Marino: Remo Pisani (FI) chiede la revoca del Divino Amore! Ecco la mozione.

Marino: Remo Pisani (FI) chiede la revoca del Divino Amore! Ecco la mozione.

11/08/2016 0 Di puntoacapo

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Remo Pisani

Remo Pisani

Mari­no: Remo Pisani (FI) chiede la revo­ca del Divi­no Amore!

Con nota pro­to­col­lare n°39739  del 11 Agos­to 2016 invi­a­ta  al Comune di Mari­no, all’attenzione del Sin­da­co Avv. Car­lo Col­iz­za, del Pres­i­dente del Con­siglio Comu­nale, Dott. Sante Nar­cisi e del­la Seg­re­taria Comu­nale Dott.ssa Clau­dia Taras­cio, l’Avvocato Remo Pisani coor­di­na­tore di Forza Italia Mari­no, elet­to nel­la lista di Forza Italia con Cec­chi Sin­da­co, e mem­bro del coor­di­na­men­to provin­ciale di Forza Italia, con­seg­na e pro­pone ai sen­si dell’articolo 17, com­ma 10 del vigente  Rego­la­men­to Comu­nale una mozione-pro­pos­ta delib­er­a­ti­va, che chiarisce defin­i­ti­va­mente la posizione, oltre ché  per­son­ale, ma di tut­to il Par­ti­to, per la Revo­ca del­la lot­tiz­zazione  così det­ta del  “Divi­no Amore”.

Il Pre­am­bo­lo

Nel­la pre­mes­sa del­la mozione “in virtù dei poteri, delle fun­zioni e delle pre­rog­a­tive allo stes­so con­cesse dal­la Legge, dal­lo Statu­to del Comune e dal Rego­la­men­to Comu­nale, pone all’attenzione del Con­siglio Comu­nale la seguente mozione-pro­pos­ta di voto, diret­ta ad impeg­nare, sec­on­do l’orientamento, più avan­ti illus­tra­to”.

L’Analisi Polit­i­ca

“Che   uno dei pun­ti di forza, pro­gram­mati­ci del­la lista M5S a sosteg­no del­la can­di­datu­ra del Sin­da­co Car­lo Col­iz­za è sta­ta l’abrogazione di tut­ti gli atti ammin­is­tra­tivi che han­no inter­es­sato la c.d. “zona del Divi­no Amore”.

“Che l’esito elet­torale ha vis­to al bal­lot­tag­gio com­petere il can­dida­to del Movi­men­to 5 Stelle e il can­dida­to del Cen­tro Sin­is­tra Dott.ssa Eleono­ra Di Giulio, e che tale com­pe­tizione ha vis­to con­verg­ere voti popo­lari, che nel pri­mo turno elet­torale era­no con­fluiti nel cen­tro destra com­p­lessi­va­mente inte­so, nel Movi­men­to Cinque Stelle, poi net­ta­mente vinci­tore”.

La pre­sa d’atto

“Con­sid­er­a­to che l’elettorato, forza matu­ra e con­sapev­ole, ritiene cor­rispon­da alla volon­tà gen­erale del­la Comu­nità Mari­nese il non prevedere alcu­na for­ma di edi­fi­cazione attuale e futu­ra nei ter­reni des­ti­nati all’urbanizzazione c.d. “Divi­no Amore”, even­to, questo, incon­tro­vert­ibile e che pone seri prob­le­mi politi­ci, in ter­mi­ni di aut­o­crit­i­ca e resip­is­cen­za, in molti e sin­ce­ra­mente da parte anche del sot­to­scrit­to”.

 La ver­ità polit­i­ca

Che in data 25 Giug­no 2015 l’allora con­sigliere Comu­nale Adol­fo Tam­maro pre­sen­tò delib­era per la revi­sione accor­di con la Regione Lazio sull’area del Divi­no Amore, delib­era pre­sen­ta­ta con l’ausilio del con­sigliere Car­lo Col­iz­za e del con­sigliere Eleono­ra Di Giulio”.

La sostan­za polit­i­ca

Com­pren­den­do anche la anco­ra scarsa espe­rien­za ammin­is­tra­ti­va che carat­ter­iz­za larga parte dei con­siglieri di mag­gio­ran­za e il  com­pren­si­bile scetti­cis­mo politi­co  che questi han­no del­la mino­ran­za, spe­cial­mente di cen­tro destra e spe­cial­mente par­tit­i­ca, lo scrivente con­sigliere ripro­pone, in maniera mag­a­ri irrituale ma sicu­ra­mente per­vasa di spir­i­to isti­tuzionalela pro­pos­ta di delib­era del Con­sigliere Tam­maro, in data 25 Giug­no 2015, oggi asses­sore del­la nuo­va ammin­is­trazione, del Movi­men­to 5 Stelle, riprodot­ta pedis­se­qua­mente, con la sem­plice e parziale mod­i­fi­ca cui sopra si è fat­to cen­no e men­zione, e fat­ti salvi gli anacro­nis­mi con­tes­tu­ali e  di cronaca, oggi superati, al fine di ren­der­la anco­ra più ader­ente alla volon­tà espres­sa dai cit­ta­di­ni, e facil­mente con­di­vis­i­bile e  quin­di “vota­bile”. In una paro­la ‘Revo­ca’.

