Marino, Remo Pisani (FI) fa un’analisi del voto marinese e di quello che succederà

Marino, Remo Pisani (FI) fa un’analisi del voto marinese e di quello che succederà

15/06/2016 0 Di puntoacapo

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Remo Pisani

Remo Pisani

Mari­no Anno Domi­ni 2016: Una #eLezion­eStor­i­ca, ovvero il “Sidereus Nun­cius  Mari­nese e Glob­ale”.

“Il 12 mar­zo 1610 Galileo Galilei, fino a quel momen­to noto soprat­tut­to per la sua com­pe­ten­za nel­la costruzioni di lenti molto poten­ti, dà alle stampe 550 copie di un testo piut­tosto breve, scrit­to nel giro di poche set­ti­mane anco­ra pri­ma di aver­le ter­mi­nate, comu­ni­ca al mon­do le osser­vazioni com­piute con il suo can­noc­chiale. I risul­tati sono sbalordi­tivi : la Luna non è lis­cia e com­pos­ta di mate­ria celeste, ma rugosa, con mon­tagne, avval­la­men­ti  e cra­teri. E Giove ha quat­tro lune, che Galilei bat­tez­za “Astri Medi­cei”, in onore di Cosi­mo il dè  Medici, cui l’opera viene ded­i­ca­ta. Le quat­tro lune ruotano intorno, al piane­ta , non è det­to  quin­di che l’ipotesi di Coper­ni­co , che la Ter­ra giri intorno al Sole sia soltan­to una biz­zaria matem­at­i­ca. Queste bre­vi con­sid­er­azioni  di Galileo seg­narono l’inizio del­la moder­nità”.

Mi sono per­me­s­so di intro­durre l’analisi del voto mari­nese con la pre­mes­sa del Sidereus Nun­cius, per­chè evi­den­te­mente il pri­mo turno delle elezioni del giug­no 2016, ha  seg­na­to la fine di quel­lo che è sta­to il bipo­lar­is­mo mari­nese, che si basa­va fon­da­men­tale sul con­fron­to di due for­mazioni e /o aggregazioni politiche, quel­lo del cen­tro-destra e cen­tro-sin­is­tra. Già alle recen­ti  elezioni ammin­is­tra­tive del 2014, si coglie­va l’emergere di ques­ta nuo­va for­mazione polit­i­ca, il movi­men­to cinque stelle, cui gli elet­tori si era­no riv­olti come volon­tà di cam­bi­a­men­to.

Per la pri­ma vol­ta da quan­do a Mari­no si vota con il sis­tema per l’elezione diret­ta del Sin­da­co ovvero il 1996, le for­mazioni politiche facente rifer­i­men­to alla grande famiglia dei moderati, sia sul ver­sante destro che di cen­tro, non andran­no al bal­lot­tag­gio: 1996 Pisani-Per­rone, 2000 Desideri-Per­rone, 2003 Palozzi-Ono­rati, 2006, Palozzi-Coloni, 2011 Pri­mo Turno Palozzi, 2014 Pri­mo Turno Sil­vagni.

Molte sono le spie­gazioni non da ulti­mo ovvi­a­mente i fat­ti giudiziari che han­no por­ta­to allo sciogli­men­to del­la con­sigliatu­ra. Quel­lo che è cer­to molti cit­ta­di­ni si sono astenu­ti dal voto, siamo pas­sati dal 72% dei parte­ci­pan­ti al voto, ovvero 23.828 cit­ta­di­ni recate­si alle urne nel mag­gio 2014, al 64,5% del 2016 Ovvero 21.841. La vec­chia aggregazioni dei moderati che nel 2014 ave­va reg­is­tra­to il 54% dei voti ovvero 12.700 solo due anni fa oggi ne fa reg­is­trare 5700, se a questi aggiunges­si­mo i 1800, voti pre­si dal­la Sab­ri­na Min­ucci, e cir­ca 1300 voti delle due liste ( Bar­toloni per Mari­no Futu­ra e Noi per Mari­no) ora a sin­is­tra ma che per sette anni sono state a destra, non rag­giun­ger­e­mo MAI i 12700 voti, pure som­man­do i 1987 voti dell’astensione, quan­ti sono sta­ti l’aumento degli astenu­ti rispet­to al 2014.

Abbi­amo per­so voti a favore del movi­men­to cinque stelle almeno 2000, ma nel­la realtà sono molto di più tenu­to con­to dei tan­tis­si­mi voti dis­giun­ti, dimostrati dal fat­to che il can­dida­to sin­da­co pen­ta stel­la­to Car­lo Col­iz­za ha pre­so più di 900 voti dal­la lista che lo sostiene

Per quan­to riguar­da Forza Italia è in lin­ea con i risul­tati ottenu­ti a Roma e Provin­cia, dovrem­mo comunque seguire la stra­da del rin­no­va­men­to  intrapre­sa dalle nos­tre Mara Carfagna a Napoli e Maria Stel­la Gelmi­ni a Milano

Avre­mo tem­po come cen­tro destra per appro­fondire questo aspet­to, ma cer­to che è che vi è sta­ta una scol­latu­ra, che va riem­pi­ta, solo tor­nan­do a fare polit­i­ca nel ter­ri­to­rio mari­nese, un abbrac­cio forte al sac­ri­fi­cio politi­co di una per­sona per­bene come Ste­fano Cec­chi, che si è mosso in un con­testo ogget­ti­va­mente impos­si­bile e non per sue colpe.

