Santarelli e Psi: con la Di Giulio il Pd romano uccide il centrosinistra a Marino

Santarelli e Psi: con la Di Giulio il Pd romano uccide il centrosinistra a Marino

06/04/2016 0 Di puntoacapo

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Giulio Santarelli

Giulio Santarel­li

IL PD ROMANO ANNULLA GLI ACCORDI DEL PD MARINESE SOTTOSCRITTI CON PSI-IDV-UDC, SI ACCORDA CON GLI AVVERSARI DEL PD E DEL GOVERNO RENZI, RINUNCIA A PRESENTARE UNA PROPRIA CANDIDATURA A SINDACO E DECIDE DI UCCIDERE IL CENTROSINISTRA DI MARINO

Con una deci­sione che ha manda­to in fumo mesi di impeg­no paziente e coer­ente ed impedisce che a Mari­no le forze di cen­trosin­is­tra che sosten­gono il Gov­er­no Ren­zi di pre­sen­tar­si unite su un pro­gram­ma di totale dis­con­ti­nu­ità con le giunte di destra degli ulti­mi 10 anni e con un can­dida­to autorev­ole ed espres­sione del mag­gior par­ti­to del­la coal­izione, o comunque di un par­ti­to di gran­di tradizioni storiche a Mari­no e in Italia come il PSI. Il comu­ni­ca­to del man­datario del PD romano è pateti­co.

Solo lui, dopo i dis­as­tri com­bi­nati e che han­no ridot­to in poltiglia il cen­trosin­is­tra mari­nese, può dichiarare che Di Giulio è una otti­ma sin­te­si sen­za spie­gare in che con­siste la sin­te­si vis­to che Di Giulio è una can­di­datu­ra che divide e spac­ca ver­ti­cal­mente il cen­trosin­is­tra mari­nese.

Di Giulio ha un solo sig­ni­fi­ca­to quel­lo cioè di con­sen­tire al PD romano di rin­un­cia­re a guidare la coal­izione per l’incapacità di pre­sentare un pro­gram­ma che can­cel­li le ver­gogne delle giunte Palozzi e di nascon­der­si dietro un nom­i­na­ti­vo che è espres­sione soltan­to di se stes­sa e di un grup­po di ami­ci. In realtà dopo che il man­datario ha strac­cia­to gli accor­di di cen­trosin­is­tra fir­mati l’8 feb­braio con il PSI-IDV-UDC dagli organi locali demo­c­ra­ti­ca­mente elet­ti dal Con­gres­so, non si è fer­ma­to nep­pure di fronte al grande sen­so di respon­s­abil­ità e alla offer­ta dei tre par­ti­ti di riti­rare le loro can­di­da­ture e di con­verg­ere su un can­dida­to espres­sione diret­ta del PD. Avere per­ciò respin­to, sen­za alcu­na moti­vazione una offer­ta che con­sen­ti­va al PD ad un tem­po di assumere in pri­ma per­sona la can­di­datu­ra del Sin­da­co e ricom­porre il cen­trosin­is­tra, dimostra la pre­or­di­na­ta volon­tà del PD romano di scegliere di perdere e di spi­anare la stra­da al ritorno dei Palozziani. Una oper­azione sceller­a­ta in per­fet­ta con­ti­nu­ità con l’operato di Mon­ti­no e Astorre del 2010, con­suma­to da Palozzi e dal­la sua mag­gio­ran­za, ora inda­ga­ta dal­la Corte dei Con­ti per il dan­no erar­i­ale procu­ra­to al Comune,approvata dal­la Polveri­ni nel 2013 e ora aval­la­ta da Zin­garet­ti.

Ciò che sor­prende è che il Seg­re­tario Provin­ciale del PD ha autor­iz­za­to la Seg­re­taria del Cir­co­lo saba­to 2 aprile ad un incon­tro con noi, che ave­va mes­so in evi­den­za la valid­ità degli accor­di dell’8 feb­braio  e su di essi even­tual­mente allargare l’intesa ad altre forze. In quell’incontro era pre­sente la stra­grande mag­gio­ran­za del grup­po diri­gente locale che il man­datario Bas­sani, come lui si definisce, si è arroga­to il potere  di annullare con una deci­sione di stam­po autori­tario che mostra come nel PD la democrazia non ha alcun val­ore di fronte ad un dis­eg­no che esu­la dagli inter­es­si del­la cit­tà di Mari­no.

Con ques­ta deci­sione il PD romano asfal­ta il PD locale e vol­ta le spalle agli alleati che in tut­ti questi mesi han­no sem­pre priv­i­le­gia­to il rap­por­to con il PD diver­sa­mente dai nuovi alleati che sono fero­ce­mente oppos­i­tori del PD e del Gov­er­no. Il Sen­a­tore Astorre, che da oltre 10 anni fa del tut­to per dividere e dis­gre­gare il PD locale, e che non ha mai usato la sua influen­za per impedire le sceller­ate politiche urban­is­ti­co-edilizie di Palozzi che han­no deser­ti­fi­ca­to Mari­no ren­den­dola una cit­tà povera,svuotata di tutte le sue com­po­nen­ti eco­nomiche, sociali e cul­tur­ali pri­van­dola perfi­no del­la capac­ità di indig­nar­si e reagire,accodandosi alla deci­sione che di fat­to impedisce al cen­trosin­is­tra mari­nese di avere la forza e la cred­i­bil­ità polit­i­ca per una val­i­da alter­na­ti­va, da al PD mari­nese la maz­za­ta defin­i­ti­va.

A noi il com­pi­to di non ammainare la bandiera del cen­trosin­is­tra inte­so come polit­i­ca del­la legal­ità, del­la dife­sa del suo­lo e dell’ambiente, del­la parte­ci­pazione demo­c­ra­t­i­ca in attuazione del­lo Statu­to Comu­nale e in vista delle battaglie ref­er­en­darie a dife­sa delle riforme del Gov­er­no Ren­zi, sicuri come siamo che a Mari­no si sta risco­pren­do la Polit­i­ca e tan­ti mil­i­tan­ti di base del PD han­no già annun­ci­a­to che si uni­ran­no ai Social­isti nel­la battaglia vol­ta a smascher­are il voltafac­cia del PD Romano che non ha altra moti­vazione che quel­la di garan­tire la con­ti­nu­ità degli affari fero­ce­mente com­bat­tuti dai Social­isti.

On. Giulio Santarel­li

Ser­gio Mes­ti­ci Seg­re­tario del­la sezione di Mari­no

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