IL TESTO COMPLETO DELLA MOZIONE

Al Sin­da­co del Comune di Mari­no

Avv. Car­lo Col­iz­za

Al Pres­i­dente del Con­siglio Comu­nale

Dott. Sante Nar­cisi

Alla Seg­re­taria Comu­nale

Dott.ssa Clau­dia Taras­cio

Sede

Ogget­to: Mozione ex art.17, del   Rego­la­men­to Comu­nale

                  Il sot­to­scrit­to Avv. Remo Pisani, con­sigliere pres­so codesto comune del­la Lista Forza Italia con Cec­chi Sin­da­co, in virtù dei poteri, delle fun­zioni e delle pre­rog­a­tive allo stes­so con­cesse dal­la Legge, dal­lo Statu­to del Comune e dal Rego­la­men­to Comu­nale, pone all’attenzione del Con­siglio Comu­nale la seguente mozione-pro­pos­ta di voto, diret­ta ad impeg­nare, sec­on­do l’orientamento, più avan­ti illus­tra­to, il Con­siglio Comu­nale:

Pre­mes­so

  • Che alle Elezioni 2016 in data 19 Giug­no, si è svolto il turno di bal­lot­tag­gio, che ha vis­to l’elezione alla car­i­ca di Sin­da­co del Comune di Mari­no l’avv. Car­lo Col­iz­za per la lista Movi­men­to 5 stelle;
  • Che  uno dei pun­ti di forza, pro­gram­mati­ci del­la lista M5S a sosteg­no del­la can­di­datu­ra del Sin­da­co Car­lo Col­iz­za è sta­ta l’abrogazione di tut­ti gli atti ammin­is­tra­tivi che han­no inter­es­sato la c.d. “zona del Divi­no Amore” ;
  • Che l’esito elet­torale ha vis­to al bal­lot­tag­gio com­petere il can­dida­to del Movi­men­to 5 Stelle e il can­dida­to del Cen­tro Sin­is­tra Dott.ssa Eleono­ra Di Giulio, e che tale com­pe­tizione ha vis­to con­verg­ere voti popo­lari, che nel pri­mo turno elet­torale era­no con­fluiti nel cen­tro destra com­p­lessi­va­mente inte­so, nel Movi­men­to Cinque Stelle, poi net­ta­mente vinci­tore;

Con­sid­er­a­to che l’elettorato, forza matu­ra e con­sapev­ole, ritiene cor­rispon­da alla volon­tà gen­erale del­la Comu­nità Mari­nese il non prevedere alcu­na for­ma di edi­fi­cazione attuale e futu­ra nei ter­reni des­ti­nati all’urbanizzazione c.d. “Divi­no Amore”, even­to, questo, incon­tro­vert­ibile e che pone seri prob­le­mi politi­ci, in ter­mi­ni di aut­o­crit­i­ca e resip­is­cen­za, in molti e sin­ce­ra­mente da parte anche del sot­to­scrit­to

In con­sid­er­azione altresì:

  • Del fat­to che pen­dono dianzi al TAR numerosi ricor­si sia pro­posti da Enti Pub­bli­ci che da asso­ci­azioni di cit­ta­di­ni e che sem­br­erebbe l’iter essere vizia­to da caren­ze in fase pro­ced­i­men­tale;
  • Che in data 25 Giug­no 2015 l’allora con­sigliere Comu­nale Adol­fo Tam­maro pre­sen­tò delib­era per la revi­sione accor­di con la Regione Lazio sull’area del Divi­no Amore, delib­era pre­sen­ta­ta con l’ausilio del con­sigliere Car­lo Col­iz­za e del con­sigliere Eleono­ra Di Giulio;

Com­pren­den­do anche la anco­ra scarsa espe­rien­za ammin­is­tra­ti­va che carat­ter­iz­za larga parte dei con­siglieri di mag­gio­ran­za e il  com­pren­si­bile scetti­cis­mo politi­co  che questi han­no del­la mino­ran­za, spe­cial­mente di cen­tro destra e spe­cial­mente par­tit­i­ca, lo scrivente con­sigliere ripro­pone, in maniera mag­a­ri irrituale ma sicu­ra­mente per­vasa di spir­i­to isti­tuzionale,  la pro­pos­ta di delib­era del Con­sigliere Tam­maro, in data 25 Giug­no 2015, oggi asses­sore del­la nuo­va ammin­is­trazione, del Movi­men­to 5 Stelle, riprodot­ta pedis­se­qua­mente, con la sem­plice e parziale mod­i­fi­ca cui sopra si è fat­to cen­no e men­zione, e fat­ti salvi gli anacro­nis­mi con­tes­tu­ali e  di cronaca , oggi superati, al fine di ren­der­la anco­ra più ader­ente alla volon­tà espres­sa dai cit­ta­di­ni, e facil­mente con­di­vis­i­bile e  quin­di “vota­bile”.

