L’Opinione. Carcere e amnistia

L’Opinione. Carcere e amnistia

07/06/2011 0 Di puntoacapo

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L’OPINIONE. CARCERE E AMMINISTIA

Detenu­ti, famil­iari dei detenu­ti, agen­ti di polizia pen­iten­ziaria, avvo­cati, psi­colo­gi pen­iten­ziari e cit­ta­di­ni comu­ni aderiscono in mas­sa allo sciopero del­la fame di Mar­co Pan­nel­la. Sarà la vol­ta buona?

di Gian­fran­co Paris

L’I­talia è uno stra­no paese. Bas­ta un bun­ga bun­ga per scatenare un “ordalia” di notizie che tiene ban­co anche per mesi, ma nes­sun si cura di dare notizia di battaglie civili come se non  ci riguardassero per niente. Quelle di Pan­nel­la poi sten­tano ancor di più a far­si notare per una specie di riget­to per­ché evo­cano la coscien­za sporca degli ital­iani.

Accade­va anche per le battaglie di Ugo la Mal­fa, che si guadag­nò l’epite­to di Cas­san­dra del­la vita polit­i­ca ital­iana solo per­ché cer­ca­va di met­ter­ci tut­ti in guardia dal­lo spendere e span­dere come se fos­se un buon padre di famiglia. Oggi tut­ti si sono accor­ti che quel Cas­san­dra ave­va ragione e che, se gli ital­iani di allo­ra lo avessero ascolta­to, l’e­cono­mia nazionale non sarebbe dis­as­tra­ta come è oggi.

Pan­nel­la si occu­pa in prevalen­za dei dirit­ti civili e dei gran­di temi del­la democrazia lib­erale. L’is­ti­tuzione carcer­aria è una di quelle che stan­no più a cuore del Mar­co nazionale. La Cos­ti­tuzione descrive il carcere non come un luo­go di pena, ma come un mez­zo di ried­u­cazione e ciò in armo­nia con il pen­siero del­l’era dei lumi che con i sac­ri testi di Cesare Bec­ca­ria ha inser­i­to il pen­siero ital­iano ai più alti ver­ti­ci del­la cul­tura laica, lib­erale e demo­c­ra­t­i­ca.

Ma nel­la realtà le cose stan­no in modo molto diver­so. Il carcere in Italia è anco­ra un luo­go di pena e che pena! Una classe polit­i­ca dem­a­gog­i­ca e ipocri­ta promette da decen­ni di appli­care il pre­cet­to cos­ti­tuzionale in modo cor­ret­to, ma nel­la realtà delle cose vara provved­i­men­ti che aggra­vano sem­pre di più il sovraf­fol­la­men­to delle carceri ital­iane.

In questo ulti­mo decen­nio il Par­la­men­to ha vara­to due leg­gi che han­no por­ta­to il fenom­e­no al lim­ite del­la sop­por­tazione. Si trat­ta del­la legge Fini-Gio­va­nar­di sul­la dro­ga e di quel­la Fini-Bossi sul­la immi­grazione clan­des­ti­na.

L’ap­pli­cazione di queste leg­gi han­no por­ta­to la popo­lazione carcer­aria oltre quo­ta 160mila, un ter­zo di più di quel­la con­sen­ti­ta dalle attuali strut­ture carcer­arie.

La destra con­tin­ua a dire che per risol­vere il prob­le­ma occorre costru­ire nuove carceri. Niente di più bugia­r­do e dem­a­gogi­co. Il carcere reati­no, uno degli ulti­mi por­tati a ter­mine ormai da due anni, dimostra che questo procla­ma del­la destra è fasul­lo.

Infat­ti dopo due anni il min­is­tero è sta­to capace di aprire solo un ter­zo delle celle a dis­po­sizione per­ché man­ca il per­son­ale e non ci sono i quat­tri­ni per assumerne altro.

I servizi pre­visti dal­la legge in appli­cazione del­la cos­ti­tuzione fun­zio­nano a scar­ta­men­to ridot­to, gli addet­ti ai lavori si arran­giano come pos­sono. E nel­l’u­ni­co repar­to fun­zio­nante anziché 56 detenu­ti ce ne sono 112/115 di media.

Il per­son­ale pen­iten­ziario non ne può più, gli scioperi su susseguono uno dietro l’al­tro e le can­cel­late del carcere ser­vono qua­si in per­ma­nen­za da sten­dar­di per le bandiere dei vari sin­da­cati. Le carceri sono diven­tate una stru­men­to di sof­feren­za e di deten­zione anche per loro.

