GENZANO, FLAVIO GABBARINI: “ECCO COSA FAREMO PER LO SVILUPPO E LA SOSTENIBILITA’” Completamento dei lavori…
Genzano, Giancarlo Pesoli sul ballottaggio: “Con Flavio Gabbarini per garantire stabilità, competenza, trasparenza e onestà”
13/06/2016Questo articolo è stato letto 3586 volte!
Genzano, Giancarlo Pesoli sul ballottaggio: “Con Flavio Gabbarini per garantire stabilità, competenza, trasparenza e onestà”
“È per me inconsueto utilizzare lo strumento telematico per comunicare con i cittadini di Genzano, ma il risultato delle elezioni amministrative del 5 giugno mi ha spinto a fare alcune considerazioni e riflessioni di ordine generale. Lo faccio sia come appartenente al PD, che si riconferma il primo partito di Genzano, sia come cittadino, orgoglioso della nostra bella città che ho avuto il privilegio e l’onore di guidare come Sindaco ininterrottamente dal 1997 al 2006. Mi preme ribadire, a scanso di interpretazioni malevoli, che non ho alcuna velleità prospettica e porto questo contributo esclusivamente per l’amore e il bene che nutro per la nostra città, che è ricca di storia, di battaglie politiche, economiche e culturali, di scelte finalizzate al costante miglioramento delle condizioni di vita dei nostri concittadini. Ed è a mio avviso importante sottolineare come la crescita della nostra città nel corso degli anni sia avvenuta grazie all’impegno costante dei vari amministratori che hanno fatto della trasparenza e dell’onestà le precondizioni fondamentali per governare. A chi utilizza lo slogan “onestà, onestà” mi permetto di dire che noi a Genzano non abbiamo nulla da imparare. E siamo stati per questo un esempio per i Comuni vicini e anche per la Magistratura.
Le elezioni del 5 giugno hanno sancito che si dovrà andare al ballottaggio tra il sindaco uscente Flavio Gabbarini e il candidato del Movimento 5 stelle con uno scarto tra i due di circa 20 punti percentuali. La campagna elettorale, al di là dei toni accesi da parte di qualcuno, si è svolta in un clima di rispetto e confronto civile, come sempre è avvenuto nel nostro Comune. La parola utilizzata ripetutamente è stata “rinnovamento”: è un’esigenza legittima e che mi trova perfettamente d’accordo, ma ciò che si è verificato in questa tornata elettorale nella quale dei ben 16 possibili consiglieri 13 sono di nuova nomina, con diverse giovani donne, corrisponde o no ad un concreto rinnovamento? Io credo di sì, è stato un buon segnale. Così come sono convinto che questa condizione possa rappresentare un percorso sul quale poter lavorare per favorire prospettive di un ricambio generazionale sia politico che amministrativo. Ma il rinnovamento si costruisce formando le classi dirigenti attraverso l’impegno dei soggetti, acquisendo esperienza sul campo e soprattutto motivati da una forte passione per la propria comunità. Sono convinto che tutti amiamo la nostra città e vogliamo impegnarci per renderla sempre più bella e accogliente. Ma è d’obbligo la domanda: può un comune come Genzano essere governato dai grillini? Giovani rispettabili ma che secondo me non possono garantire quella esperienza e competenza, condizioni necessarie e indispensabili per il suo governo.
Lo dico con la grande convinzione e determinazione che deriva dalla mia esperienza personale, consapevole che, soprattutto in questa fase di difficoltà economica dei Comuni, è necessario garantire stabilità e competenza. Non possiamo permetterci di firmare cambiali in bianco o di fare salti nel buio.
Ritengo che i genzanesi sapranno far prevalere la ragione degli interessi generali della città e garantire con Flavio Gabbarini al governo del nostro comune stabilità, competenza, trasparenza, onestà e lo sviluppo del processo di rinnovamento in atto”.
Related Images:
La Redazione delle testate Punto a Capo è composta da volontari che collaborano ad un progetto di condivisione delle informazioni indipendente. La maggior parte dei collaboratori sono pubblicisti, giornalisti, addetti stampa, ma ci sono anche collaboratori alle prime armi che iniziano ad approcciarsi al mestiere in un ambiente libero e senza padroni, il cui principio è dal lontano 1989 di essere la voce di chi voce non ha.