A tal propos­i­to si pone all’attenzione del Con­siglio Comu­nale e al suo voto finale la seguente

MOZIONE

Pre­mes­so :

che in data 14/06/2011 è sta­to fir­ma­to un pro­to­col­lo d’intesa tra la Regione Lazio (a fir­ma del Pres­i­dente Polveri­ni) ed il sin­da­co di Mari­no (a fir­ma del sin­da­co Palozzi); che in data 3 agos­to 2011 con delib­era n. 35 il Con­siglio Comu­nale di Mari­no ha “pre­so atto” del Pro­to­col­lo d’intesa approva­to (come schema sen­za alcu­na fir­ma) dal­la Giun­ta Regionale e pub­bli­ca­to sul BURL con il n. 123 del 08/04/2011; che in con­seguen­za dell’approvazione di tale delib­era 35 del 3 agos­to 2011 è sta­to avvi­a­to il così det­to “svilup­po del com­pren­so­rio delle aree sospese del Divi­no Amore” e come pre­vis­to nelle delibere n. 36,37,38,39 del 3 agos­to 2011, approvate insieme alla “pre­sa d’atto”, è sta­to avvi­a­to l’iter ammin­is­tra­ti­vo per real­iz­zare un inse­di­a­men­to com­p­lessi­vo di cir­ca nuovi 12.500 abi­tan­ti con costruzione di 1.325.516 mc al “net­to del trasfer­i­men­to delle cuba­ture ad opera dell’Amministrazione Comu­nale”;

