Ariccia, Sallustio contro caro parcheggi a due euro

Ariccia, Sallustio contro caro parcheggi a due euro

19/04/2016 0 Di puntoacapo

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Ponte-di-AricciaAric­cia, Sal­lus­tio con­tro caro parcheg­gi a due euro

La can­di­da­ta a sin­da­co: “Sbaglia­to alzare la tar­if­fa parcheg­gi, scor­ag­gian­do il tur­is­mo si penal­iz­za la cit­tà”

Tar­if­fa parcheg­gi fis­sa ad un euro l’ora, tut­to il giorno. È ques­ta la pro­pos­ta del­la can­di­da­ta a sin­da­co di Aric­cia Luisa Sal­lus­tio che, nel giorno dell’ufficializzazione del sosteg­no da parte dell’Italia dei Val­ori, lan­cia il suo piano di riduzione com­p­lessi­va del­la tar­if­fa oraria per il posteg­gio auto. “Riten­go strate­gi­co un inter­ven­to del­la nuo­va ammin­is­trazione in direzione di un alleg­ger­i­men­to del tar­if­fario per la fas­cia blu che, nei giorni fes­tivi e nei feri­ali tra le 20 e le 24 – ha esor­di­to l’esponente dell’Italia dei Dirit­ti – rag­giunge i due euro l’ora. Sicu­ra­mente un mes­sag­gio neg­a­ti­vo che si infligge sul tur­is­mo enogas­tro­nom­i­co, cul­tur­ale ed ambi­en­tale del­la nos­tra cit­tà, nota ai più per il buon cibo, per il Museo del Baroc­co di Palaz­zo Chi­gi e l’annesso par­co – ha poi pros­e­gui­to la can­di­da­ta, da sem­pre atten­ta all’attuazione di politiche di svilup­po dell’economia locale”. A fare da con­traltare all’ab­bas­sa­men­to del­la tar­if­fa parcheg­gi, il man­ten­i­men­to del­la quo­ta di un euro nel­la fas­cia oraria del pran­zo. “Dob­bi­amo inviare un seg­nale pos­i­ti­vo e di accoglien­za ai vis­i­ta­tori di Aric­cia che, ad oggi — ha poi aggiun­to – si ritrovano a dover pagare un dazio sala­to per il parcheg­gio dell’auto. Un deter­rente, quest’ultimo, in gra­do di penal­iz­zare il tur­is­mo locale, lad­dove invece occor­rerebbe agire sec­on­do un’ottica di incen­ti­vazione delle vis­ite. Se per andare alle fraschette o al Museo del Baroc­co il tur­ista deve pagare due euro l’ora per parcheg­gia­re, prob­a­bil­mente non tornerà a far­ci visi­ta una sec­on­da vol­ta. In questo modo — ha infine con­clu­so – il Comune non avrà introiti, gli eser­centi locali non lavor­eran­no e l’offerta occu­pazionale calerà. Meglio puntare su una tar­if­fa più sosteni­bile in gra­do di fideliz­zare il vis­i­ta­tore, con diret­to van­tag­gio per il nos­tro terziario e per l’immagine del­la cit­tà”.

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