Marino: incontro tra Gabbianelli e Aversa (Pdci) e Vittorio Nocenzi

Marino: incontro tra Gabbianelli e Aversa (Pdci) e Vittorio Nocenzi

05/05/2016 1 Di Redazione

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vitnocMARINO/GENZANO di ROMA. INCONTRO (cul­tu­ra­le e poli­ti­co) TRA VITTORIO NOCENZI (Ban­co)  E MATTEO GABBIANELLI (Kutso).

E’ sem­pre un pia­ce­re immen­so  l’incontro con que­sto masto­don­te del­la cul­tu­ra castel­la­na, ita­lia­na e inter­na­zio­na­le. Un uomo curio­so che se non lo aves­si di fron­te non lo imma­gi­ne­re­sti come un “adul­to sag­gio”, ma come un ragaz­zo che vuo­le anco­ra sco­pri­re e tro­va­re mil­le rispo­ste a nuo­ve mil­le doman­de che si pos­so­no affac­cia­re alle per­so­ne che vivo­no.

Vit­to­rio Nocen­zi, del Ban­co, in splen­di­da for­ma, dopo lo “scher­zet­to” del­la scor­sa esta­te è alle pre­se col mar­chin­ge­gno di comu­ni­ca­zio­ne por­ta­ti­le e fis­sa appun­ta­men­ti e sca­den­ze ora­rie e set­ti­ma­na­li. Ci acco­glie, pri­ma di giun­ge­re a stu­dio, a Gen­za­no, nel modo che gli è più con­so­no: ori­gi­na­le. Sta­va cam­mi­nan­do per l’olmata in pia­no, bene, “non aspet­ta­te­mi a stu­dio, veni­te qui a cam­mi­na­re. Que­sto è un ango­lo deli­zio­so di Gen­za­no” e ci mostra con tut­ta la for­za del­la appar­te­nen­za a quel­la fisi­ci­tà fat­ta di cose e per­so­ne, non appe­na lo rag­giun­gia­mo, Mat­teo Gab­bia­nel­li dei Kutso ed io, pro­prio lì dove ci ha det­to.

Ora è dram­ma­ti­ca­men­te alle pre­se con un pro­ble­ma non da poco, ci con­fi­da: “la socie­tà attua­le, in par­ti­co­la­re quel­la ita­lia­na, è spro­fon­da­ta in modo scon­cer­tan­te nel­la medio­cri­tà. Sia nel­la quo­ti­dia­ni­tà che nei gran­di appun­ta­men­ti. Sia nel­la vita del­le per­so­ne, gior­no per gior­no, che nel­la vita di chi ha respon­sa­bi­li­tà eco­no­mi­che, di comu­ni­ca­zio­ne, di gover­no”. Insom­ma, un cruc­cio, che non è dav­ve­ro risol­vi­bi­le in una riu­nio­ne o in un prov­ve­di­men­to.

Infat­ti, Vit­to­rio, illu­stra a Mat­teo uno dei car­di­ni di cui egli cer­ca con­ti­nua­men­te di indi­vi­dua­re nel­le per­so­ne con cui ha a che fare: l’affidabilità e l’intelligenza. Dice il fon­da­to­re-lea­der del Ban­co che “l’intelligenza può con­sen­tir­ci di usci­re fuo­ri da tut­ta que­sta palu­de. Ma che da sola for­se non è suf­fi­cien­te, in quan­to è l’affidabilità che testi­mo­nia la pos­si­bi­li­tà di con­ti­nua­re nel tem­po e di ripro­por­re le respon­sa­bi­li­tà da met­te­re a frut­to”. Fac­cio nota­re che, come ave­va­mo azzar­da­to nel chie­de­re a Mat­teo di can­di­dar­si nel­la lista comu­ni­sta per le ammi­ni­stra­ti­ve di Mari­no, c’è una sor­ta di paral­le­lo tra quan­to fece il gio­va­ne Nocen­zi can­di­da­to indi­pen­den­te nel PCI negli anni set­tan­ta, ed oggi il gio­va­ne Gab­bia­nel­li can­di­da­to indi­pen­den­te (e per di più capo­li­sta) nel­la lista PCdI.