 che la Giun­ta Comu­nale di Mari­no con delib­era n. 85 del 15/07/2013 ha approva­to il nuo­vo prog­et­to (a causa di alcu­ni pareri neg­a­tivi rice­vu­ti nell’iter ammin­is­tra­ti­vo) ed ha nuo­va­mente pub­bli­ca­to il prog­et­to e tut­ti gli alle­gati al Pro­gram­ma Inte­gra­to EcoV­il­lage; che questi nuovi doc­u­men­ti annul­lano e sos­ti­tu­is­cono quel­li pre­sen­tati in sede di Con­siglio Comu­nale all’interno del­la delib­era 37 del 3 agos­to 2011. Tra questi doc­u­men­ti è pre­sente anche un nuo­vo schema di Con­ven­zione in con­trasto con il Pro­to­col­lo d’Intesa sot­to­scrit­to con la Regione Lazio in data 14 giug­no 2011 e con la delib­era 36 del 3 agos­to 2011. Tale nuo­vo schema di con­ven­zione trasfor­ma l’obbligo a “fare” opere pub­bliche a totale cari­co dei pro­po­nen­ti in un sem­plice obbli­go a “dare” una cifra mas­si­ma di Euro 18.000.000 + IVA (nel caso Ecov­il­lage srl). La Con­ven­zione con le soci­età Cristi­na srl e La Mole Due Srl non fa nes­sun rifer­i­men­to esplic­i­to ad opere pub­bliche incluse nel Pro­to­col­lo d’Intesa e nel Mas­ter­plan. In par­ti­co­lare l’art. 4 del Pro­to­col­lo d’intesa (che qui sot­to si ripor­ta inte­gral­mente) pre­sen­ta­to ai Con­siglieri Comu­nali di Mari­no nel momen­to in cui si chiede­va l’approvazione del­la “pre­sa d’atto” del Con­siglio Comu­nale in data 3 agos­to 2011 dice tes­tual­mente: (Omis­sis ….) 4. A ridefinire il prece­dente Pro­to­col­lo d’Intesa con l’elenco delle opere ed inter­ven­ti atti a garan­tire la real­iz­zazione di un coer­ente svilup­po infra­strut­turale in gra­do di offrire la mas­si­ma acces­si­bil­ità delle frazioni esisten­ti e la sosteni­bil­ità del­lo svilup­po urban­is­ti­co rap­p­re­sen­ta­to dalle seguen­ti opere prin­ci­pali: o via­bil­ità di col­lega­men­to fra via del Divi­no Amore e Via Appia Nuo­va; o assi viari prin­ci­pali come evi­den­zi­a­to nel­la planime­tria alle­ga­ta con la for­mazione di rota­to­rie su via Ardeati­na e su via Net­tunense lun­go l’asse di via del Divi­no Amore, con col­lega­men­to su via Appia; o asse di col­lega­men­to tra San­ta Fumia tramite il com­pren­so­rio 167 e Cav­alese, con allac­cio alla tan­gen­ziale par­al­lela alla Net­tunense in fase prog­et­tuale nei ter­ri­tori di Albano, Aric­cia e Cas­tel Gan­dol­fo; o dotazione di tutte le infra­strut­ture di quartiere per ren­dere autono­mi i com­pren­sori di prog­et­to e rin­forzare le dotazioni dell’abitato esistente, nom­chè pre­vi­sione del­la real­iz­zazione del­la via­bil­ità nec­es­saria a servizio dei cantieri; o par­co pub­bli­co comu­nale attrez­za­to con servizi sociali, col­lega­men­ti ciclo pedonali des­ti­nati all’aggregazione socio­culturale; o stazione fer­roviaria di scam­bio con adeguati parcheg­gi; o sot­topas­so FF.SS. tra la local­ità Boscare e com­pren­so­rio Divi­no Amore; o Audi­to­ri­um del­la Musi­ca per una capien­za di cir­ca 2000 posti. L’intero sis­tema infra­strut­turale sarà com­ple­ta­mente a cari­co dei pro­pri­etari delle aree di svilup­po, pro­porzional­mente e coer­ente­mente sud­di­vi­so tra le sem­pli­ci attuazione di PRG e le future vari­anti gen­er­an­ti plus­val­ori fon­di­ari. Tutte le opere pub­bliche da real­iz­zarsi con­tes­tual­mente alla opere pri­vate saran­no ese­gui­te a cura e spese dei con­ces­sion­ari ivi com­p­rese le attiv­ità di prog­et­tazione e col­lau­do, attra­ver­so le sot­to­scrizioni di speci­fiche con­ven­zioni. Le attiv­ità di prog­et­tazione dovran­no essere svolte d’intesa con gli Uffi­ci tec­ni­ci comu­nali a cui è demanda­to il com­pi­to del coor­di­na­men­to e vig­i­lan­za degli inter­ven­ti pub­bli­ci attra­ver­so la sot­to­scrizione di uno speci­fi­co “crono­pro­gram­ma” col­le­ga­to alle con­ven­zioni. (Omis­sis .. ter­mine citazione del Pro­to­col­lo d’Intesa) che emer­gono gravi pun­ti di con­trasto tra lo schema di Con­ven­zione con la Ecov­il­lage Srl (e con una sec­on­da soci­età non men­zion­a­ta nel rilas­cio del pro­gram­ma inte­gra­to da parte del­la Regione Lazio) pro­prio in relazione alle opere pub­bliche citate nel Pro­to­col­lo d’Intesa (e ogget­to del­la pre­sa d’atto dei Con­siglieri Comu­nali in data 3 agos­to 2011) e quelle elen­cate nel­la delib­era 36 del 3 agos­to 2011 (Mas­ter­Plan); che in tema di opere pub­bliche e di prob­le­mi legati al traf­fi­co pesante la delib­era 36 del 3 agos­to 2011 dichiar­a­va quan­to segue: (omis­sis . segue testo inte­grale delib­era 36 del 3 agos­to 2011) · Che