Marino, dopo la vittoria M5S, il PCI: andremo avanti anche senza e contro il PD!

Marino, dopo la vittoria M5S, il PCI: andremo avanti anche senza e contro il PD!

20/06/2016 0 Di puntoacapo

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Maurizio Aversa

Mau­r­izio Aver­sa

MARINO GOVERNERANNO I CINQUE STELLE. IL PCI CONFERMA ED ESTENDE IL PROPRIO RADICAMENTO.INDICA LA SOLUZIONE A SINISTRA: PIU’ PCI, MENO PD!

In occa­sione delle riu­nioni di par­ti­to e assem­blee che svol­ger­e­mo dalle prossime set­ti­mane, appro­fondi­re­mo il nos­tro pun­to di vista cir­ca l’analisi del­la situ­azione polit­i­ca quale si sta deter­mi­nan­do in Italia e a Mari­no.

Intan­to va pre­so atto che la denun­cia del voto mar­cata­mente con­tro il Gov­er­no Ren­zi e con­tro il PD cat­ti­vo inter­prete – agli occhi di mil­ioni di elet­tori – del­la soluzione da dare a Roma dopo Mafia Cap­i­tale, ha trasci­na­to il voto in tut­ta la provin­cia romana, e seg­nata­mente, per quel che ci riguar­da diret­ta­mente, il comune di Mari­no. Il trasci­na­men­to del voto, (divenu­to così, test politi­co e non ammin­is­tra­ti­vo) a spanne, è un chiaro voto anti­ren­ziano che, al di là del mer­i­to delle alleanze, ha puni­to quelle buone ed ottime pro­poste politiche e ammin­is­tra­tive – per non citare tut­ti, dici­amo come Gen­zano e Mari­no – tutte gen­erosa­mente offerte ai cit­ta­di­ni per il miglior bene comune in cui la sin­is­tra e i comu­nisti si sono impeg­nati. Purtrop­po, una pau­rosa onda qualun­quista, uni­ta alla insop­porta­bile prosopopea ren­ziana del “va tut­to bene”, ha con­tribuito a dare carte buone in mano a chi “appar­ente­mente” si pre­sen­ta come anti­sis­tema. Anche se noi comu­nisti rite­ni­amo che così non è.

A liv­el­lo locale, insieme a tut­to ciò, è con­ta­to senz’altro (ci sono vari­azioni per­centu­ali che aiu­tano a leg­gere ciò) lo spir­i­to di rival­sa del­la destra cac­cia­ta da Palaz­zo Colon­na, che invece di essere per le schede bianche (come annun­ci­a­to pub­bli­ca­mente) ha lavo­ra­to sodo a portare acqua al vinci­tore del pri­mo turno, con la sper­an­za, real­iz­za­ta, di non con­sen­tire una alter­na­ti­va conc­re­ta per la gui­da del­la cit­tà. Auguri­amo ai cit­ta­di­ni – invi­tan­doli a seguir­ci nel­la nos­tra azione di pro­pos­ta, di lot­ta e di vig­i­lan­za – di avere azioni pos­i­tive dal sin­da­co Car­lo Col­iz­za e dal­la sua giun­ta, anche se abbi­amo ver­so il M5S for­ti pregiudizi neg­a­tivi cir­ca il non aver espres­sa­mente respin­to il voto di destra che gli è sta­to offer­to e prat­i­ca­to, come tes­ti­mo­ni­ano le pre­sen­ze di seguaci dell’ex sin­da­co reo­con­fes­so alle pub­bliche man­i­fes­tazioni del M5S (le stesse in cui era­no i par­la­men­tari M5S).

La nos­tra pre­sen­za e la nos­tra azione futu­ra, ringrazian­do tutte le forze politiche e civiche che ci han­no vis­to affi­atati in ques­ta espe­rien­za elet­torale – in modo par­ti­co­lare Sel ed Eleono­ra Di Giulio – sarà d’ora in avan­ti, insieme alla lin­ea gen­erale che sti­amo per deter­minare a liv­el­lo nazionale con la ricos­ti­tuzione del PCI a fine mese a Bologna, impronta­ta a dimostrare che occorre più polit­i­ca e più sin­is­tra. Sem­pli­f­i­can­do in una paro­la d’ordine per la sin­is­tra: occorre Più PCI e meno PD! Ringrazi­amo con un abbrac­cio frater­no i 314 elet­tori comu­nisti che ora sono una base più ampia del­la nos­tra forza iniziale dal­la quale ripar­tire­mo per ren­dere con­cre­to e quo­tid­i­ano il ruo­lo dei comu­nisti a Mari­no, nei Castel­li romani e nel Paese.

Le sem­plicis­tiche e liq­uida­to­rie parole d’ordine (né destra e né sin­is­tra) che il nuo­vo qualun­quis­mo mette in cam­po fa il paio per met­tere a dis­po­sizione del liberis­mo e del cap­i­tal­is­mo in Italia, due “par­ti­ti del­la nazione”: quel­lo ren­ziano e quel­lo pen­tastel­la­to. Per questo la scor­ci­a­toia movi­men­tista o la costruzione in lab­o­ra­to­rio di fan­ta­siosi par­ti­ti di sin­is­tra sono un’arma spun­ta­ta. I lavo­ra­tori, gli oppres­si e i cit­ta­di­ni han­no bisog­no di inter­preti veri dei pro­pri bisog­ni pri­mari. Han­no bisog­no delle idee comu­niste, del Par­ti­to Comu­nista. A liv­el­lo locale, chi si attar­da in anal­isi e propo­sizioni per­son­al­is­tiche del­la vicen­da elet­torale e polit­i­ca fugge dal­la realtà e dalle respon­s­abil­ità e vuole oscu­rare il ruo­lo del PCI che invece tor­na pre­po­ten­te­mente: non per nul­la, il PCI, in questo sface­lo del cen­trosin­is­tra pid­di­no, è l’unica forza ad aver più che rad­doppi­a­to i pro­pri con­sen­si! Andremo avan­ti anche sen­za e con­tro il PD!

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