Marino, intervista a Mirko Laurenti: che fine ha fatto SEL, perché la Di Giulio, perché Bartoloni

Marino, intervista a Mirko Laurenti: che fine ha fatto SEL, perché la Di Giulio, perché Bartoloni

18/05/2016 0 Di puntoacapo

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Mirko Laurenti

Mirko Lau­ren­ti

Mirko Laurenti, Segretario di SEL, spiega in un’intervista esclusiva la decisione di appoggiare Eleonora Di Giulio come candidato a Sindaco di Marino, la presenza discussa della lista di Gianfranco Bartoloni nella coalizione e la decisione di accorpare le liste. 

Il cen­trosin­is­tra alla fine ha chiu­so su Eleono­ra Di Giulio dopo un lun­go per­cor­so, anche travaglia­to, e non sen­za polemiche interne ed esterne. S u questo risul­ta­to SEL si è molto spe­sa…

Il nos­tro lavoro parte da lon­tano. Già dal­la scor­sa cam­pagna elet­torale, con il sosteg­no pieno a Eleono­ra come can­dida­to Sin­da­co, abbi­amo get­ta­to le basi per arrivare a questo risul­ta­to.

Avere il cen­trosin­is­tra allarga­to e qua­si tut­to com­pat­to a sosteg­no di Eleono­ra Di Giulio era uno degli obbi­et­tivi che ci ponem­mo con mol­ta ambizione già nel 2014 con la nasci­ta dell’Unione di Cen­tro Sin­is­tra e sul quale per­sonal­mente e come por­tav­oce di SEL di Mari­no, ho con­tin­u­a­to a lavo­rare sen­za sos­ta, assieme a tut­to il mio Par­ti­to.

Per questo mi sen­to di pot­er dire che quel­lo che abbi­amo davan­ti oggi è un risul­ta­to cred­i­bile e soli­do e che può ambire sul serio a gov­ernare questo nos­tro ter­ri­to­rio riparan­do agli enor­mi dan­ni che dod­i­ci anni di Destra sfascista e clien­te­lare han­no prodot­to.

Non sarà facile, ma ques­ta è l’occasione vera per rilan­cia­re davvero la Polit­i­ca e le capac­ità di un nuo­vo Cen­tro Sin­is­tra di Gov­er­no anche a Mari­no. Con la “bar­ra” chiara­mente sposta­ta a Sin­is­tra, pro­prio gra­zie al gran lavoro svolto in questi due anni da SEL all’interno dell’Unione di Cen­tro Sin­is­tra.

Appun­to, che bilan­cio politi­co può fare di questi due anni di attiv­ità polit­i­ca come Unione di Cen­tro Sin­is­tra, in con­siglio e fuori di esso?

Beh, il lavoro dei due con­siglieri elet­ti, Eleono­ra Di Giulio e Enri­co Iozzi è sta­to impeg­na­ti­vo, essendo all’opposizione di una delle peg­giori Giunte di Destra del Paese, ma è sta­to molto pro­dut­ti­vo sia dal pun­to di vista politi­co che, sec­on­do me, dal pun­to di vista ammin­is­tra­ti­vo: per quel che con­cerne l’aspetto politi­co sono sta­ti anni nei quali abbi­amo, tut­ti insieme (com­pren­den­do quin­di tutte le com­po­nen­ti che han­no fat­to parte di UCS dal 2014), dimostra­to con i fat­ti e le inizia­tive, in Con­siglio e fuori di esso, che final­mente esiste­va nel cen­trosin­is­tra mari­nese un sogget­to politi­co nuo­vo e “di Sin­is­tra” aper­to al dial­o­go costrut­ti­vo.

Dal pun­to di vista dell’azione ammin­is­tra­ti­va abbi­amo avu­to l’indubbio mer­i­to, con i nos­tri due elet­ti in Con­siglio comu­nale, di atti­vare davvero ciò che da anni non esiste­va più, cioè una fat­ti­va pro­pos­ta di col­lab­o­razione tra le diverse oppo­sizioni alla Giun­ta Sil­vagni.

