MINTURNO; STEFANELLI, “RISANARE IL COMUNE PER POTER PENSARE ALL’AMMODERNAMENTO DELLA CITTÀ”

MINTURNO; STEFANELLI, “RISANARE IL COMUNE PER POTER PENSARE ALL’AMMODERNAMENTO DELLA CITTÀ”

12/04/2016 0 Di puntoacapo

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MinturnoSVILUPPO ECONOMICO: STEFANELLI, “RISANARE IL COMUNE PER POTER PENSARE ALL’AMMODERNAMENTO DELLA CITTÀ”

URGENTE CHIUDERE I BUCHI DI BILANCIO DELL’ENTE COMUNALE E INVESTIRE IN NUOVE RISORSE ECONOMICHE

Minturno, 11 aprile 2016 – “Il più grande inves­ti­men­to che pos­si­amo fare nei prossi­mi tre anni è quel­lo sul nos­tro sen­so di respon­s­abil­ità indi­vid­uale e col­let­ti­va. Soltan­to con la col­lab­o­razione fat­ti­va di tut­ta la comu­nità mintur­nese potremo super­are questo momen­to di stal­lo e tornare a immag­inare una cit­tà migliore, che è quel­lo che ci meri­ti­amo”. È il pen­siero di Ger­ar­do Ste­fanel­li, can­dida­to a sin­da­co alle prossime ammin­is­tra­tive mintur­ne­si, in relazione agli ingen­ti buchi di bilan­cio dell’ente comu­nale las­ciati dalle scorse ammin­is­trazioni.
“Gli ammanchi in cui ver­sa il Comune sono frut­to di una cat­ti­va ges­tione che ha ridot­to la cit­tà in una con­dizione di degra­do e regres­sione. Minturno deve rinascere – con­tin­ua Ste­fanel­li – e da sin­da­co cercherò di resti­tuire alla cit­tà la dig­nità che i tor­ti rice­vu­ti han­no svil­i­to e di ren­der­le, nel più breve tem­po pos­si­bile, le con­dizioni di pot­er affrontare il gius­to svilup­po eco­nom­i­co e inno­v­a­ti­vo.”
“A tal fine, nel cor­so dei pri­mi tre anni mi adop­er­erò affinché ven­ga risana­to il bilan­cio e lavor­erò per­ché sia vara­to un forte risana­men­to eco­nom­i­co del­la casa comu­nale sen­za però, ques­ta vol­ta, gravare sulle tasche dei cit­ta­di­ni. È indub­bio – pre­cisa il can­dida­to a Sin­da­co – che un gov­er­no del­la cit­tà che abbia l’intento di non penal­iz­zare la comu­nità dovrà porre in essere azioni con­crete che non siano legate ad alcun favoritismo clien­te­lare a cui purtrop­po, molto spes­so, i mintur­ne­si sono sta­ti sogget­ti. Riten­go che le azioni da intrapren­dere in ques­ta direzione si dovran­no dipanare lun­go due diret­tri­ci: una riv­ol­ta alla riduzione del­la spe­sa cor­rente, l’altra a un aumen­to delle entrate comu­nali. Saran­no queste azioni, a mio avvi­so, a far da volano alla nos­tra cit­tà e inten­do con­cretiz­zarle insieme a quan­ti han­no appog­gia­to il mio prog­et­to di gov­er­no.”
“Nel­lo speci­fi­co, da sin­da­co inten­do attuare dras­tiche mis­ure di spend­ing review volte alla razion­al­iz­zazione dei con­su­mi, in prim­is quel­li ener­geti­ci e dei beni di con­sumo pro­prio dell’Ente, oltre ad avviare una dimin­uzione dei costi per i beni durevoli e per i servizi acquisi­ti all’esterno. Di con­tro, sarà indis­pens­abile val­utare cri­teri oppor­tu­ni volti a incre­mentare le entrare del Comune. Bisogn­erà intrapren­dere, di con­seguen­za, l’alienazione del pat­ri­mo­nio immo­bil­iare non fun­zionale alle esi­gen­ze dell’Ente che cos­ti­tu­isce soltan­to dis­per­sione di fon­di; non dovre­mo sot­to­va­l­utare – con­tin­ua Ste­fanel­li – neanche la pos­si­bil­ità di affran­care, da parte di sogget­ti pri­vati e dietro equo com­pen­so, i dirit­ti reali che insistono sui beni comu­nali; sarà di fon­da­men­tale impor­tan­za, poi, creare un piano per le strut­ture des­ti­nate alla pub­blic­ità e strut­turare l’affidamento, pre­vio cor­rispet­ti­vo, del servizio di pub­bliche aff­is­sioni che insistono sul ter­ri­to­rio. Il tut­to sot­to strette azioni di con­trol­lo e con­trasto all’evasione e all’elusione dei trib­u­ti comu­nali come, ad esem­pio, la tas­sa per l’occupazione di spazi ed aree pub­bliche.”
“L’inefficienza ammin­is­tra­ti­va che tut­ti abbi­amo subito ha por­ta­to a una dis­per­sione eco­nom­i­ca che sarà dif­fi­coltoso, ma nec­es­sario, recu­per­are. La com­pat­tez­za polit­i­ca, la gius­ta conoscen­za del­la macchi­na ammin­is­tra­ti­va – con­clude – daran­no forza alla cit­tà e saran­no la chi­ave gius­ta per rius­cir­ci.”

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