in segui­to alla stip­u­la delle con­ven­zioni degli accor­di di pro­gram­ma sarà nec­es­sario pro­gram­mare le seguen­ti opere: · via­bil­ità di col­lega­men­to fra Via del Divi­no Amore e Via Appia Nuo­va; · assi viari prin­ci­pali come evi­den­zi­a­to nel­la planime­tria alle­ga­ta con la for­mazione di rota­to­rie su via Ardeati­na e su via Net­tunense lun­go l’asse di via del Divi­no Amore, con col­lega­men­to su Via Appia; · asse di col­lega­men­to tra San­ta Fumia tramite il com­pren­so­rio 167 e Cav­alese, con allac­cio alla tan­gen­ziale par­al­lela alla Net­tunense in fase prog­et­tuale nei ter­ri­tori di Albano, Aric­cia e Castel­gan­dol­fo; · dotazione di tutte le infra­strut­ture di quartiere da piani­fi­care per ren­dere autono­mi i com­pren­sori di prog­et­to e rin­forzare le dotazioni dell’abitato esistente, ed in par­ti­co­lare: · palazzet­to del­lo sport per una capien­za di cir­ca 1000 spet­ta­tori; · nuo­va sede per uffi­ci pub­bli­ci; · audi­to­ri­um per la musi­ca di cir­ca 2000 posti; · stazione fer­roviaria di scam­bio con adeguati parcheg­gi; · sot­topas­so FF.SS, tra la local­ità Boscare e com­pren­so­rio Divi­no Amore; · par­co pub­bli­co comu­nale attrez­za­to con servizi sociali, col­lega­men­ti ciclo pedonali des­ti­nati all’aggregazione socio­cul­tur­ale tra i parchi acquisi­ti , l’abitato con­sol­ida­to di San­ta Maria delle Mole, Frat­tochie ed i nuovi inse­di­a­men­ti derivan­ti dagli accor­di di pro­gram­ma; · ristrut­turazione dei casali ( denom­i­nati Negroni) del­la con­sis­ten­za di 6500 mc da adibire a cen­tro poli­va­lente di aggregazione cul­tur­ale; · val­oriz­zazione delle ves­tige arche­o­logiche del­la Mugilla, attra­ver­so un per­cor­so didat­ti­co com­pen­e­tra­to con la strut­tura dell’auditorium, di con­cer­to con la soprint­en­den­za ai beni arche­o­logi­ci del Lazio; · Isti­tu­ti sco­las­ti­ci com­pren­den­ti (il dimen­sion­a­men­to viene ese­gui­to in relazione agli abi­tan­ti inse­di­a­bili pari a 12.500, vedi la relazione alle­ga­ta): Un pri­mo isti­tu­to 10 aule da 15 uten­ti + servizi di asi­lo nido. 5 aule da 25 uten­ti + servizi di mater­na. 10 aule da 25 uten­ti di ele­men­tari + servizi. 6 aule da 25 uten­ti di media + servizi. Un sec­on­do isti­tu­to 10 aule da 15 uten­ti + servizi di asi­lo nido 5 aule da 25 uten­ti + servizi di mater­na 10 aule da 25 uten­ti di ele­men­tari + servizi 6 aule da 25 uten­ti di media + servizi. Un ter­zo isti­tu­to 10 aule da 15 uten­ti + servizi di asi­lo nido 10 aule da 25 uten­ti + servizi di mater­na 5 aule da 25 uten­ti di ele­men­tari + servizi 3 aule da 25 uten­ti di media + servizi Che il C.C. recu­per­erà le risorse nec­es­sarie alla costruzione di tutte le opere, attra­ver­so i cor­rispet­tivi derivan­ti dagli accor­di di pro­gram­ma da sot­to­scri­vere con i pri­vati e se nec­es­sario per il com­ple­ta­men­to § attra­ver­so lo scom­puto delle urban­iz­zazioni sec­on­darie. Il cor­rispet­ti­vo che i pri­vati si impeg­nano a cedere per con­sen­tire la costruzione di tutte le opere ammon­ta ad euro 50/mc( cinquan­ta) di cubatu­ra res­i­den­ziale rilas­ci­a­ta; § Tutte le opere indi­vid­u­ate nel Mas­ter Plan devono essere ogget­to di prog­et­tazione pre­lim­inare da sot­to­porre alla approvazione comu­nale suc­ces­si­va­mente alla adozione degli accor­di di pro­gram­ma di Ecov­il­lage e Cristina_La Mole due srl. Pri­ma del­la stip­u­la del­la con­ven­zione, tutte le prog­et­tazioni pre­viste dal­la A.C. per lo svilup­po ter­ri­to­ri­ale ed indi­cate nel Mas­ter Plan devono essere ogget­to di approvazione nel­la fase esec­u­ti­va, com­p­rese le vari­anti urban­is­tiche che inter­es­sano gli assi infra­strut­turali ed i piani par­ti­cel­lari di espro­prio che inter­es­sano anche le aree esterne al ter­ri­to­rio comu­nale. Con la chiusura del pro­gram­ma di edilizia pri­va­ta tut­to il pro­gram­ma pre­vis­to di opere pub­bliche dovrà com­ple­tar­si. La com­mis­sione urban­is­ti­ca, inoltre prevede che ven­ga isti­tu­ito un comi­ta­to con­giun­to tec­ni­co, politi­co che sovrin­ten­da all’esito finale degli accor­di di pro­gram­ma. A tutela del tes­su­to viario esistente, non potran­no essere uti­liz­zate nel­la fase di cantiere le arterie interne agli abi­tati di S. Maria delle Mole e Frat­toc­chie, favoren­do il deflus­so lun­go Via del Divi­no Amore ver­so la Via Ardeati­na in direzione Roma o l’utilizzo dei nuovi trac­ciati delle infra­strut­ture da real­iz­zare.

