La stazione ferroviaria di Cori rivive in un plastico. Visitabile presso la sala consiliare del Comune di Cori in orario d’ufficio fino alla fine di Novembre

La stazione ferroviaria di Cori rivive in un plastico. Visitabile presso la sala consiliare del Comune di Cori in orario d’ufficio fino alla fine di Novembre

09/10/2015 0 Di Marco Castaldi

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PLASTICO STAZIONE DI CORI (8)Il plas­ti­co real­iz­za­to dal geom. Pier Vit­to­rio Di Lem­bo resti­tu­isce un’immagine pub­bli­ca di un luo­go impres­so nel­la memo­ria stor­i­ca

È sta­to allesti­to pres­so la sala con­sil­iare del Comune di Cori il plas­ti­co real­iz­za­to dal Geom. Pier Vit­to­rio Di Lem­bo, che ha ricostru­ito la vec­chia stazione fer­roviaria di Cori, pos­ta sul­la ex stra­da fer­ra­ta Vel­letri-Ter­raci­na, e vis­itabile dal lunedì al ven­erdì, ore 09/13, il mart­edì e giovedì anche ore 15/17, fino alla fine di Novem­bre. Un lavoro min­uzioso, in scala HO – 1/87, una delle più uti­liz­zate nel mod­el­lis­mo fer­roviario, e con una dovizia di par­ti­co­lari che con­tribuisce a val­oriz­zare il ter­ri­to­rio, con la fedele ripro­duzione di numerosi ele­men­ti tipi­ci del­la cam­pagna corese.

PLASTICO STAZIONE DI CORICon questo plas­ti­co l’autore pon­ti­no, vis­su­to a Cori fino all’età di 15 anni, resti­tu­isce al pub­bli­co un’immagine preziosa del­la stazione fer­roviaria di Cori. Durante alcune ricerche, infat­ti, Di Lem­bo si era imbat­tuto in un buco fotografi­co al riguar­do, almeno nelle tradizion­ali fonti di stu­dio acces­si­bili a tut­ti. La totale man­can­za di foto del­la stazione fer­roviaria di Cori l’ha indot­to a sot­to­por­si a ques­ta fat­i­ca non da poco, ulti­ma­ta dopo una pro­l­un­ga­ta ges­tazione di paziente man­u­al­ità e accu­rate indagi­ni sul cam­po.

KONICA MINOLTA DIGITAL CAMERA

KONICA MINOLTA DIGITAL CAMERA

La fer­rovia Vel­letri-Ter­raci­na, già pro­gram­ma­ta dal­lo Sta­to Pon­tif­i­cio con Pio IX, fu costru­i­ta dal­lo Sta­to ital­iano, con legge Bac­cari­ni, ed atti­va­ta il 27 Mag­gio 1892. L’iniziale ges­tione da parte di Rete Mediter­ranea passò alle neonate Fer­rovie del­lo Sta­to il 1° Luglio 1905. Un bina­rio sin­go­lo lun­go una ottan­ti­na di km, costa­to cir­ca 12 mil­ioni di lire e cre­ato per unire la cap­i­tale al litorale pon­ti­no.

PLASTICO STAZIONE DI CORI (1)La stazione di Cori, terza per dimen­sioni dopo i due capo­lin­ea, si trova­va al km 17 da Vel­letri, ed ave­va una strut­tura in tufo e poz­zolana impas­tate con calce, con una carat­ter­is­ti­ca muratu­ra in pietre a fac­cia vista. Oltre a quel­la di Cori, entro i con­fi­ni comu­nali c’erano le altre tre stazioni di Giu­lianel­lo, La Buzzia e Tor­ret­ta Corana. Il traf­fi­co gior­naliero era di almeno quat­tro cop­pie di treni in entrambe le direzioni, pri­ma con sole loco­mo­tive a vapore, affi­an­cate poi dagli anni ‘30 dalle auto­motri­ci diesel, le famose lit­torine.

PLASTICO STAZIONE DI CORI (3)Le sor­ti del­la stazione fer­roviaria di Cori seguirono la parabo­la dis­cen­dente del­la Vel­letri-Ter­raci­na che riv­elò subito le sue crit­ic­ità e l’inadeguatezza alle reali esi­gen­ze del tem­po: las­ci­a­va scop­er­ti molti cen­tri abi­tati, gli orari era­no sco­mo­di, la zona costiera scarsa­mente popo­la­ta, ma soprat­tut­to l’accentuata tor­tu­osità e pen­den­za ral­len­ta­vano notevol­mente il tran­si­to. Nonos­tante ciò fu intera­mente ricostru­i­ta nel 1947 dopo i pesan­ti bom­bar­da­men­ti del­la Sec­on­da Guer­ra Mon­di­ale che resero nec­es­sario sospendere il servizio già dal 1944.

PLASTICO STAZIONE DI CORI (7)Ma non bastò a rilan­cia­r­la: la diret­tis­si­ma Roma – Napoli, via Formia, che velo­ciz­za­va i col­lega­men­ti, insieme al boom auto­mo­bilis­ti­co, i pri­mi tagli alle linee sec­on­darie (c.d. rami sec­chi), l’elettrificazione solo parziale del­la trat­ta, errori di val­u­tazione ed errati ten­ta­tivi di miglio­rare l’offerta ne dec­re­tarono la fine. Nel 1957 venne sospe­so il trat­to Vel­letri-Priver­no, defin­i­ti­va­mente sop­pres­so l’anno suc­ces­si­vo, il 7 Otto­bre 1958.

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