Emergenza Ebola e ruolo dell’Inmi Spallanzani

Emergenza Ebola e ruolo dell’Inmi Spallanzani

04/02/2018 0 Di puntoacapo

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Ebo­la Virus at 108,000 Mag­ni­fi­ca­tion

Emergenza Ebola e ruolo dell’Inmi Spallanzani 

L’infezione da virus Ebo­la rap­p­re­sen­ta anco­ra una delle mag­giori minac­ce su scala glob­ale per la raz­za umana e l’Organizzazione Mon­di­ale del­la San­ità tiene alto il liv­el­lo di allarme e corre ai ripari uti­liz­zan­do tutte le risorse disponi­bili. Tra queste c’è il prog­et­to PEVIA, finanzi­a­to dal­la Comu­nità Euro­pea nell’ambito IMI (Inno­v­a­tive Med­i­cines Ini­tia­tive), che mette insieme quat­tordi­ci part­ners di sei diver­si pae­si. L’Italia è rap­p­re­sen­ta­ta dall’INMI Spal­lan­zani, prin­ci­pal inves­ti­ga­tor del prog­et­to sono il prof. Giuseppe Ippoli­to, la d.ssa Maria Rosaria Capo­bianchi e il dott. Antoni­no Di Caro.

La grav­ità del recente foco­laio di Ebo­la nel­l’Africa occi­den­tale ha rag­giun­to pro­porzioni storiche e ha mes­so in evi­den­za la suscettibil­ità delle popo­lazioni mon­di­ali agli agen­ti pato­geni. Non sono attual­mente disponi­bili vac­ci­ni o far­ma­ci antivi­rali per la pre­ven­zione o il trat­ta­men­to delle infezioni da virus Ebo­la nel­l’uo­mo. L’enorme esten­sione dell’epidemia in Africa occi­den­tale e il fal­li­men­to del sis­tema san­i­tario nel con­tenere l’in­fezione, sot­to­lin­eano la neces­sità di un rapi­do svilup­po di vac­ci­ni sicuri ed effi­caci. Il prog­et­to PEVIA ha lo scopo di svilup­pare vac­ci­ni anti-Ebo­la di sec­on­da gen­er­azione, sicuri ed effi­caci con­tro moltepli­ci cep­pi di Ebo­la, sem­pli­ci da pro­durre e dis­tribuire su larga scala nelle regioni endemiche. Questo prog­et­to, uffi­cial­mente avvi­a­to il 4 otto­bre 2017 (dura­ta 72 mesi, bud­get totale 11,7 mil­ioni di euro) mira anche allo svilup­po di sag­gi fun­zion­ali inno­v­a­tivi per accel­er­are lo svilup­po di nuovi can­di­dati vac­ci­nali con­tro EBOV e Filovirus, e test diag­nos­ti­ci. Il prog­et­to PEVIA potrebbe avere un impat­to sig­ni­fica­ti­vo sul­la salute glob­ale ed aumentare la capac­ità di rispos­ta alle future epi­demie di Ebo­la e di altre feb­bri emor­ragiche da filovirus.

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