Marino: il PD viene commissariato. Le primarie la goccia che ha fatto traboccare il vaso

Marino: il PD viene commissariato. Le primarie la goccia che ha fatto traboccare il vaso

03/03/2016 0 Di Francesca Marrucci

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palazzo-colonna-marinodi Fran­ce­sca Mar­ruc­ci

La sto­ria si ripe­te. Sem­pre. Di nuo­vo il Pd di Mari­no in pros­si­mi­tà del­l’ap­pun­ta­men­to elet­to­ra­le è inca­pa­ce di appia­na­re le divi­sio­ni inter­ne. Di nuo­vo a poco ser­ve l’a­zio­ne di media­zio­ne del Segre­ta­rio di tur­no, in que­sto caso Fran­ca Sil­va­ni, se il pro­ble­ma è inter­no più di tan­to non si può fare, quin­di ecco­lo, pun­tua­le come sem­pre, il Com­mis­sa­ria­men­to del cir­co­lo.

Se il cen­tro­si­ni­stra mari­ne­se fa acqua da tut­te le par­ti, cer­to non è solo col­pa del Pd, ma cer­to è che il par­ti­to di mag­gio­ran­za che pote­va fare la dif­fe­ren­za e gui­da­re la coa­li­zio­ne e inve­ce si è per­so nel­le sue beghe inte­sti­ne e nei suoi per­so­na­li­smi. Quat­tro can­di­da­ti a sin­da­co, indi­spo­ni­bi­li a fare un pas­so indie­tro signi­fi­ca­no pri­ma­rie cer­te e dopo un per­cor­so di coa­li­zio­ne che una cosa sola ave­va ben chia­ra: nien­te pri­ma­rie, è leci­to il dub­bio che a qual­cu­no sfug­gis­se il qua­dro del­la situa­zio­ne o for­se, a pen­sar male, che qual­cu­no fos­se par­ti­co­lar­men­te inte­res­sa­to a boi­cot­ta­re un per­cor­so di coa­li­zio­ne avvia­to dal bas­so e pas­sa­re mano tut­to ai livel­li supe­rio­ri che, a quan­to pare, un’i­dea pre­ci­sa di dove anda­re e come ce l’han­no da un po’.

Non sap­pia­mo se si è trat­ta­to quin­di di mera inca­pa­ci­tà di capi­re le situa­zio­ni o volon­tà altra per affos­sa­re un per­cor­so che, per una vol­ta, cer­ca­va di met­te­re gli atto­ri loca­li al pri­mo posto. Fat­to sta che il Pd di Mari­no è, per l’en­ne­si­ma vol­ta, disco­no­sciu­to nel­la sua capa­ci­tà di gestio­ne da un orga­no pro­vin­cia­le, che pure loda gli sfor­zi, inu­ti­li, del­la Segre­ta­ria.

Doma­ni, il Com­mis­sa­rio Fau­sto Bas­sa­ni, si pre­sen­te­rà al Cir­co­lo ed espor­rà la nuo­va linea del par­ti­to che, mol­to pro­ba­bil­men­te, a que­sto pun­to, sacri­fi­che­rà la can­di­da­tu­ra a sin­da­co del Pd, a meno che tre sui quat­tro con­ten­den­ti (Ciam­ber­la­no, Sil­va­ni, Rapo e Moli­na­ri) non si riti­ri­no e il cir­co­lo deci­da di por­ta­re un solo nome sul tavo­lo di coa­li­zio­ne. Poco pro­ba­bi­le. Ci fos­se sta­ta la matu­ri­tà di capi­re la sitau­zio­ne non si sare­beb arri­va­ti a que­sto pun­to.

Gioi­rà la coa­li­zio­ne di cen­tro e sini­stra, ma non solo. Cin­que liste e tre can­di­da­ti a Sin­da­co e tan­ti appel­li, uffi­cia­li e uffi­cio­si ai pia­ni alti del Pd per risol­ve­re que­sta situa­zio­ne. Anche qui, film già visto. L’im­pres­sio­ne che a Mari­no non cam­bi mai nien­te negli sche­mi poli­ti­ci è più di un’im­pres­sio­ne, ormai è opi­nio­ne comu­ne.