Da questo “agire”, e dall’instancabile sosteg­no mio per­son­ale e di tut­ta SEL dal di fuori del Con­siglio comu­nale, sono uscite alcune delle denunce pub­bliche che han­no por­ta­to a degli appro­fondi­men­ti su cui gli inquiren­ti e la Corte dei Con­ti sono tutt’oggi al lavoro.

Per questo riten­go che il bilan­cio politi­co del lavoro di tut­ta l’UCS den­tro e fuori il Con­siglio Comu­nale, anche come “cerniera” indis­pens­abile tra le diverse oppo­sizioni, sia sta­to e sia tut­to­ra decisa­mente pos­i­ti­vo e di qual­ità per Mari­no.

Però SEL non com­pare con una sua lista, ma insieme ad altre due. Per­ché ques­ta scelta?

SEL Mari­no è viva e pre­sente in maniera dinam­i­ca e politi­ca­mente indis­pens­abile den­tro Unione Cen­tro Sin­is­tra. Ne è una delle spine dor­sali. Come SEL abbi­amo scel­to di con­fluire in maniera decisa e totale, per questo appun­ta­men­to ammin­is­tra­ti­vo comu­nale, den­tro la lista UCS assieme ad altre forze e per­son­al­ità civiche.

Ci siamo con le nos­tre carat­ter­is­tiche di sogget­to politi­co mar­cata­mente di Sin­is­tra e alter­na­ti­vo alle logiche del “Par­ti­to del­la Nazione”, ma con­sapevoli che sen­za con­fron­to costrut­ti­vo e alleanze pro­gram­matiche chiare non si va da nes­suna parte.

Sen­za l’unità di tut­to il Cen­tro Sin­is­tra, nes­suno avrà la pos­si­bil­ità di arrivare a Gov­ernare questo nos­tro dis­as­tra­to Comune. Non ce l’avrà SEL, non ce l’avrà l’UCS, non ce l’avrà il PD.

Solo insieme, su basi rin­no­vate, avre­mo una chance. SEL Mari­no sta den­tro tut­to questo, con l’obbiettivo di Gov­ernare, assieme a Eleono­ra Di Giulio e tut­to il CSX, Palaz­zo Colon­na.

Veni­amo ai pun­ti dolen­ti. Ha sus­ci­ta­to non poche polemiche ed attac­chi la pre­sen­za nel­la vos­tra coal­izione delle liste di Gian­fran­co Bar­toloni, già asses­sore e com­po­nente del cen­trode­stra mari­ne­sa al fian­co pri­ma di Palozzi e poi di Sil­vagni. Il fat­to, poi, che rico­prisse pro­prio il ruo­lo di Asses­sore all’Ur­ban­is­ti­ca con in cor­so la vicen­da del Divi­no Amore e del­la cosid­det­ta ‘Mari­no 2’ non pote­va cer­to pas­sare inosser­va­to. Non è una con­trad­dizione con la posizione ambi­en­tal­ista che avete sem­pre sostenu­to?

Può sem­brare, ad una occhi­a­ta super­fi­ciale. Ma non è così. Uno dei nos­tri alleati è infat­ti la lista Bar­toloni, è vero. È una allean­za che ha come base una chiara e pub­bli­ca pre­sa di dis­tan­za, da parte di Bar­toloni stes­so, che non è nem­meno in lista come con­sigliere comu­nale, e di chi con lui ha parte­ci­pa­to alla sci­agu­ra­ta espe­rien­za del­la Giun­ta Sil­vagni, da quel peri­o­do ammin­is­tra­ti­vo.

Quel­la lista e quelle per­sone han­no nel loro pas­sato una chiara tradizione di apparte­nen­za al cen­trosin­is­tra e oggi han­no pub­bli­ca­mente riconosci­u­to di aver fat­to un errore alle­an­dosi con quei “moderati” che poi moderati non lo sono sta­ti per niente.

