ATAC, ESPOSITO: “ECCO I PRIMI TRE NOMI DI DIRIGENTI INADEGUATI E STRAPAGATI”. POI CRITICA SUBURRA

ATAC, ESPOSITO: “ECCO I PRIMI TRE NOMI DI DIRIGENTI INADEGUATI E STRAPAGATI”. POI CRITICA SUBURRA

19/10/2015 0 Di puntoacapo

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Stefano Esposito

Ste­fano Espos­i­to

a cura di Radio Cusano Cam­pus

L’Assessore ai trasporti del Comune di Roma Ste­fano Espos­i­to è inter­venu­to ai micro­foni del­la trasmis­sione “Ecg Regione”, con­dot­ta da Andrea Di Cian­cio e Rober­to Ardui­ni, su Radio Cusano Cam­pus, emit­tente dell’Università Nic­colò Cusano (www.unicusano.it), facen­do nomi e cog­no­mi dei diri­gen­ti stra­p­a­gati di Atac, sec­on­do lui inadeguati a rico­prire i rispet­tivi incar­ichi.

“Ci sono tre diri­gen­ti che non fan­no bene il loro lavoro e non si capisce per­ché stan­no anco­ra al loro pos­to –ha affer­ma­to Espos­i­to- Han­no anche scrit­to su face book com­men­ti insul­tan­ti nei miei con­fron­ti. Uno si chia­ma Pietro Spir­i­to, poten­tis­si­mo diri­gente. Pare che sia in part-time a 100mila euro l’anno, va in azien­da un giorno a set­ti­mana, gli altri li pas­sa a Bologna dove è pres­i­dente dell’interporto. Ques­ta è l’idea di come si sta in Atac. La doman­da che mi fac­cio è per­ché deve man­tenere il pos­to in Atac se è pres­i­dente Inter­por­to? Però si per­me­tte di pon­tif­i­care su face­book sulle respon­s­abil­ità del­la polit­i­ca. La respon­s­abil­ità del­la polit­i­ca infat­ti c’è, è quel­la di man­ten­er­lo anco­ra al suo pos­to”.

“C’è un altro sig­nore –ha pros­e­gui­to Espos­i­to- che si chia­ma Cera. Dio ce ne scampi e liberi. E’ respon­s­abile del­la parte infor­mat­i­ca del­la bigli­et­tazione. Mi ha defini­to Sbrodolo.Questo sopran­nome mi è sta­to dato dalle finte asso­ci­azioni anti­mafia di Ostia”.

“Poi c’è il respon­s­abile delle relazioni indus­tri­ali, inda­ga­to per la Par­en­topoli di Atac, di cui non ricor­do il nome –ha con­tin­u­a­to Espos­i­to-. Io non voglio che ven­ga licen­zi­a­to per­ché sono un garan­tista, ma mag­a­ri mes­so in un altro pos­to. Sono sig­nori che viag­giano sui 200–220mila euro all’anno. Invece di fare il loro lavoro, si per­me­t­tono di scri­vere post su face­book con­tro l’assessore. Se si agi­tano così tan­to, vuol dire che ho col­pi­to nel seg­no. E’ utile rac­con­tar­lo per­ché dà l’idea del come sono abit­uati. Prob­a­bil­mente sono abit­uati a politi­ci che li chia­ma­vano per con­sigliar­gli le per­sone da assumere, da pro­muo­vere. Di sicuro loro sono lì sen­za aver fat­to un con­cor­so, molti diri­gen­ti sono del­la prece­dente ammin­is­trazione, mai cam­biati”.

Brog­gi (AD Atac) dice che c’è un dis­eg­no volto a colpire l’azienda? Non meri­ta rispos­ta –ha dichiara­to Espos­i­to-. Brog­gi cer­ca di difend­ere se stes­so, non l’azienda. Il dis­eg­no volto a colpire l’azienda è quel­lo che han­no per­pe­tra­to loro in questi anni. Questi sig­nori par­lano, e c’è un’azienda che tut­ti i giorni non fa che pro­durre prob­le­mi e dis­a­gi ai cit­ta­di­ni romani. Han­no anche il cor­ag­gio di par­lare. Se voi par­late coi dipen­den­ti di Atac lo pren­dereb­bero col for­cone Brog­gi. Lui difende se stes­so e quel­la cas­ta di diri­gen­ti per 20 anni. Farebbe meglio a tacere. Fra poco ter­min­erà l’incarico per for­tu­na e spero che nes­suno lo vada a cer­care. Andate a chiedere ai mac­chin­isti e agli autisti cosa pen­sano dei loro diri­gen­ti…”.

“Se Atac fal­lisse? Sarebbe una scon­fit­ta –ha affer­ma­to Espos­i­to-. Cre­do che si pos­sa anco­ra sal­vare e risanare, ma c’è bisog­no di un altro piano indus­tri­ale, attua­to da per­sone capaci e traspar­en­ti. Serve un dg com­pe­tente, libero da vin­coli politi­ci e quin­di in gra­do di met­tere mano ai grossi prob­le­mi che quell’azienda ha sul piano dell’infrastruttura e dei mezzi. Bisogna incen­trare tutte le deci­sioni su 3 diri­gen­ti, a cui si deve fare un con­trat­to di un anno, con stipen­dio mas­si­mo di 150mila euro e con un pre­mio di 50mila euro all’anno solo se si rag­giun­gono i risul­tati. Quel­lo che mi scon­volge è che quest’azienda ha fat­to appalti per oltre 2 mil­iar­di e non si capisce come li han­no spe­si. Aves­si­mo un’azien­da che fun­ziona bene, si potrebbe pen­sare che han­no fat­to deb­iti ma li han­no fat­ti per far fun­zionare l’azien­da. Spe­ri­amo che la mag­i­s­tratu­ra abbia il tem­po per met­ter­ci le mani”.

Infine un giudizio sul film “Sub­ur­ra”. “Film molto duro –ha dichiara­to Espos­i­to- Bravis­si­mi sia Favi­no sia Amen­dola. Forse man­cano i buoni in questo film, ci sono solo i cat­tivi. Rispet­to al libro, man­cano quel­li che lot­tano con­tro il malaf­fare. Guar­da­ta coi miei occhi, Sub­ur­ra è un clas­si­co film che corre di pari pas­so con la realtà”.

AUDIO

http://www.radiocusanocampus.it/podcast/?dl=4925

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