Que­sto com­mis­sa­ria­men­to ser­vi­rà a cam­bia­re la rot­ta peri­co­lo­sa­men­te discen­den­te del­la coa­li­zio­ne? Pro­ba­bil­men­te no. Ma la vera sfi­da, ormai si è capi­to, non è tan­to quel­la di vin­ce­re le ele­zio­ni, ma riu­sci­re ad arri­va­re con il M5S al bal­lot­tag­gio. For­se qual­cu­no non se n’é accor­to anco­ra.

Ecco la let­te­ra di Mau­glia­ni che com­mis­sa­ria il Pd di Mari­no:

Fabio Melil­li

Segre­ta­rio Regio­na­le Pd Lazio

Loren­za Bonac­cor­si

Pre­si­den­te Assem­blea Regio­na­le  Pd Lazio

Fran­ca Sil­va­ni

Segre­ta­rio Pd Mari­no

Rita Salo­mo­ne

Pre­si­den­te Assem­blea Pd Roma Pro­vin­cia

Giu­sep­pe Maga

Pre­si­den­te Com­mis­sio­ne Pro­vin­cia­le Pd Roma Pro­vin­cia

 

Ogget­to: situa­zio­ne poli­ti­ca e ammi­ni­stra­ti­va nel comu­ne di Mari­no

A nome del­la segre­te­ria pro­vin­cia­le, riu­ni­ta­si mer­co­le­dì 2 mar­zo 2016, e d’accordo con il segre­ta­rio regio­na­le, sono a comu­ni­ca­re  che non con­ce­de­re­mo al cir­co­lo di Mari­no l’autorizzazione richie­sta ad avvia­re l’iter per lo svol­gi­men­to del­le ele­zio­ni pri­ma­rie in dero­ga ai tem­pi pre­vi­sti per le regi­stra­zio­ni dal Rego­la­men­to Pro­vin­cia­le, appro­va­to dal­la Dire­zio­ne nell’Ottobre scor­so.  Tale deci­sio­ne non sot­ten­de un giu­di­zio nega­ti­vo in asso­lu­to sull’utilizzo del­lo stru­men­to del­le pri­ma­rie. Se tale stru­men­to può faci­li­ta­re la costru­zio­ne di un par­ti­to e di una coa­li­zio­ne più coe­si ad esso ricor­ria­mo e ad esso ci rimet­tia­mo, in ottem­pe­ran­za ai det­ta­mi del nostro sta­tu­to che nel­la par­te­ci­pa­zio­ne demo­cra­ti­ca degli elet­to­ri alla vita del­la comu­ni­tà tro­va una del­le carat­te­ri­sti­che più inno­va­ti­ve del pro­prio trat­to iden­ti­ta­rio.  Nel­la Con­fe­ren­za pro­gram­ma­ti­ca di Pome­zia del Mar­zo 2015 abbia­mo inte­so meglio rego­la­men­ta­re la par­te­ci­pa­zio­ne, intro­du­cen­do l’albo degli elet­to­ri e nor­man­do la tem­pi­sti­ca per le regi­stra­zio­ni in esso, un espe­ri­men­to nuo­vo quan­to mai uti­le per intro­dur­re quei mec­ca­ni­smi di tra­spa­ren­za sen­za i qua­li la cari­ca posi­ti­va che la par­te­ci­pa­zio­ne di mas­sa reca in sé rischia di esse­re vani­fi­ca­ta da feno­me­ni col­la­te­ra­li che, soprat­tut­to nel­le aree dove for­te è il disa­gio, inqui­na­no il risul­ta­to del­le con­sul­ta­zio­ni, minan­do­ne alla base la cre­di­bi­li­tà.  Fede­li a que­sto spi­ri­to  nel mese di Otto­bre abbia­mo vara­to un rego­la­men­to pro­vin­cia­le per le Pri­ma­rie 2016 in vir­tù del qua­le abbia­mo fis­sa­to per la gior­na­ta del 20 Mar­zo il ter­mi­ne ulti­mo per lo svol­gi­men­to del­le ele­zio­ni pri­ma­rie nei comu­ni del­la nostra pro­vin­cia, otte­nen­do una dero­ga di due set­ti­ma­ne rispet­to alla data del 6 Mar­zo fis­sa­ta dal­la Dire­zio­ne Nazio­na­le,  