 EMENDAMENTO PROT. N. 3450 DEL 03.08.2011 LETT. A § Che il Comune di Mari­no intende aderire ad un pro­to­col­lo ambi­en­tale del tipo Leed (Lead­er­ship in Ener­gy end Envi­ron­ment Design), al quale devono atten­er­si i costrut­tori impeg­nati negli accor­di di pro­gram­ma, e che potrà essere uti­liz­za­to sul ter­ri­to­rio comu­nale non appe­na ven­ga reso oper­a­ti­vo. Tale pro­to­col­lo non dovrà solo essere un indice di sosteni­bil­ità ener­get­i­ca dell’edificio, ma più ampia­mente dovrà occu­par­si di tute­lare l’ambiente, al fine di creare dei quartieri Ecososteni­bili; (ter­mine testo inte­grale Delib­era 36 del 3 agos­to 2011).

 Si evi­den­zia ai Sigg.ri Con­siglieri Comu­nali come molti degli impeg­ni pre­sen­ti nel­la delib­era 36 del 3 agos­to 2011 siano sta­ti del tut­to igno­rati a com­in­cia­re dal­la sot­to­scrizione degli Accor­di di Pro­gram­ma (con con­seguen­ti Con­feren­ze dei Servizi), la isti­tuzione del Comi­ta­to tec­ni­copoliti­co di con­trol­lo sug­li accor­di di pro­gram­ma da stip­u­lare e ovvi­a­mente la lista delle opere pub­bliche pre­viste del tut­to diver­sa da quel­la inseri­ta nel­la Con­ven­zione con la Ecov­il­lage srl. Men­tre nel­la con­ven­zione con le Soci­età Cristi­na srl e La Mole Due srl non si fa men­zione di alcu­na opera pub­bli­ca. Al tem­po stes­so nelle con­ven­zioni fir­mate viene del tut­to igno­ra­to l’obbligo di ade­sione al pro­to­col­lo ambi­en­tale del tipo Leed e sue con­seguen­ti norme di rispet­to. In aggiun­ta è sta­to del tut­to IGNORATO l’emendamento che dice­va espres­sa­mente: § Tutte le opere indi­vid­u­ate nel Mas­ter Plan devono essere ogget­to di prog­et­tazione pre­lim­inare da sot­to­porre alla approvazione comu­nale suc­ces­si­va­mente alla adozione degli accor­di di pro­gram­ma di Ecov­il­lage e Cristina_La Mole due srl. Così non è sta­to. Gli accor­di di pro­gram­ma non sono sta­ti fat­ti (facen­do saltare tut­to l’impianto del Mas­ter­plan sul quale era sta­ta chi­es­ta l’approvazione del Con­siglio Comu­nale) sono state fir­mate le Con­ven­zioni sen­za citare molte delle con­dizioni pre­viste e sono sta­ti anche rilas­ciati dei per­me­s­si a costru­ire sen­za avere anco­ra mai fat­to (e pre­sen­ta­to al Con­siglio Comu­nale) la prog­et­tazione pre­lim­inare delle opere pub­bliche indi­ca­ta nel Mas­ter­plan (vedi rispos­ta inter­rogazione Prot. 11435 del 09/03/2015). che – in aggiun­ta a quan­to sopra ­ la Con­ven­zione fir­ma­ta con la Ecov­il­lage srl (e altri) non ripor­ta gli impeg­ni derivan­ti dal­la dichiara­ta neces­sità di fare rifer­i­men­to ad un impianto di depu­razione pri­va­to, diver­so da quel­lo attuale di San­ta Maria delle Mole. Tale impeg­no deve essere spec­i­fi­ca­to come aggiun­ti­vo a quan­to indi­ca­to in Con­ven­zione. Si ricor­da che in rispos­ta ad un’apposita inter­rogazione l’Assessore dell’epoca Bar­toloni ha affer­ma­to che “nes­sun cos­to sarà a cari­co dei Cit­ta­di­ni di Mari­no sia per il nuo­vo depu­ra­tore, sia per l’infrastruttura idri­ca che sarà a totale cari­co di ACEA”; che (ACEA prot. 25006 del 27/07/2012 al riguar­do dice: “In rifer­i­men­to al prog­et­to di cui sopra trasmes­so con nota n. 30083 del 12/06/2012 ques­ta Soci­età fa pre­sente che NON è pos­si­bile con­ferire al depu­ra­tore “SANTA MARIA DELLE MOLE” la por­ta­ta risul­tante dal futuro inse­di­a­men­to. Per cui si sug­gerisce di real­iz­zare un impianto di depu­razione a ges­tione pri­va­ta in atte­sa dei futuri lavori di ampli­a­men­to del soprac­i­ta­to depu­ra­tore “SANTA MARIA DELLE MOLE”); La Regione Lazio al riguar­do con Deter­mi­nazione A09870 del 1 otto­bre 2012 con la pre­scrizione n. 15 ordi­na che: “ Sia pre­vis­to un adegua­to ed effi­cace trat­ta­men­to pres­so l’impianto di depu­razione a ges­tione pri­va­ta così come richiam­a­to nel­la det. A08292 del 09/08/2012; che ACEA nell’incontro avu­to alla pre­sen­za di tut­ti i Con­siglieri Comu­nali di Mari­no con il Pres­i­dente ACEA e tut­ti i Diri­gen­ti ACEA coin­volti in data 24 Mar­zo 2015 ha spec­i­fi­ca­to che per quan­to riguar­da l’ampliamento del depu­ra­tore di San­ta Maria delle Mole “l’inizio lavori” è pre­vis­to per il 2017; che ACEA nell’incontro sopra indi­ca­to ha spec­i­fi­ca­to che ATO2 è a conoscen­za che le falde acquifere dei Castel­li Romani “sono in esauri­men­to” e che non sono in gra­do di reg­gere il con­tin­uo aumen­to del peso inse­dia­ti­vo dell’area dei Castel­li Romani e che tut­ti i futuri lavori di “appor­to” di risorse idriche preve­dono l’arrivo dell’acqua dall’Appennino (Peschiera). Al tem­po stes­so l’Ing. Petri­ni ha affer­ma­to che è sta­ta data “del­e­ga” ai pro­po­nen­ti dei pro­gram­mi inte­grati di pren­dere accor­di diret­ti con ACEA per portare avan­ti i lavori pre­visti dal­la Regione; che in relazione alle prime con­ces­sioni edilizie rilas­ci­ate in zona Mugilla alle soci­età Cristi­na srl e La Mole Due srl l’allaccio in fogna è sta­to comunque pre­vis­to sul­la infra­strut­tura attuale sen­za con­sid­er­are le indi­cazioni di ACEA rispet­to ai rischi col­le­gati all’aumento del peso inse­dia­ti­vo sul depu­ra­tore attuale di San­ta Maria delle Mole; che si ricor­da che il Comune di Mari­no ha già ampia­mente super­a­to l’incremento com­p­lessi­vo di 7200 abi­tan­ti pre­vis­to dalle diret­tive per il dimen­sion­a­men­to dei nuovi PUGC di cui all’art. 55 delle NA del PTPG; che ­ lim­i­tata­mente alla delib­era 37 del 3 agos­to 2011 ­ non risul­ta real­iz­za­ta la riduzione del­la vol­ume­tria dichiara­ta (del 55%) nel