Marino, emergenza scuole. Pdci: situazione drammatica

Marino, emergenza scuole. Pdci: situazione drammatica

03/05/2016 0 Di puntoacapo

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Maurizio Aversa

Mau­r­izio Aver­sa

MARINO.   EMERGENZA SCUOLE.   PCDI:  GRAVI  I  FURTI. DRAMMATICA LA SITUAZIONE CHE SI PROSPETTA DOPO L’ESTATE. INDECOROSA E RIDICOLA LA PASSERELLA DI PAROLE.

La pic­co­la crim­i­nal­ità, quel­la più lega­ta al dis­a­gio sociale che all’industria del crim­ine, purtrop­po sta incat­tiven­dosi con­tro la parte debole del­la soci­età. I beni pub­bli­ci non pro­tet­ti, le pic­cole pro­pri­età di chi non ha pre­dis­pos­to sis­tema strut­turali anti­fur­to. La com­bi­nazione di tut­to ciò ha per risul­ta­to, ad esem­pio, che in poche set­ti­mane anche due scuole dell’obbligo siano state depre­date. Con doppio dan­no: eco­nom­i­co e di agi­bil­ità, nell’immediato; e come feri­ta socio-psi­co­log­i­ca per la comu­nità. Quel­la civile di tut­ta la cit­tà, e, in par­ti­co­lare, quel­la del­la scuo­la con la sof­feren­za degli alun­ni, dei lavo­ra­tori del­la scuo­la e dei gen­i­tori degli stu­den­ti.

Ma, occorre dire, a quan­to si vede dall’esterno di Palaz­zo Colon­na, che osser­van­do l’aumento di richi­es­ta di sco­lar­ità, uni­ta alla totale assen­za prece­dente (prece­dente l’arrivo del Com­mis­sario prefet­tizio) di pro­gram­mazione di edilizia sco­las­ti­ca, a set­tem­bre, alla ria­per­tu­ra dopo le vacanze estive, ci sarà una situ­azione dram­mat­i­ca. Non solo man­can­za di sicurez­za, ma man­can­za di soluzioni per ospitare le nuove richi­este. E’ facile ipo­tiz­zare che ci saran­no le famose “mis­ure tam­pone” prese in “emer­gen­za”. Cioè il con­trario di quan­to una buona ammin­is­trazione deve fare nei con­fron­ti dei cit­ta­di­ni ed in par­ti­co­lare dei più pic­coli des­ti­nati ad essere pro­tet­ti.

Tut­to ciò, sen­za giri di parole, è causa del modo irre­spon­s­abile in cui la destra ha gov­er­na­to la cit­tà, las­cian­do incan­crenire i prob­le­mi. Sen­za alcu­na atti­tu­dine alla pro­gram­mazione seria. La sola capace di pre­venire gli sta­ti di “emer­gen­za”. Quin­di è chiaro che nell’immediato politi­co, poiché siamo alle porte delle elezioni ammin­is­tra­tive, i cit­ta­di­ni, spe­cial­mente i gen­i­tori degli stu­den­ti, pos­sono porre rime­dio non dan­do più fidu­cia a chi ha fat­to mar­cire l’attenzione ver­so la scuo­la. Ammin­is­tra­tori, atten­ti però, a spendere denaro pub­bli­co per qualche dis­play spen­to, e non per utili tele­camere di sorveg­lian­za.

Infine, poiché a fur­to è segui­to un pri­mo lamen­to di riprovazione (elet­torale), e ad un sec­on­do fur­to un’ altra riprovazione (elet­torale); spe­ri­amo che non ci siano altri fur­ti. Al fine di evitare ques­ta ridi­co­la pan­tomi­ma di chi, pri­ma ha sostenu­to gov­erni locali(elezione dopo elezione, ed ora si ripete) che per quindi­ci anni non han­no pro­gram­ma­to, ed ora, di fronte alla pic­co­la crim­i­nal­ità, indos­sano scu­do, elmo e lan­cia per l’emergenza. Meglio evitare ques­ta indeco­rosa passerel­la e tornare, per chi vuole ammin­is­trare, a spul­cia­re bilan­ci, stu­di­are baci­ni, per­cor­si e pro­gram­mi sco­las­ti­ci e, quin­di, impug­nan­do una sem­plice pen­na o con una tastiera, pro­gram­mi il futuro del­la scuo­la nel­la nos­tra cit­tà!

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