moti­va­ta con la neces­si­tà, con­di­vi­sa con l’Esecutivo Nazio­na­le , di por­ta­re avan­ti nel nostro ter­ri­to­rio l’esperimento del­le regi­stra­zio­ni all’albo, da chiu­der­si 20 gior­ni pri­ma del­la data del­lo svol­gi­men­to del­le con­sul­ta­zio­ni, quin­di il 29 Feb­bra­io, secon­do il man­da­to che una­ni­me­men­te ci ha dato la Con­fe­ren­za di Pome­zia. Fede­li a que­sto spi­ri­to nei comu­ni di Gen­za­no, Net­tu­no, Men­ta­na, Anguil­la­ra e Roc­ca di Papa, più di die­ci­mi­la sono sta­ti i cit­ta­di­ni regi­stra­ti al voto per le con­sul­ta­zio­ni del 20 mar­zo.  Nel dicem­bre scor­so dal cir­co­lo di Mari­no ci era sta­ta rivol­ta la richie­sta di anti­ci­pa­re di un mese l’iter per lo svol­gi­men­to del­le ele­zio­ni pri­ma­rie, que­sto per meglio met­ter­ci in sin­to­nia con la neces­si­tà di dotar­ci in tem­pi rapi­di di un can­di­da­to sin­da­co con­di­vi­so, attor­no al qua­le si potes­se ave­re il tem­po di aggre­ga­re una coa­li­zio­ne vasta, ancor­ché com­pa­ti­bi­le con la nostra offer­ta poli­ti­ca. Ave­va­mo accol­to posi­ti­va­men­te tale richie­sta, accor­dan­do la sud­det­ta dero­ga al rego­la­men­to al cir­co­lo di Mari­no, sal­vo pur­trop­po con­sta­ta­re che, mal­gra­do gli sfor­zi di chi ha diret­to il cir­co­lo, tale deci­sio­ne si è rive­la­ta per­fet­ta­men­te inu­ti­le, essen­do sta­ti i cit­ta­di­ni regi­stra­ti all’albo negli ulti­mi tre mesi, al net­to degli iscrit­ti al par­ti­to, poche deci­ne.  Dopo non aver dato cor­so dun­que  come richie­sto  all’anticipo dell’iter sui tem­pi di svol­gi­men­to del­le ele­zio­ni pri­ma­rie, oggi si richie­de alla Fede­ra­zio­ne Pro­vin­cia­le una dila­zio­ne di quei ter­mi­ni a fron­te di uno sce­na­rio poli­ti­co loca­le mol­to più com­ples­so che ren­de­reb­be le even­tua­li pri­ma­rie, anzi­ché uno stru­men­to di aggre­ga­zio­ne di una coa­li­zio­ne più vasta, una cau­sa insor­mon­ta­bi­le  di lace­ra­zio­ne con i par­ti­ti e con le liste civi­che del­la nostra coa­li­zio­ne di rife­ri­men­to, come dimo­stra­no il docu­men­to per­ve­nu­to alla mia atten­zio­ne saba­to 27 Feb­bra­io scor­so e fir­ma­to da “Sel”, “Pdci”,  “Libe­ra­zio­ne in cor­so”, “Socia­li­sti Mari­no”, “Mari­no Futu­ra”, “ Noi Gio­va­ni per Mari­no” e le posi­zio­ni pub­bli­che assun­te con­tro le pri­ma­rie da “IDV”.  Le tri­sti espe­rien­ze del pas­sa­to recen­te, uni­ta­men­te alle moda­li­tà , con­fu­se e risen­ti­te a un tem­po, con le qua­li in que­sti gior­ni sono emer­se all’interno del cir­co­lo a vario tito­lo per le even­tua­li pri­ma­rie ben quat­tro  can­di­da­tu­re che, al net­to del­la sti­ma indi­vi­dua­le per i sog­get­ti inte­res­sa­ti, appa­io­no e ven­go­no per­ce­pi­te in que­ste ore più come espres­sio­ne di un dibat­ti­to inter­no avvi­ta­to in se stes­so, pri­gio­nie­ro di sco­rie con­gres­sua­li