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Marino, Aversa (Pdci): dalla Sagra al turismo
14/10/2015Questo articolo è stato letto 5096 volte!
MARINO. LAICAMENTE, UTILIZZIAMO QUESTA ESPERIENZA DELLA SAGRA PER FARE UNO ZOOM SU TURISMO (E OSTELLO) E RIPRESA ECONOMICA.
In modo estemporaneo, non per questo senza ragione di merito, l’Idv Marino è intervenuta sulla questione dell’Ostello, legandola all’iniziativa del Commissario Prefettizio e alla scadenza del Gubileo. Diciamo subito che a livello di politica amministrativa, stare a fare elenco di scelte e interventi di medio lungo periodo a chi ha ora responsabilità dell’Ente locale, non è giusto; e, forse, neppure efficace. Legare poi questo alla scadenza del Giubileo, significa senz’altro cogliere l’elemento di opportunità; ma, sapendo che comunque il giudizio vero da dare sul settore (turistico di accoglienza) si valuterà nella “normalità” dei 365 giorni annui, non di un singolo evento.
Detto ciò, Idv fa bene a sottolineare che Ostello, e quindi turismo, sono tra le opzioni a disposizione di questo comune per ripartire in modo strategico con la propria economia locale. Come? Con i due corni-eccellenze di sempre la cultura e la vitivinicoltura (anche in versione enogastronomica). Per questo la strategia del Consorzio Bibliotecario, combinando cultura e turismo è uno dei canali principali da utilizzare. Per questo il ruolo sovracomunale del Parco dei Castelli romani e del Parco dell’Appia Antica va cavalcato alla grande: sapendo che siamo “l’unico comune dei Castelli ad essere partecipe di due Parchi”! Per questo la svolta per la messa a fruizione pubblica del Mitreo diventa funzionale di una collana fatta di molte perle (evenienze archeologiche, bene paesaggistico, presenze storico architettoniche, Museo, ecc). Cioè, in buona sostanza, ed attualizzando quanto ha espresso la Sagra dell’Uva di questa edizione 2015, si tratta di concepire il ruolo culturale della città come matrice, come permeante le scelte dal risvolto economico e sociale. Quindi, se l’avvocato Luca Santini è ancora indaffarato a seguire la vicenda – secondo l’incarico ricevuto dalla Giunta suicidata – del contenzioso tra la precedente società che gestiva l’Ostello e il Comune; non si può chiedere al Commissario di esercitare chissà quale magica soluzione. La Cgil che si era interessata al caso dei lavoratori rimasti senza posto di lavoro, ottenne l’impegno, mai concretizzato, da Sindaco e Giunta circa una soluzione positiva, perché possibile. Ora, semmai, si stratta di iniziare un percorso, in questo caso, di confronto sul miglior uso – probabilmente proprio la funzione Ostello – di questo bene pubblico, rapportato alle realtà locali. Non per autocitarci, ma i Comunisti, parecchi mesi fa, sostennero e coadiuvarono le richieste di alcuni operatori turistici in tal senso, rapportandosi, direttamente e indirettamente col Comune (Sindaco e Assessore). Oltre la vicenda che è seguita alle indagini e arresti e condanne, il problema politico-amministrativo è che la Giunta non era in grado di esprimere una linea unitaria sulla giusta (o comunque ben valutabile) proposta degli operatori locali. Ecco, quel percorso può essere ripreso e forse è la soluzione, come lo è stata e funziona tutt’ora in tante altre realtà turistiche castellane e del Lazio in cui gli operatori locali sono i partners naturali di una buona amministrazione dei beni comuni.
Ancor di più, avendo come base ampia la forza culturale da esprimere e le fortunate eccellenze che si ritrova ad avere la nostra città, sia che lo avvii la dott.ssa Caporale, sia che si faccia in seguito, ciò che va posto su un binario autonomo turistico-economico-culturale è non solo una scelta “programmatica” che ogni candidato sindaco, o coalizione o partito saprà illustrare nella prossima competizione elettorale, quanto un luogo democratico e trasparente – come una Consulta Comunale Turismo/Cultura – che potrà programmare (al di fuori delle burocratiche cadenze annuali, e del conflitto maggioranza opposizione) a medio lungo periodo lo sviluppo del settore in modo efficace. Ecco, cogliere quanto di positivo ha offerto l’anima culturale e tradizionale-turistica quest’anno la Sagra, significa essere buoni interpreti, per fare domani buona amministrazione.
Per il Comitato Direttivo, il Segretario, Maurizio Aversa
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