Pro­to­col­lo d’Intesa in quan­to a fronte di una pos­si­bile vol­ume­tria di cir­ca 889.307 mc (fonte Deter­mi­nazione Regionale A09870 del 01/10/2012 pag. 3 di 7) sono sta­ti con­ces­si 480.000 mc (360.000 res­i­den­ziali, 20.000 res­i­den­ziale pub­bli­ca, 100.000 com­mer­ciale) pari ad una dimin­uzione di appe­na il 46% cir­ca. Tale evi­den­za di man­ca­to rispet­to   delle dimin­uzione pat­tuite è sta­ta sot­to­lin­ea­ta per­sonal­mente anche dall’Assessore Regionale Michele Civi­ta nel­la ulti­ma riu­nione del­la Com­mis­sione Ambi­ente e Urban­is­ti­ca del­la Regione Lazio; che tra le 28 pre­scrizioni indi­cate nel­la Deter­mi­nazione Regionale A09870 del 1 otto­bre 2012 si legge: Pre­scrizione 22. Dovrà essere deter­mi­na­ta pre­lim­i­n­ar­mente, l’idroesigenza derivante dall’attuazione del Piano, la pos­si­bil­ità di approvvi­gion­a­men­to nonché ver­i­fi­ca­ta la pos­si­bil­ità di sod­dis­fare i fab­bisog­ni pre­visti con la rete acque­dot­tis­ti­ca idropota­bile Pre­scrizione 25. Sia ver­i­fi­ca­ta la com­pat­i­bil­ità, al momen­to non accer­ta­ta, delle por­tate dei cor­pi idri­ci ricet­tori con l’aumento dei deflus­si, causati dal­la sen­si­bile imper­me­abi­liz­zazione a segui­to del­la pre­vista urban­iz­zazione per even­ti con un tem­po di ritorno pari a 200 anni; ­ che la ASL RM H in data 14 agos­to 2013 (con parere neg­a­ti­vo reit­er­a­to in data 28/10/2014) , a fir­ma del diri­gente del SISP (Servizio Igiene Pub­bli­ca) D.ssa Cate­ri­na Aiel­lo, ha ind­i­riz­za­to una let­tera al Sin­da­co di Mari­no (insieme al Sin­da­co di Ciampino) dove ha espres­so parere neg­a­ti­vo a nuovi inse­di­a­men­ti, argo­men­tan­do tale rifi­u­to a diverse crit­ic­ità che insistono sul ter­ri­to­rio che sono: o pre­sen­za dell’aeroporto GB Pas­tine con con­seguente inquina­men­to da rumore; o la emanazione di gas peri­colosi dal sot­to­suo­lo, in par­ti­co­lare CO e SO2, oltre che radon, dovu­ta al fat­to che tut­ta l’area dei Castel­li Romani è di natu­ra vul­cani­ca; o la con­statazione sem­pre più fre­quente di risul­tati analiti­ci delle acque dei pozzi des­ti­nate al con­sumo umano non in lin­ea con i val­ori con­sen­ti­ti dall’attuale leg­is­lazione; o le dif­fi­coltà nel reperire siti idonei per lo smal­ti­men­to dei rifiu­ti La nota del­la Diri­gente del­la ASL RM H ter­mi­na come segue: “E’ per­tan­to oppor­tuno alla luce di tut­to ciò, ripen­sare forte­mente alle linee che dovreb­bero gov­ernare e guidare lo svilup­po futuro del ter­ri­to­rio, ne con­segue che , allo sta­to attuale, il parere del­lo scrivente Servizio di Igiene Pub­bli­ca, su tut­ti i nuovi inse­di­a­men­ti, pro­prio per la loro par­ti­co­lare numerosità, è da inten­der­si in lin­ea di mas­si­ma come NEGATIVO, per non aggravare ulte­ri­or­mente la già pre­caria situ­azione esistente che in data 16 Giug­no 2015 si è svol­ta alla Regione Lazio una ses­sione di Com­mis­sione Ambi­ente ed Urban­is­ti­ca spec­i­fi­cata­mente ded­i­ca­ta alla ver­i­fi­ca del­la pos­si­bil­ità o meno di pot­er pro­cedere con la REVOCA uni­lat­erale da parte del­la Regione Lazio del Pro­to­col­lo d’intesa e dei pro­gram­mi inte­grati riguardan­ti l’area del Divi­no Amore nel Comune di Mari­no. Tale REVOCA era sta­ta richi­es­ta dal­la mozione regionale n. 186 del 17 aprile 2014. La relazione dell’avvocato Nico­la Saba­to (incar­i­ca­to dal­la Regione Lazio e che qui alleghi­amo a sup­por­to infor­ma­ti­vo di tut­ti i Con­siglieri Comu­nali) ha mes­so in evi­den­za che tale REVOCA – nel caso sia effet­tua­ta sen­za l’accordo con il Comune di Mari­no – espone a rischi di richi­este ris­arci­to­rie. Al tem­po stes­so il parere dell’Avv.to Saba­to mette in evi­den­za l’opportunità di agire con­giun­ta­mente (Regione Lazio e Comune di Mari­no in questo caso) per esercitare il dirit­to di auto­tutela; Nel­la stes­sa data l’Assessore Regionale all’Urbanistica Michele Civi­ta indi­vid­u­a­va l’allargamento dei con­fi­ni del Par­co dell’Appia Anti­ca come stru­men­to per pot­er fer­mare la cemen­tifi­cazione dell’area del Divi­no Amore piani­fi­ca­ta dal Comune di Mari­no. Al tem­po stes­so veni­va antic­i­pa­to dall’Assessore la volon­tà di for­mare una Com­mis­sione di Con­trol­lo sul­la cor­ret­tez­za del rispet­to dei diver­si atti ammin­is­tra­tivi con­seguen­ti al Pro­to­col­lo d’Intesa. Inoltre – rimar­can­do l’affermazione che in caso di REVOCA uni­lat­erale da parte del­la Regione Lazio ci sareb­bero dei rischi ris­arci­tori – apri­va alla pos­si­bil­ità di rivedere il pro­to­col­lo d’intesa in col­lab­o­razione con il Comune di Mari­no; Che a Mar­zo 2015 la Giun­ta Comu­nale ha seg­nala­to agli Enti pre­posti la volon­tà di acquisire al con­trol­lo comu­nale alcune strade al fine di pot­er rego­la­mentare l’insostenibile traf­fi­co di mezzi pesan­ti pre­sente sul­la Via del Divi­no Amore. Era sta­ta anche con­cor­da­ta la volon­tà di con­vo­care una Con­feren­za dei Servizi al fine di lim­itare il traf­fi­co pesante su Via del Divi­no Amore. Tale deci­sione è chiara­mente del tut­to inco­er­ente con la volon­tà di far par­tire una impo­nente cemen­tifi­cazione dell’area con il con­seguente traf­fi­co pesante negli anni nec­es­sari alle opere edilizie pre­viste; Al ter­mine delle Pre­messe si ricor­da infine che con chiarez­za il sin­da­co Sil­vagni (attual­mente agli arresti domi­cil­iari dal 9 Aprile 2015) si pro­nun­ciò chiara­mente a favore del­lo STOP al prog­et­to Divi­no Amore nel caso in cui la Regione Lazio avesse pre­so in cari­co il prob­le­ma.