Mar­co Pan­nel­la digiu­na da oltre un mese per chiedere l’am­nis­tia e per­ché l’I­talia torni ad essere un paese demo­c­ra­ti­co anche in altri set­tori come quel­lo del­la muti­la­ta infor­mazione da parte dei mass media in gen­erale e del­la RAI in par­ti­co­lare che sta boicot­tan­do i ref­er­en­dum. Con Mar­co han­no com­in­ci­a­to a digiunare molti altri che  la pen­sano come lui. La cosa ha pre­so piede a rilen­to per­ché i mass media se ne fregano di questo tipo di battaglie civili in par­ti­co­lare quel­la del carcere. Ora però la cosa è final­mente scop­pi­a­ta per­ché il Grup­po Carceri dei Rad­i­cali Ital­iani ha inizia­to a dar man forte a Mar­co e Rita Bernar­di­ni, che lo ha affi­an­ca­to, coin­vol­gen­do nel digiuno i detenu­ti, i famil­iari dei detenu­ti e la Polizia pen­iten­ziaria.

Così oggi 1780 famil­iari dei detenu­ti sono in digiuno di sol­i­da­ri­età con Pan­nel­la e migli­a­ia di detenu­ti in qua­si tutte le carceri ital­iane. Han­no ader­i­to anche gli avvo­cati del­la Unione delle Camere penali e gli psi­colo­gi pen­iten­ziari di tut­ta Italia.

Di questi digiu­nan­ti 78 sono i famil­iari dei detenu­ti del carcere reati­no, ma nes­suno lo sa, ai quali si sono asso­ciati n. 4 Agen­ti del­la Polizia pen­iten­ziaria

La man­i­fes­tazione non vio­len­ta, sec­on­do lo stile rad­i­cale, ormai si sta facen­do stra­da a pas­si da gigante. Molti dep­u­tati si stan­no accor­gen­do che è ormai nec­es­sario inter­venire, anche se il min­istro di Grazia e Gius­tizia ora è in altre fac­cende affac­cenda­to.

Lo scopo imme­di­a­to, vis­to che altro non si può fare nel­l’im­me­di­a­to è il varo di una amnis­tia, ma non fine a se stes­sa, ben­sì come pre­sup­pos­to per varare alcu­ni con­creti e seri provved­i­men­ti per ren­dere la vita e la ges­tione delle carceri ital­iane più decente.

L’ul­ti­mo indul­to vota­to dal Par­la­men­to con un’ampia mag­gio­ran­za non ha prodot­to effet­ti ril­e­van­ti, come ave­vano pre­vis­to i rad­i­cali. Poiché non ci sono i sol­di per far fun­zionare le carceri che esistono, solo un’ampia amnis­tia potrà far tornare real­mente gli isti­tu­ti pen­iten­ziari alla nor­mal­ità  rasser­e­nan­do cus­to­di e cus­todi­ti ma varan­do subito una serie di provved­i­men­ti leg­isla­tivi come la depe­nal­iz­zazione di molti reati ormai diven­tati di “uso pub­bli­co” con ben­efi­ci erar­i­ali, e soprat­tut­to mod­i­fi­care le due leg­gi Fini-Gio­va­nar­di e Fini-Bossi che sono le vere respon­s­abili del­lo sface­lo.

Per fare questo occorre del tem­po per­ché i par­ti­ti guardano molto ad un pre­sun­to elet­tora­to che sarebbe favorev­ole al carcere ad ogni cos­to e questo tem­po si può rag­giun­gere solo attra­ver­so il varo di una amnis­tia che ten­ga fuori dal calderone solo i mafiosi ed i cor­rot­ti.

Questo vor­rebbe la log­i­ca e questo vogliono Pan­nel­la e i rad­i­cali ital­iani, ma tut­to questo non viene spie­ga­to bene attra­ver­so i mass media, così Pan­nel­la pas­sa per il soli­to digiu­na­tore e le cose non solo riman­gono come stan­no oggi, ma peg­gio­ra­no di giorno in giorno.

Chissà se ques­ta vol­ta, dato il clam­ore del­la inizia­ti­va di Pan­nel­la, i gestori del potere vor­ran­no ascoltare, o sarà nec­es­sario che acca­da qualche cosa di irrepara­bile per poi pren­dere il soli­to affret­ta­to provved­i­men­to tam­pone che non risolverà un bel niente?

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