ha scrit­to con A. di Pie­tro e V. Gad­di  il lun­go­me­trag­gio “Tut­te lo voglio­no” con Enri­co Bri­gna­no e Vanes­sa Incon­tra­da.

MARINA KISSOPOULOS – diret­to­re del­la foto­gra­fia

Si diplo­ma in dire­zio­ne del­la foto­gra­fia al CSC di Roma nel 1996, sot­to la gui­da di Giu­sep­pe Rotun­no. Ini­zia la sua car­rie­ra pro­fes­sio­na­le lavo­ran­do nel repar­to ope­ra­to­ri per diver­se pro­du­zio­ni cine­ma­to­gra­fi­che e tele­vi­si­ve. Dal 2009 ope­ra come diret­tri­ce del­la foto­gra­fia in pro­get­ti cine­ma­to­gra­fi­ci, tele­vi­si­vi e spot pub­bli­ci­ta­ri per la Rai e diver­se case di pro­du­zio­ne. For­ma­ta­si con la ripre­sa in pel­li­co­la, si aggior­na costan­te­men­te sul mer­ca­to del digi­ta­le, sul­le prin­ci­pa­li mac­chi­ne di rife­ri­men­to di quel mer­ca­to (Arri Ale­xa , Red Epic, Black Magic) e sul­le poten­zia­li­tà che que­ste offro­no nel­la post-pro­du­zio­ne e negli effet­ti visi­vi.

ALESSANDRO ROSINI – foni­co e ope­ra­to­re

Nato ad Addis Abe­ba nell’Ottobre del 1981, vive a Roma dal 1983. Ha con­se­gui­to stu­di di Arte e scien­ze del­lo Spet­ta­co­lo alla Sapien­za di Roma e lavo­ra come Video­ma­ker free­lan­cer dal 2007 con la pri­ma espe­rien­za alla TVE (Tele­vi­sión Españo­la). Nel 2013 ha col­la­bo­ra­to — da ope­ra­to­re e assi­sten­te ope­ra­to­re — alla rea­liz­za­zio­ne di diver­si docu­men­ta­ri, cor­to­me­trag­gi e web-serie, come “Recuiem” regia di Valen­ti­na Car­ne­lut­ti e “Pir­ru­la Pir­ru­la”, regia di Andrés Arce Mal­do­na­do. Come ope­ra­to­re e foni­co ha lavo­ra­to per il docu­men­ta­rio “Diva Divi­na” (2014) e per il “Docu­men­ta­rio del Cine­ma Ita­lia­no degli anni ’70”, com­mis­sio­na­to dall’Università di Brighton (2014). Dal 2015 lavo­ra pres­so EBU (Euro­vi­sion Broa­d­ca­st Union) in qua­li­tà di Mul­ti­me­dia Tech­ni­cian.

Ales­san­dro Tar­ta­glia Pol­ci­ni – pro­du­zio­ne ese­cu­ti­va

Ales­san­dro Tar­ta­glia Pol­ci­ni nasce come atto­re di pro­sa diplo­ma­to alla “Sca­let­ta”, allo­ra diret­ta da G. Man­za­ri e G. Dio­ta­iu­ti. Si lau­rea in Scien­ze del­le Arti del­la Musi­ca e del­lo Spet­ta­co­lo (DAMS) con una spe­cia­liz­za­zio­ne in Cine­ma, Tele­vi­sio­ne e Pro­du­zio­ne Mul­ti­me­dia­le. Ha con­se­gui­to un master in legi­sla­zio­ne e nor­ma­ti­va edi­to­ria­le e uno in gestio­ne del­la pro­du­zio­ne cine­ma­to­gra­fi­ca e tele­vi­si­va. E’ oggi pro­dut­to­re cine­ma­to­gra­fi­co. Ha pro­dot­to lun­go­me­trag­gi e docu­men­ta­ri, tra que­sti “Sui­ci­dio Ita­lia”, vin­ci­to­re di nume­ro­si pre­mi tra cui il Glo­bo d’Oro. E’ inol­tre docen­te di cine­ma e respon­sa­bi­le nazio­na­le del­la for­ma­zio­ne per AGPCI. Per Own Air è Exe­cu­ti­ve Pro­du­cer e Sales Mana­ger. Gior­na­li­sta.

ROBERTA ARCANGELI – pro­du­zio­ne ese­cu­ti­va

Libe­ra pro­fes­sio­ni­sta Social Media Mar­ke­ting & Comu­ni­ca­zio­ne. Appas­sio­na­ta di cine­ma ed esper­ta in orga­niz­za­zio­ne e ammi­ni­stra­zio­ne, è socia dell’Ass.ne Cul­tu­ra­le Tic­to ed è sta­ta Diret­tri­ce del­la Foto­gra­fia per il docu­men­ta­rio vin­ci­to­re del Glo­bo d’Oro “Sui­ci­dio Ita­lia”.

Orga­niz­za­tri­ce gene­ra­le per il video­clip “Angel with a bro­ken wings” gira­to fra Rimi­ni, Gub­bio e Cese­na, pro­du­zio­ne italo/canadese. Attual­men­te sta col­la­bo­ran­do per la comu­ni­ca­zio­ne social media e web del docu­men­ta­rio Diva Divi­na.

 

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