Tut­to ciò pre­mes­so si chiede che:

IL CONSIGLIO COMUNALE

1) Sospen­da imme­di­ata­mente tutte le attiv­ità ammin­is­tra­tive in cor­so rispet­to alla real­iz­zazione dei prog­et­ti così come ipo­tiz­za­ti nelle delibere del 3 agos­to 2011;

2) Annul­li e Revochi in auto­tutela Deleghi la Com­mis­sione Urban­is­ti­ca comu­nale a pren­dere imme­diati con­tat­ti con l’Assessore regionale Civi­ta per iden­ti­fi­care – insieme alla strut­tura Regionale ­ le attiv­ità da svol­gere di comune accor­do per la revi­sione totale del prog­et­to anche in pre­vi­sione del­la nuo­va volon­tà espres­sa di pro­cedere con l’allargamento del perimetro del par­co dell’Appia Anti­ca;

3) Ver­i­fichi l’esistenza di una comune volon­tà con la Regione al fine di pro­cedere di con­cer­to all’annullamento in auto­tutela degli atti “com­p­lessi” rel­a­tivi all’oggetto del­la pre­sente mozione;

4) Chie­da alla Regione Lazio la isti­tuzione imme­di­a­ta del­la Com­mis­sione di Con­trol­lo sug­li atti ammin­is­tra­tivi antic­i­pa­ta anche dall’Assessore Civi­ta in sede di Com­mis­sione Ambi­ente ed Urban­is­ti­ca del­la Regione Lazio del 16 Giug­no 2015.

Data 11 Agos­to 2016                                                                                       Fir­ma Remo Pisani

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