Marino, Aversa (Pdci): dalla Sagra al turismo

Marino, Aversa (Pdci): dalla Sagra al turismo

14/10/2015 0 Di puntoacapo

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Maurizio Aversa

Mau­r­izio Aver­sa

MARINO. LAICAMENTE, UTILIZZIAMO QUESTA ESPERIENZA DELLA SAGRA PER FARE UNO ZOOM SU TURISMO (E OSTELLO) E RIPRESA ECONOMICA.

In modo estem­po­ra­neo, non per questo sen­za ragione di mer­i­to, l’Idv Mari­no è inter­venu­ta sul­la ques­tione dell’Ostello, legan­dola all’iniziativa del Com­mis­sario Prefet­tizio e alla sca­den­za del Gubileo. Dici­amo subito che a liv­el­lo di polit­i­ca ammin­is­tra­ti­va, stare a fare elen­co di scelte e inter­ven­ti di medio lun­go peri­o­do a chi ha ora respon­s­abil­ità dell’Ente locale, non è gius­to; e, forse, nep­pure effi­cace. Legare poi questo alla sca­den­za del Giu­bileo, sig­nifi­ca senz’altro cogliere l’elemento di oppor­tu­nità; ma, sapen­do che comunque il giudizio vero da dare sul set­tore (tur­is­ti­co di accoglien­za) si val­uterà nel­la “nor­mal­ità” dei 365 giorni annui, non di un sin­go­lo even­to.

Det­to ciò, Idv fa bene a sot­to­lin­eare che Ostel­lo, e quin­di tur­is­mo, sono tra le opzioni a dis­po­sizione di questo comune per ripar­tire in modo strate­gi­co con la pro­pria econo­mia locale. Come? Con i due corni-eccel­len­ze di sem­pre la cul­tura e la vitivini­coltura (anche in ver­sione enogas­tro­nom­i­ca). Per questo la strate­gia del Con­sorzio Bib­liote­cario, com­bi­nan­do cul­tura e tur­is­mo è uno dei canali prin­ci­pali da uti­liz­zare. Per questo il ruo­lo sovra­co­mu­nale del Par­co dei Castel­li romani e del Par­co dell’Appia Anti­ca va cav­al­ca­to alla grande: sapen­do che siamo “l’unico comune dei Castel­li ad essere partecipe di due Parchi”! Per questo la svol­ta per la mes­sa a fruizione pub­bli­ca del Mitreo diven­ta fun­zionale di una col­lana fat­ta di molte per­le (eve­nien­ze arche­o­logiche, bene pae­sag­gis­ti­co, pre­sen­ze stori­co architet­toniche, Museo, ecc). Cioè, in buona sostan­za, ed attual­iz­zan­do quan­to ha espres­so la Sagra dell’Uva di ques­ta edi­zione 2015, si trat­ta di con­cepire il ruo­lo cul­tur­ale del­la cit­tà come matrice, come per­me­ante le scelte dal ris­volto eco­nom­i­co e sociale. Quin­di, se l’avvocato Luca San­ti­ni è anco­ra indaf­fara­to a seguire la vicen­da – sec­on­do l’incarico rice­vu­to dal­la Giun­ta sui­ci­da­ta – del con­tenzioso tra la prece­dente soci­età che ges­ti­va l’Ostello e il Comune; non si può chiedere al Com­mis­sario di esercitare chissà quale mag­i­ca soluzione. La Cgil che si era inter­es­sa­ta al caso dei lavo­ra­tori rimasti sen­za pos­to di lavoro, ottenne l’impegno, mai con­cretiz­za­to, da Sin­da­co e Giun­ta cir­ca una soluzione pos­i­ti­va, per­ché pos­si­bile. Ora, sem­mai, si strat­ta di iniziare un per­cor­so, in questo caso, di con­fron­to sul miglior uso – prob­a­bil­mente pro­prio la fun­zione Ostel­lo – di questo bene pub­bli­co, rap­por­ta­to alle realtà locali. Non per autoc­itar­ci, ma i Comu­nisti, parec­chi mesi fa, sosten­nero e coa­d­i­u­varono le richi­este di alcu­ni oper­a­tori tur­is­ti­ci in tal sen­so, rap­por­tan­dosi, diret­ta­mente e indi­ret­ta­mente col Comune (Sin­da­co e Asses­sore). Oltre la vicen­da che è segui­ta alle indagi­ni e arresti e con­danne, il prob­le­ma politi­co-ammin­is­tra­ti­vo è che la Giun­ta non era in gra­do di esprimere una lin­ea uni­taria sul­la gius­ta (o comunque ben val­utabile) pro­pos­ta degli oper­a­tori locali. Ecco, quel per­cor­so può essere ripreso e forse è la soluzione, come lo è sta­ta e fun­ziona tutt’ora in tante altre realtà tur­is­tiche castel­lane e del Lazio in cui gli oper­a­tori locali sono i part­ners nat­u­rali di una buona ammin­is­trazione dei beni comu­ni.

Ancor di più, aven­do come base ampia la forza cul­tur­ale da esprimere e le for­tu­nate eccel­len­ze che si ritro­va ad avere la nos­tra cit­tà, sia che lo avvii la dott.ssa Capo­rale, sia che si fac­cia in segui­to, ciò che va pos­to su un bina­rio autonomo tur­is­ti­co-eco­nom­i­co-cul­tur­ale è non solo una scelta “pro­gram­mat­i­ca” che ogni can­dida­to sin­da­co, o coal­izione o par­ti­to saprà illus­trare nel­la prossi­ma com­pe­tizione elet­torale, quan­to un luo­go demo­c­ra­ti­co e traspar­ente – come una Con­sul­ta Comu­nale Turismo/Cultura – che potrà pro­gram­mare (al di fuori delle buro­cratiche caden­ze annu­ali, e del con­flit­to mag­gio­ran­za oppo­sizione) a medio lun­go peri­o­do lo svilup­po del set­tore in modo effi­cace. Ecco, cogliere quan­to di pos­i­ti­vo ha offer­to l’anima cul­tur­ale e tradizionale-tur­is­ti­ca quest’anno la Sagra, sig­nifi­ca essere buoni inter­preti, per fare domani buona ammin­is­trazione.

Per il Comi­ta­to Diret­ti­vo, il Seg­re­tario, Mau­r­izio Aver­sa

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