pre­ce­den­ti all’interno del cir­co­lo, piut­to­sto che espres­sio­ne di piat­ta­for­me pro­gram­ma­ti­che ben deli­nea­te che dise­gni­no la visio­ne di insie­me di un’alternativa di gover­no cit­ta­di­no chia­ra­men­te per­ce­pi­bi­le, non sug­ge­ri­sco­no  otti­mi­smo nean­che sul­la tenu­ta del fra­gi­le  qua­dro inter­no che si doves­se pro­dur­re come effet­to del voto, sul qua­le pese­reb­be­ro per ragio­ni con­tin­gen­ti, così come in pas­sa­to, retro pen­sie­ri e illa­zio­ni respin­gen­ti.  La repen­ti­na fine del­la Giun­ta Sil­va­gni  ha mes­so in luce la defla­gra­zio­ne di un siste­ma di pote­re giun­to al capo­li­nea che ci con­se­gna una comu­ni­tà lace­ra­ta nel­le rela­zio­ni uma­ne e sfi­du­cia­ta nei rap­por­ti con le isti­tu­zio­ni. Il sen­so pro­fon­do del­la mis­sio­ne poli­ti­ca che si impo­ne al Par­ti­to Demo­cra­ti­co è quel­lo di ren­der­si por­ta­to­re di un’offerta poli­ti­ca ade­gua­ta a rico­strui­re il tes­su­to socia­le di que­sta comu­ni­tà vili­pe­sa, segnan­do una net­ta discon­ti­nui­tà nel­le pra­ti­che ammi­ni­stra­ti­ve  e nei modi in cui devo­no esse­re attua­te, incar­nan­do l’idea di un’alternativa di gover­no che sap­pia diven­ta­re cer­ta­men­te aggre­gan­te anche per colo­ro che negli anni scor­si guar­da­va­no altro­ve, e altro­ve vive­va­no la pro­pria mili­tan­za poli­ti­ca, ma aggre­gan­te da una posi­zio­ne chia­ra­men­te iden­ti­fi­ca­bi­le qua­le espres­sio­ne di una visio­ne nuo­va. Per meglio aiu­ta­re il cir­co­lo di Mari­no a rag­giun­ge­re que­sti obbiet­ti­vi a par­ti­re da oggi, rivol­gen­do al grup­po diri­gen­te loca­le rin­gra­zia­men­ti  non di rito per gli sfor­zi pro­dot­ti in un con­te­sto proi­bi­ti­vo, rite­nia­mo giu­sto affi­da­re a Fau­sto Bas­sa­ni, mem­bro del­la com­mis­sio­ne di garan­zia pro­vin­cia­le, l’incarico di com­mis­sa­rio del cir­co­lo, con il man­da­to poli­ti­co di pro­va­re a costrui­re con la coa­li­zio­ne di Cen­tro­si­ni­stra costi­tui­ta dal­le liste suc­ci­ta­te, con il PSI, con l’IDV e anche, accet­ta­to il qua­dro di discon­ti­nui­tà su indi­ca­to, con le liste “MCD” e “Quan­ti­co”, un pro­get­to di gover­no comu­ne per l’alternativa a Mari­no, indi­vi­duan­do insie­me a tali for­ze poli­ti­che il can­di­da­to sin­da­co con­di­vi­so, per poi veri­fi­ca­re insie­me le con­di­zio­ni di un ulte­rio­re allar­ga­men­to del­la coa­li­zio­ne che sia com­pa­ti­bi­le col pro­get­to comu­ne. Nel­la spe­ran­za che que­sto atto trau­ma­ti­co pos­sa pro­dur­re quel­lo shock di cui il Par­ti­to Demo­cra­ti­co  e la coa­li­zio­ne inte­ra han­no biso­gno per met­ter­si in sin­to­nia con le esi­gen­ze del­la comu­ni­tà di Mari­no, por­go a Fau­sto i miglio­ri augu­ri di buon lavo­ro.

 

Per la segre­te­ria

Roc­co Mau­glia­ni

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