La crisi sis­tem­i­ca  del­la rap­p­re­sen­tan­za polit­i­ca non è fenom­e­no che riguar­da soltan­to Mari­no, con il bal­lot­tag­gio tra il can­dida­to del Movi­men­to dei Cinque Stelle  Car­lo Col­iz­za e l’effimera aggregazione di Cen­tro Sin­is­tra del­la Di Giulio,a Napoli si con­fronta il “maisaniel­lo” gius­tizial­ista De Mag­istris con il can­dida­to di Cen­tro Destra Let­tieri, a Roma la Vir­ginia Rag­gi con Giac­chet­ti, a Tori­no il vec­chio espo­nente del PCI Fassi­no con la can­di­da­ta Cinque Stelle Appendi­no, solo a Milano un con­fron­to tra il “tradizionale” Cen­tro Sin­is­tra di Sala e il “tradizionale”Centro Destra di Parisi, nel cam­po dove forse si giocherà il futuro del­la par­ti­ta nazionale, tra le pos­si­bil­ità di ricom­po­sizione del cam­po mod­er­a­to e con­ser­va­tore e forse la scon­fit­ta di Ren­zi.

La Ter­ra gira ed il mon­do cam­bia a Mari­no, in Italia ma anche nel resto del Mon­do. Il 4 Novem­bre si voterà negli USA si con­fron­ter­an­no un can­dida­to anti­estab­lish­ment nel cam­po repub­bli­cano Don­ald Trump e l’algida espo­nente dei poteri for­ti Hillary Clin­ton, inde­boli­ta dal­la caparbia resisten­za social­ista di Bernie Sanders, il 23 giug­no si voterà  in Gran Bre­tagna  il ref­er­en­dum per la Brex­it, ovvero sul­la per­ma­nen­za del­la Gran Bre­tagna nell’unione euro­pea, sostenu­to dall’UKIP di Nigel Farage e dall’ex Sin­da­co londi­nese con­ser­va­tore Boris John­son, il 26 giug­no si voterà nuo­va­mente in Spagna dopo che si era vota­to all’inizio dell’anno sen­za però che nes­suna delle for­mazioni politiche elette sia sta­ta in gra­do di for­mare un gov­er­no e dove anche qui for­mazioni politiche nuove si sono  forte­mente affer­mate, sul­lo sfon­do di una pos­si­bile seces­sione del­la Regione Cata­lana, sen­za con­tare il risul­ta­to delle recen­ti ammin­is­tra­tive tedesche, il risul­ta­to delle elezioni nei Pae­si dell’Est Europa. Tut­to quel­lo che pri­ma del­la grande reces­sione eco­nom­i­ca del 2008, era dato per scon­ta­to, sta venen­do giù.

Il filoso­fo Orte­ga Y Gas­set più di cen­to anni fa scrisse un famoso libro “ La ribel­lione delle masse”. Quan­do Orte­ga par­la di mas­sa non intende la classe opera­ia, ma  l’uo­mo medio. Quel­la che sti­amo assis­ten­do è una ribel­lione dell’uomo medio, con­tro i dik­tat del politi­ca­mente cor­ret­to di Oba­ma, negli USA, che par­la di lim­i­tazione delle armi per spie­gare l’attacco islamista nei locali Gay di Orlan­do in Flori­da, che si riconosce in Don­ald Trump ma anche sul ver­sante oppos­to di Bernie Sanders con­tro lo strapotere di Wall Street e del­la sua can­di­da­ta Clin­ton, è la riv­ol­ta del ceto medio bri­tan­ni­co che vuole uscire dall’Unione Euro­pea e di tut­ti i cit­ta­di­ni europei che si riv­ol­go­no ver­so nuove for­mazioni politiche per con­trastare la Tec­nocrazia di un’  Europa, ormai lon­tana dagli antichi ide­ali politi­ci dei suoi Padri fonda­tori, di un’Europa divenu­ta matrigna per i suoi cit­ta­di­ni , uti­liz­zan­do la felice espres­sione di Leop­ar­di di cui  pro­prio oggi 14 giug­no ricorre l’anniversario del­la  morte.

il 19 giug­no ci sarà al sec­on­do turno di bal­lot­tag­gio, per­sonal­mente e cul­tural­mente non mi sen­to di dare indi­cazioni, perche  sarei irrispet­toso di chi ha vota­to la lista di Forza Italia ed ai quali va il mio per­son­ale ringrazi­a­men­to.

Vi dico sola­mente  votate in totale autono­mia cosi come avete fat­to al pri­mo turno scegli­ete il meglio per il nos­tro paese, noi stare­mo in con­siglio per la tutela del­la vos­tra idea di democrazia,libera, e  scevra da ogni con­dizion­a­men­to.

 Avv. Remo Pisani

Coor­di­na­tore di Forza Italia Mari­no

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