Marino: corso gratuito di Orticoltura Urbana a Punto a Capo Onlus. Partecipano il Comune di Marino e Legambiente

Marino: corso gratuito di Orticoltura Urbana a Punto a Capo Onlus. Partecipano il Comune di Marino e Legambiente

19/01/2017 1 Di puntoacapo

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Mari­no: cor­so gra­tu­ito di Orti­coltura Urbana a Pun­to a Capo Onlus. Parte­ci­pano il Comune di Mari­no che patroci­na l’evento e Legam­bi­ente

Ven­erdì 20 gen­naio, ore 18,00 Pun­to a Capo Onlus, Mari­no

         Si ter­rà domani, ven­erdì 20 gen­naio a par­tire dalle ore 18.00 pres­so la Sala Nio­la di Pun­to a Capo Onlus a Mari­no, Via Anto­nio Frat­ti, 19a – Piaz­za Mat­teot­ti il pri­mo Cor­so gra­tu­ito di Orti­coltura Urbana, tenu­to dal Dr. Fabio Filogna, Agronomo.

         Il Cor­so si com­pone di due lezioni e di due lab­o­ra­tori all’aperto per impara­re cosa sig­nifi­ca avere un Orto Urbano sia dal pun­to di vista del cit­tadi­no che dell’Amministrazione Comu­nale. Non a caso, il cor­so sarà introdot­to dall’Assessore Ada San­ta­mai­ta che illus­tr­erà il Prog­et­to Orti Urbani del Comune di Mari­no e sarà inte­gra­to nei lab­o­ra­tori dal Cir­co­lo di Legam­bi­ente Appia-Sud Il Ric­cio.

         Nelle metropoli mod­erne esistono pic­cole ma numerose e impor­tan­tis­sime realtà: gli orti urbani. Queste espe­rien­ze sono in gra­do di cos­ti­tuire una alter­na­ti­va a forme di pro­duzione e con­sumo obso­lete, cos­ti­tu­is­cono inoltre pol­moni ver­di per le metropoli indus­tri­al­iz­zate, edu­cano a pratiche ambi­en­tali sosteni­bili, rispon­dono all’esigenza di “fare comu­nità” e offrono un’alternativa alle cat­e­gorie sociali più deboli.

         L’orto può cos­ti­tuire un’alternativa su pic­co­la scala alla grande agri­coltura inten­si­va.

Gli orti urbani cos­ti­tu­is­cono tas­sel­li ver­di per le cit­tà e con­tribuis­cono al recu­pero di aree degra­date, abban­do­nate o sot­touti­liz­zate del­la metropoli, con­fig­u­ran­dosi quali inno­v­a­tivi ele­men­ti del pae­sag­gio urbano con­tem­po­ra­neo.

         Il Cor­so di Orti­coltura Urbana vuole riv­ol­ger­si a queste cat­e­gorie e comu­nità quale mez­zo di aggregazione e di for­mazione per adeguare lo stile di vita sociale ad una mag­gior atten­zione a tut­ti quei temi legati alla natu­ra e al suo sfrut­ta­men­to.

Affron­ter­e­mo questi temi a pic­coli pas­si par­tendo appun­to dal coin­vol­gi­men­to del­la coscien­za del sin­go­lo.

          Francesca Mar­ruc­ci, Pres­i­dente di Pun­to a Capo Onlus ha accolto con sod­dis­fazione la pro­pos­ta del Dr. Filogna: “Pot­er offrire un Cor­so di questo genere gra­tuita­mente è sta­ta una grande oppor­tu­nità. È impor­tante iniziare a sen­si­bi­liz­zare i cit­ta­di­ni su un tema come questo che com­prende tante dis­ci­pline, l’ambiente e la sua tutela, l’educazione ali­menta­re, il riu­ti­liz­zo di alcu­ni tipi di rifiu­ti, ma anche l’enogastronomia e il lavoro. C’è un uni­ver­so da sco­prire lega­to a questi prog­et­ti e piano piano cercher­e­mo di illus­trarne tutte le sfac­cettature.”

         L’Assessore Ada San­ta­mai­ta ha subito accolto con entu­si­as­mo la pro­pos­ta di Pun­to a Capo Onlus: “Siamo molto inter­es­sati al prog­et­to Orti Urbani, che vogliamo val­oriz­zare e miglio­rare, vis­to che fino­ra non è sta­to a suf­fi­cien­za cura­to. Gli Orti Urbani rap­p­re­sen­tano un’ottima soluzione per recu­per­are aree degra­date o in sta­to di abban­dono per ricavarne spazi in cui colti­vare. L’Orto Urbano può essere anche fat­to in casa, ovvi­a­mente, ma per quan­to riguar­da le com­pe­ten­ze del Comune, si trat­ta di dare un’impronta impor­tante alla cit­tà vol­ta ad un innalza­men­to del­la qual­ità del­la vita, dell’educazione ali­menta­re e del­la vivi­bil­ità. Su ques­ta sti­amo lavo­ran­do e pre­sen­ter­e­mo un prog­et­to, quin­di non pote­va­mo che accogliere con entu­si­as­mo l’idea di Pun­to a Capo Onlus di effet­tuare un Cor­so di Orti­coltura Urbana gra­tu­ito per i cit­ta­di­ni, che risul­ta anche pro­pe­deu­ti­co al nos­tro prog­et­to.”

            Dichiara Nico­la Pas­saret­ti, Pres­i­dente del cir­co­lo Legam­bi­ente “Appia sud il Ric­cio”: “Ridis­eg­nare l’immagine delle cit­tà attra­ver­so gli orti urbani è un fenom­e­no segui­to con sem­pre mag­giore inter­esse da cit­ta­di­ni e ammin­is­trazioni ed è una sfi­da che Legam­bi­ente cav­al­ca da tem­po. Gli orti urbani cos­ti­tu­is­cono una rispos­ta conc­re­ta, la più imme­di­a­ta, a molte esi­gen­ze delle comu­nità urbane e del­l’am­bi­ente: per­me­t­tono di inve­stire pos­i­ti­va­mente il pro­prio tem­po libero ed entrare in relazione con le per­sone che abi­tano il quartiere, favoriscono lo scam­bio di conoscen­ze, rispon­dono al deside­rio di sapere cosa si man­gia. Con gli orti impar­i­amo la sta­gion­al­ità dei prodot­ti, la dif­fu­sione di meto­di di colti­vazione sosteni­bili, l’importanza di com­bat­tere lo spre­co di cibo e gener­are cir­cuiti vir­tu­osi di econo­mia sol­i­dale. Pon­gono un freno al dila­gare del­la cemen­tifi­cazione e del­l’il­le­gal­ità, men­tre favoriscono il recu­pero del­la bio­di­ver­sità. Per­me­t­tono il riap­pro­pri­ar­si di luoghi altri­men­ti inuti­liz­za­ti e abban­do­nati. Per questo anche sul nos­tro ter­ri­to­rio, a Mari­no, ai Castel­li, pro­muovi­amo e affi­anchi­amo inizia­tive che van­no in ques­ta direzione come in questo caso”.

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