Que­sta sor­ta di “pas­sag­gio del testi­mo­ne c’è”, ma non pri­ma, per l’informatissimo Vit­to­rio che anche da die­ci chi­lo­me­tri di distan­za, segue pres­so­chè quo­ti­dia­na­men­te il dive­ni­re del­le cose mari­ne­si, non pri­ma di ave­re una rap­pre­sen­ta­zio­ne sul­la situa­zio­ne del­la sini­stra e del cen­tro­si­ni­stra oggi (spe­cie dopo arre­sti e mal­go­ver­no del­la destra).

Il lea­der dei Kutso gli moti­va dal pro­prio pun­to di vista come “l’impegno, il pro­va­re a fare in con­cre­to, è un giu­sto tri­bu­to che ogni cit­ta­di­no, in spe­cie se ha idee, qual­co­sa da dire, qual­che cosa da far vale­re, deve alla socie­tà e alla comu­ni­tà in cui vive.- Espo­ne, Mat­teo Gab­bia­nel­li, pres­sa­to da Vit­to­rio – La vicen­da del Pala­ghiac­cio, la que­stio­ne del­le atti­vi­tà cul­tu­ra­li, degli spa­zi col­let­ti­vi per una cre­sci­ta del­le nuo­ve gene­ra­zio­ni fat­ta di rela­zio­ni, di emo­zio­ni, di cul­tu­ra, di inter­scam­bio e mai di soli­tu­di­ne. I valo­ri, il non ricer­ca­re la sop­pres­sio­ne del­le aspi­ra­zio­ni degli altri, ma, in posi­ti­vo, mostra­re la pro­pria valen­za, sono que­ste le spin­te, che anche nel­la poli­ti­ca, anche nel­la ammi­ni­stra­zio­ne, pos­so­no tro­va­re modo di inter­pre­ta­zio­ne e con­cre­tiz­za­zio­ne”.

Vit­to­rio annui­sce, ma vuo­le sape­re se può espri­me­re real­men­te un moto di libe­ra­zio­ne. Appro­fon­dia­mo e dopo un po’ è dispo­sto a dichia­ra­re: “Final­men­te! Esul­ta col suo vocio­ne. Dav­ve­ro sie­te riu­sci­ti (maga­ri con qual­che pic­co­la incom­pren­si­bi­le ecce­zio­ne) a riu­ni­re il cen­tro e la sini­stra! Un cen­tro­si­ni­stra ampio, era­no anni che Mari­no ave­va biso­gno di que­sto. Ricor­do per­fet­ta­men­te le ana­li­si e i ten­ta­ti­vi di inter­pre­ta­zio­ne del­le divi­sio­ni con cui Mir­ko Lau­ren­ti e Mau­ri­zio Aver­sa mi han­no tem­pe­sta­to alla ricer­ca di un comu­ne sen­ti­re per cer­ca­re vie d’uscita. Ora – aggiun­ge Nocen­zi – mi dite, e non ho ragio­ne di dubi­ta­re, che gra­zie alle volon­tà poli­ti­che che con­ver­go­no; e gra­zie a que­sta can­di­da­ta di spec­chia­ta mora­li­tà, di sicu­ra pro­ve­nien­za poli­ti­co-socia­le, e di accla­ra­ta capa­ci­tà pro­fes­sio­na­le, qua­le è Eleo­no­ra Di Giu­lio, sie­te ben posi­zio­na­ti in cam­po, pron­ti a pren­de­re la gui­da del­la cit­tà. Sono feli­ce, per i mari­ne­si, e per il vostro per­cor­so. Dav­ve­ro un sin­ce­ro “in boc­ca al lupo”, a voi tut­ti e a Mat­teo affin­chè pos­sa dimo­stra­re che ci si può ele­va­re con­cre­ta­men­te dal­le neb­bie che tal­vol­ta ci som­mer­go­no nel­le medio­cri­tà dif­fu­se”.

Impe­gni per il futu­ro? Con Vit­to­rio è così: non sca­den­ze pro­gram­ma­te ma infi­ni­to amo­re per la sua Mari­no. Input per Mat­teo? Sicu­ra­men­te uno: pro­va­ci Mat­teo! E per Eleo­no­ra? Ha le carat­te­ri­sti­che e la squa­dra giu­sta per atti­va­re un rina­sci­men­to mari­ne­se. A 44 anni dall’uscita del “Sal­va­da­na­io”, il ragaz­zo rock/prog è più viva­ce che mai.

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