Per questo da parte loro c’è sta­to più di un pas­so indi­etro, oltre alla pub­bli­ca sot­to­scrizione di un pro­gram­ma limp­i­da­mente di Cen­tro Sin­is­tra quale è quel­lo rap­p­re­sen­ta­to dal­la nos­tra coal­izione e dal nos­tro can­dida­to Sin­da­co. Un pro­gram­ma nel quale è scrit­to con chiarez­za, ad esem­pio, che, sull’urbanistica bisogna: “ridurre al min­i­mo il con­sumo di suolo…..e fer­mare nuove lot­tiz­zazioni non gius­tifi­cate dall’incremento demografi­co. Tute­lare, vin­colan­dole in modo defin­i­ti­vo, le aree di pre­gio arche­o­logi­co, ambi­en­tale, agri­co­lo proce­den­do anche attra­ver­so l’uso di adeguate vari­anti di sal­va­guardia.

E, in par­ti­co­lare: “nelle aree del Divi­no Amore, Mugillae, Maz­za­m­agna, con­sid­er­a­to che il potere di piani­fi­cazione in mate­ria urban­is­ti­ca appar­tiene, in via prin­cip­i­ale al Comune, si pro­ced­erà a val­oriz­zare il par­ti­co­lare pre­gio delle zone attra­ver­so inter­ven­ti di riqual­i­fi­cazione che ter­ran­no con­to del­la sua natu­ra agri­t­ur­is­ti­ca, stori­co — arche­o­log­i­ca e ambi­en­tale.”

Posizioni chiare e inequiv­o­ca­bil­mente diverse da quelle che furono di Palozzi e di Sil­vagni. E’ così sull’urbanistica come è così sul­la ges­tione dei rifiu­ti (avvio deciso del “por­ta a por­ta” e del­la rac­col­ta dif­feren­zi­a­ta spin­ta), per quel che riguar­da il con­trol­lo e la trasparen­za degli appalti e del­la spe­sa pub­bli­ca, o per la nec­es­saria rior­ga­niz­zazione del­la Mul­ti­servizi.

Posizioni politiche di ind­i­riz­zo con­di­vise da tut­ti i par­ti­ti e le liste che sosten­gono oggi Eleono­ra Di Giulio e delle quali è garante in prim­is Eleono­ra stes­sa in quan­to can­di­da­ta Sin­da­co di Mari­no. Quin­di, nes­suna con­trad­dizione, solo buon sen­so e dial­o­go basato su impeg­ni chiari, pre­si pub­bli­ca­mente con i cit­ta­di­ni.

Tra gli altri can­di­dati a Sin­da­co, ne ritenete uno più temi­bile? Chi o  cosa bisogna temere in un momen­to del­i­ca­to come questo?

Dopo l’intervento del­la Mag­i­s­tratu­ra che ha por­ta­to all’arresto di un Sin­da­co e con le indagi­ni anco­ra in cor­so, pen­so che l’avversario prin­ci­pale sia per tut­ti la sfidu­cia dei cit­ta­di­ni.

La mala ges­tione di questi ulti­mi dod­i­ci anni di Destra al gov­er­no di Mari­no ha las­ci­a­to seg­ni pro­fon­di in tut­to il tes­su­to sociale ed eco­nom­i­co del nos­tro Comune. Ed è nor­male che sia aumen­ta­ta la sfidu­cia dei cit­ta­di­ni.

Questo è sec­on­do me l’avversario più peri­coloso. Per­ché rischia di las­cia­re spazio al qualun­quis­mo più becero che porterebbe a risposte di “pan­cia” buone forse per i pri­mi 2–3 mesi dopo il voto. Poi ne pagherem­mo tut­ti, cit­ta­di­ni e ter­ri­to­rio, un prez­zo salatis­si­mo.

Dopo questi anni di sfas­cio totale deter­mi­na­to dalle destre, Mari­no meri­ta di avere una boc­ca­ta d’aria vera. Meri­ta una pos­si­bil­ità di ripresa e di rilan­cio che, sono sicuro, solo questo Cen­tro Sin­is­tra e solo la nos­tra can­di­da­ta Sin­da­co, Eleono­ra Di Giulio, con le sue indub­bie com­pe­ten­ze ammin­is­tra­tive, può garan­tire. Meri­ti­amo fidu­cia. I mari­ne­si lo stan­no capen­do.

 

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